Pannello di controllo in via di estinzione, Microsoft conferma: il futuro è Impostazioni
Microsoft ha confermato ufficialmente ciò che si sapeva da anni: il Pannello di controllo di Windows a cui siamo stati abituati da decenni sarà rimosso in favore del passaggio all'app Impostazioni. Rimangono ignote le tempistiche dell'addio.
di Manolo De Agostini pubblicata il 23 Agosto 2024, alle 08:32 nel canale Sistemi OperativiWindowsWindows 11Microsoft
Microsoft sta lavorando da anni a un totale passaggio dal Pannello di controllo, a cui gli utenti sono stati abituati per decenni, all'applicazione Impostazioni, sua rivisitazione in salsa moderna introdotta per la prima volta con Windows 8 nel 2012.
La casa di Redmond, tuttavia, non ha mai confermato ufficialmente la rimozione del Pannello di controllo, mantenendosi piuttosto vaga in merito, salvo alcune dichiarazioni nel 2015 di alcuni dirigenti che aprivano a tale eventualità. Ma, come si suol dire, era un segreto di Pulcinella e, nelle scorse ore, Microsoft è uscita allo scoperto.
In un post, si legge che "Il Pannello di controllo sta per essere deprecato in favore dell'app Impostazioni, che offre un'esperienza più moderna e semplificata".
"Sebbene il Pannello di controllo esista ancora per motivi di compatibilità e per fornire accesso ad alcune impostazioni di cui non è stata ancora eseguita la migrazione, ti invitiamo a utilizzare l'app Impostazioni, quando possibile", suggerisce la società.
Microsoft non ha svelato le tempistiche con cui intende abbandonare alcune delle caratteristiche più iconiche di Windows, ma sembra che non manchi moltissimo, anche se per molti "power user" il Pannello di controllo, più dettagliato per alcune funzionalità, rimane il punto d'approdo preferito.
La strada è tracciata e Microsoft compie progressi giorno dopo giorno: ad esempio, nuove opzioni legate alla gestione energetica sono state aggiunte all'app Impostazioni di Windows 11 Build 27686, pubblicata sul canale Canary la scorsa settimana. Un ulteriore segnale che i lavori per mettere fine alla sovrapposizione sono in corso.
Windows 24H2, attualmente disponibile solo per Windows on Arm, contiene ancora il Pannello di controllo. Con tutta probabilità, sarà necessario ancora un anno o anche di più prima che venga definitivamente abbandonato.
AGGIORNAMENTO 27-08-2024
Dopo l'uscita dell'articolo, Microsoft ha modificato la pagina, cambiando notevolmente l'ultima frase. Ora si legge che “molte delle impostazioni del Pannello di controllo stanno per essere migrate nell'app Impostazioni, che offre un'esperienza più moderna e semplificata".










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41 Commenti
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Nascondere, nascondere, nascondere!Con Windows 7 con pochi click raggiungevi subito l'impostazione desiderata ora prima di arrivarci due/tre passaggi in più.
Guarda le stampanti che schifo per arrivare alla classica vecchia lista di pannello di controllo - dispositivi e stampanti.
bisogna configurarla poi entrare in una e se c'è l'opzione altre impostazioni stampanti vedi la lista classica, SE C'E'!
Nel post del link sul sito di Microsoft non ho trovato le frasi, prendo per buono il testo riportato in questo articolo.
Mi chiedo come si faccia a scrivere delle cose del genere
>"Il Pannello di controllo sta per essere *deprecato* in favore dell'app..."
e poi
>"...ad alcune impostazioni di cui non è stata ancora eseguita la *migrazione*.."
Le storpiature e la mancanza di rispetto nelle traduzioni verso la nostra lingua non ha eguali.
Con Windows 7 con pochi click raggiungevi subito l'impostazione desiderata ora prima di arrivarci due/tre passaggi in più.
Guarda le stampanti che schifo per arrivare alla classica vecchia lista di pannello di controllo - dispositivi e stampanti.
bisogna configurarla poi entrare in una e se c'è l'opzione altre impostazioni stampanti vedi la lista classica, SE C'E'!
concordo, la nuova gestione della rete è un disastro, si fa prima da linea di comando
Nel post del link sul sito di Microsoft non ho trovato le frasi, prendo per buono il testo riportato in questo articolo.
Mi chiedo come si faccia a scrivere delle cose del genere
>"Il Pannello di controllo sta per essere *deprecato* in favore dell'app..."
e poi
>"...ad alcune impostazioni di cui non è stata ancora eseguita la *migrazione*.."
Le storpiature e la mancanza di rispetto nelle traduzioni verso la nostra lingua non ha eguali.
sono termini tecnici comunemente accettati nel nostro ambiente
Nel post del link sul sito di Microsoft non ho trovato le frasi, prendo per buono il testo riportato in questo articolo.
Mi chiedo come si faccia a scrivere delle cose del genere
>"Il Pannello di controllo sta per essere *deprecato* in favore dell'app..."
e poi
>"...ad alcune impostazioni di cui non è stata ancora eseguita la *migrazione*.."
Le storpiature e la mancanza di rispetto nelle traduzioni verso la nostra lingua non ha eguali.
Per scrivere cose del genere è sufficiente conoscere l'italiano.
Sono d'accordo quando si usano italianizzazioni dell'inglese quando abbiamo termini italiani, ma in questo caso sono entrambi termini italianissimi.
https://sapere.virgilio.it/parole/vocabolario/deprecato
https://www.treccani.it/vocabolario/migrare/
Entrambi i termini nascono dal latino.
davvero, se si ha più di un'interfaccia di rete è un macello da gestire.. non sai mai se stai modificando quella giusta
Rispondo ad entrambi.
I verbi deprecare e migrare, sono verbi della lingua italiana, giusto.
Ma se si va a leggere il loro significato, ad esempio dal sito della treccani, si nota che in nessun caso è lo stesso significato dei verbi to deprecate e to migrate.
A prescindere dalla radice etimologica, i verbi to deprecate e to migrate da una parte e relativi deprecare e migrare dall'altra, sebbene omofoni, _non sono sinomi_, hanno quindi significati completamente diversi.
Non voglio annoiare nessun con questo pippone, voglio dire soltanto che se si è un contesto privato e un gruppo tecnico di persone che lavorano in questo campo allora lo storpiare i significati dei termini italiani non ha consequenze purché ci si capisca e la cosa rmianga confinata lì.
Viceversa, quando invece lo fa una multinazionale con un comunicato tecnico ufficiale e con forti interessi commerciali nell'Itlaia credo che si debba e si _deve_ esigere che la comunicazione, in questo caso scritta, sia fatta usando _correttamente_ i termini in italiano, _ove possibile_, e non storpiando per questioni di comodità la lingua.
C'è anche da tenere conto che non tutti hanno una conoscenza della lingua inglese a tal punto da comprendere correttemante un testo scritto anche se tecnico, quindi
una traduzione corretta dall'inglese all'italiano sarebbe necessaria.
In soldoni, o la si lascia in inglese oppure se la si vuole tradurre in un'altra lingua, che lo si faccia in modo corretto.
Se non si ha rispetto della propria lingua in primis, perché magari è più cool usare termini in inglese sciorinati di volta in volta, allora non la si può esigere da una multinazionale che di sicuro non è nata in Italia.
Almeno questo è il mio umile parere.
Ormai siamo abituati, purtroppo.
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