Linux: proposta una nuova architettura multi-kernel open source
Multikernel Technologies ha rilasciato in open source una proposta di architettura multi-kernel per Linux. Basata sull'infrastruttura kexec, consente a più istanze indipendenti del kernel di coesistere sulla stessa macchina, offrendo "vantaggi in isolamento, sicurezza e aggiornabilità". Il progetto è ora all'esame della community.
di Manolo De Agostini pubblicata il 22 Settembre 2025, alle 07:01 nel canale Sistemi OperativiLinux
Multikernel Technologies ha annunciato l'apertura del codice della propria implementazione di architettura multi-kernel per Linux, già disponibile su GitHub e sottoposta come request for comments (RFC) alla Linux Kernel Mailing List. L'iniziativa, segnalata da Phoronix, introduce la possibilità di eseguire più istanze indipendenti del kernel su una singola macchina fisica, ciascuna vincolata a un set dedicato di core della CPU ma in grado di condividere le risorse hardware sottostanti.
Secondo quanto spiegato dal fondatore Cong Wang, la nuova architettura mira a fornire benefici concreti rispetto agli approcci tradizionali basati su macchine virtuali. Tra i vantaggi segnalati rientrano l'isolamento dei guasti, una maggiore sicurezza grazie alla separazione a livello kernel, una migliore efficienza nell'uso delle risorse e persino la possibilità di implementare aggiornamenti "a caldo" tramite meccanismi di Kernel Hand Over.

Il cuore tecnico della proposta poggia sull'infrastruttura kexec, già parte del kernel Linux da oltre vent'anni e utilizzata per effettuare kernel switching. Multikernel ne estende le capacità per supportare l'avvio e la gestione di più kernel in parallelo, sfruttando un framework IPI che consente alle diverse istanze di comunicare e coordinarsi quando necessario.
L'azienda sottolinea inoltre il carattere collaborativo del progetto. L'apertura del codice e la discussione pubblica sulle scelte architetturali puntano a un modello di sviluppo "community-first", in linea con la tradizione del software libero. Multikernel si ispira a esperienze precedenti come Popcorn Linux, che hanno esplorato scenari multi-kernel e ambienti cross-ISA, preferendo un approccio evolutivo basato su tecnologie consolidate anziché la sostituzione radicale delle fondamenta.
Oltre alla pubblicazione dei sorgenti, il team sta preparando materiale divulgativo, inclusi video tecnici per illustrare sia la soluzione multikernel sia l'infrastruttura kexec Linux sottostante che la rende possibile. L'obiettivo dichiarato è stimolare il confronto con la comunità, raccogliere feedback ed esplorare nuovi casi d'uso.
Nonostante l'interesse suscitato, alcuni osservatori hanno evidenziato la complessità nel trasformare questa idea in una soluzione stabile e adottabile oltre la fase sperimentale. Alcuni segnalano che il concetto non è del tutto nuovo e altri parlano di "marketing", ritenendo che alcune promesse non sembrano del tutto supportate o che richiedano prove più incisive.
Resta quindi da vedere se la proposta troverà il giusto slancio all'interno del processo di sviluppo del kernel Linux.










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3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa quanto si legge sembra ottimo, la tech e' gia' implementata e quindi volendo la si potrebbe sostituire a quella attuale per ogni Distro volesse, se utile ovvio.
Speriamo bene.
E in definitiva, l'utente continuerebbe a "vedere" un solo SO o più di uno?
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