Google e la maxi-multa europea: nel 2017 un tentativo fallito per accontentare l'UE

Google e la maxi-multa europea: nel 2017 un tentativo fallito per accontentare l'UE

Big G aveva cercato nell'estate del 2017 di evitare la maxi-multa di oltre 4 miliardi di euro proponendo un cambio di strategia nel Vecchio Continente

di pubblicata il , alle 17:01 nel canale Sistemi Operativi
GoogleAndroid
 

La scorsa settimana Google ha ricevuto una multa di oltre 4 miliardi di euro dall'Unione Europa per via di una violazione delle regole antitrust. La colpa di Big G è stata di richiedere ai produttori terzi di installare alcune app sugli smartphone Android (come ad esempio Google Ricerche e il browser Chrome), e di aver pagato per restringere l'installazione di altre app di ricerca in modo tale che ci fosse solo quella proprietaria. Fra le accuse della UE, inoltre, Google avrebbe estromesso da parte del proprio ecosistema tutti i dispositivi con versioni non autorizzate di Android.

Secondo un report di Bloomberg del fine settimana Google avrebbe cercato nel 2017 di venire a patti con l'Unione Europea, ma i tentativi della multinazionale americana non sono andati a buon fine per via dei lunghi tempi attesi per cercare di rispondere alle accuse. Lo scorso agosto Big G, dopo aver ricevuto una multa (allora record) di circa 2,4 miliardi di euro, aveva inviato una lettera alla Commissione Europea in modo da proporre una soluzione per evitare il pagamento della multa. Nella lettera Google ammetteva la possibilità di modificare i contratti con i produttori terzi in modo da offrire loro diverse opzioni relative alla possibilità di utilizzo di Android.

L'obiettivo era eliminare alcune restrizioni all'interno degli accordi fra Google e partner commerciali, in linea con quanto concesso dalle modalità di pensiero sul libero mercato vigenti in Europa. Nella lettera si leggeva di due nuovi piani distinti per la distribuzione delle app al primo avvio sui dispositivi dei produttori di terze parti, anche se il contenuto non era per niente dettagliato in relazione alla presunta nuova strategia. Google non ha mai ricevuto una risposta a quella lettera da parte dell'Unione Europea e, stando a Margrethe Vestager (Commissario europeo per la concorrenza), questo perché la lettera è arrivata in ritardo di almeno un anno.

La compagnia avrebbe dovuto rispondere immediatamente dopo le accuse formali esposte dalla Commissione Europea: "Questo non è successo e le cose hanno preso la piega che noi tutti conosciamo. Quindi,  nessuna sorpresa", ha dichiarato Vestager. Il contenuto della lettera, inoltre, non era troppo convincente. Google ha già dichiarato che si appellerà all'ultima multa ordinata dalla UE, che rappresenta un ammontare di oltre il 10% del fatturato annuale della compagnia.

2 Commenti
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MambASoft24 Luglio 2018, 11:11 #1
Queste sono le multe che potrebbero far capire alle multinazionali che un abuso di potere non è economicamente vantaggioso, magari anche l'AGCOM potesse fare multe simili!
Hiei360024 Luglio 2018, 13:19 #2
Che vuol dire che la lettera è arrivata in ritardo di almeno un anno? hanno spedito una lettera cartacea con un piccione viaggiatore partito dall'America? oppure Google ci ha messo un anno intero prima di proporre questa lettera? magari aveva di meglio da fare che occuparsi di una "cosetta" da quasi 5 miliardi di dollari.

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