ChromeOS ha copiato una delle migliori funzionalità di Windows 11
Google ha preso ampia ispirazione da Windows 11 per Snap Groups, nuova funzionalità di ChromeOS 128 che ricorda da vicino Snap Layouts di Windows 11, che aiuta a raggruppare le finestre e a migliorare il multitasking.
di Manolo De Agostini pubblicata il 07 Settembre 2024, alle 08:21 nel canale Sistemi OperativiGoogleChromeChromebook
Tutti i sistemi operativi hanno punti di forza e debolezza, funzionalità più o meno azzeccate, e anche se Windows 11 fa spesso notizia per alcune magagne e scelte discutibili, al suo interno ci sono anche diverse cose buone.
Una di queste è la funzionalità Snap Layouts, che permette di raggruppare facilmente le finestre delle app aperte in diversi formati a pieno schermo. Oltre che agli utenti Windows 11, Snap Layouts deve essere piaciuta anche a Google, a tal punto da implementare qualcosa di molto simile in ChromeOS 128.
La nuova versione del sistema operativo introduce Snap Groups, una funzionalità praticamente identica per facilitare la gestione delle app. Snap Groups viene richiamata nello stesso modo scelto da Microsoft, ovvero soffermando il mouse sull'icona che consente di massimizzare le app a schermo.
Non è l'unica novità di ChromeOS. L'applicazione fotocamera supporta ora il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) per estrarre il testo da scatti di lettere o altri documenti. Ciò consente agli utenti di copiare o cercare il testo nelle immagini, di convertire più facilmente le immagini in PDF ricercabili e di far leggere il testo nelle immagini al lettore integrato in ChromeOS. Google afferma che l'OCR supporta il rilevamento orizzontale e verticale in 77 lingue ed è disattivato per impostazione predefinita in modalità foto.
Un'altra novità utile utenti ipovedenti riguarda la Lente d'ingrandimento, ora in grado di funzionare con ChromeVox. Questo le permette di seguire automaticamente le parole quando il testo viene letto ad alta voce, aiutando nella visione e nella lettura senza interruzioni. Anche questa funzione è disattivata di default e richiede l'attivazione di Magnifier e ChromeVox nelle impostazioni del dispositivo.
Google è anche intervenuta su fotocamere e i microfoni per agevolarne l'uso immediato. Prima, per utilizzarli, era necessario attivare i controlli sulla privacy e le autorizzazioni per le applicazioni in due punti distinti, ma ora Google ha semplificato il tutto integrando tutto in un unico punto del menu delle impostazioni di ChromeOS.
Infine, c'è anche una nuova funzione di controllo automatico del guadagno (AGC) che consente alle app, come i software di videochiamata, di ottimizzare automaticamente il volume del microfono. Questo dovrebbe migliorare la qualità dell'audio durante le conversazioni.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMagnet (che usavo anch’io) semplicemente replicava una funzionalità di Windows 7 che macOS adesso integrerà nativamente in Sequoia (che sto provando in beta). Da qualche parte avevo letto che dovrebbe essere scaduto il brevetto o qualcosa del genere. Si spiegherebbe il perché anche Google lo abbia introdotto in Chrome OS soltanto adesso.
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