Trojan bancari, è emergenza: i 10 più diffusi prendono di mira app scaricate un miliardo di volte

I dieci trojan bancari più diffusi prendono di mira oltre 600 app bancarie e finanziarie. Ognuno ha un ambito d'azione specifico e un set di funzionalità differenziato dagli altri
di Andrea Bai pubblicata il 03 Giugno 2022, alle 13:01 nel canale SicurezzaI trojan bancari sono un problema concreto che sta assumendo proporzioni importanti. Un rapporto di Zimperium ha evidenziato che i dieci trojan bancari più prolifici su sistema operativo Android prendono di mira un totale di 639 applicazioni finanziarie che complessivamente sono state scaricate oltre un miliardo di volte dal Google Play Store.
Questa minaccia informatica si nasconde all'interno di app apparentemente innocue, come strumenti di produttività o giochi, intrufolandosi nello store ufficiale di Google. Una volta che questi trojan riescono ad infettare un dispositivo, vanno a sovrapporre schermate contraffatte a quelle di accesso delle app bancarie legittime, allo scopo di rubare credenziali, monitorare notifiche e riuscire ad intercettare le One Time Password dei sistemi di sicurezza a due fattori, riuscendo talvolta a compiere frodi finanziarie ai danni dell'utente.
Secondo quanto riferisce Zimperium, ciascuno di questi trojan è riuscito a ritagliarsi uno spazio di riferimento sul mercato dei malware, e vengono usati per scopi specifici e funzionalità chiave che li differenziano dagli altri.

Gli Stati Uniti sono il primo Paese con 121 app prese di mira, seguiti dal Regno Unito con 55 app. Al terzo posto si trova l'Italia, con 43 app bancarie/finanziarie prese di mira dai trojan bancari. Seguono poi Turchia, Australia e Francia rispettivamente con 34, 33 e 31 app nel mirino.
Il trojan che prende di mira la maggior parte delle app bancarie è Teabot: 410 sulle 639 complessive monitorate. L'app bancaria che ha il maggior numero di download è invece PhonePe, particolarmente popolare in India, che conta 100 milioni di download dal Play Store. L'app bancaria che risulta essere nel mirino del maggior numero di trojan bancari è BBVA, bersaglio di sette tra i dieci trojan più attivi.
I trojan bancari però non minacciano solamente le app di convenzionali istituti finanziari e banche: anche le app di Binance, il principale exchange di criptovalute, e Cash App, un servizio per pagamenti mobile usato in USA e Regno Unito, sono prese di mira e contano insieme circa 100 milioni di download.
La classifica stilata da Zimperium comprende:
- BianLian - Bersagli: Binance, BBVA e diverse app turche. Una recente versione del trojan che risale allo scorso aprile può scavalcare photoTAN, considerato uno dei metodi di autenticazione forte in campo online banking
- Cabassous - Bersagli: Barclays, CommBank, Halifax, Lloys e Santander. Fa uso di un algoritmo di generazione del dominio (DGA) per eludere il rilevamento e le rimozioni.
- Coper - Bersagli: BBVA, Caixa Bank, CommBank e Santander. Esegue un monitoraggio attivo della lista di "app consentite" per l'ottimizzazione della batteria, modificandola per sfuggire alle restrizioni
- EventBot - Bersagli: Barclays, Intensa, BancoPosta e varie altre app italiane. Si maschera da Microsoft Word o Adobe Flash e può scaricare nuovi moduli malware da fonti remote.
- Exobot - Bersagli: PayPal, Binance, Cash App, Barclays, BBVA e CaixaBank. Si tratta di un malware molto leggero, che impiega poche risorse di sistema, fa uso di librerie condivise e recupera le schermate contraffatte dal server di comando e controllo solamente quando necessario
- FluBot - Bersagli: BBVA, Caixa, Santander e varie altre app spagnole. E' un trojan conosciuto per la sua capacità di diffondersi rapidamente tramite SMS inviati ai contatti dei dispositivi compromessi
- Medusa - Bersagli: BBVA, CaixaBank, Ziraat e diverse app bancarie turche. Può eseguire frodi direttamente sul dispositivo abusando del servizio di accessibilità e agire come un normale utente fingendosi il legittimo proprietario dell'account.
- Sharkbot - Bersagli: Binance, BBVA e Coinbase. E' caratterizzato da un nutrito arsenale di contromisure per evadere il rilevamento e la cancellazione, e instaura una comunicazione con il server di comando e controllo protetta da crittografia forte.
- Teabot - Bersagli: PhonePe, Binance, Barclays, Crypto.com, Postepay, Bank of America, Capital One, Citi Mobile e Coinbase. E' provvisto di keylogger dedicato per ciascuna app, e lo carica quando l'utente la avvia.
- Xenomorph - Bersagli: BBVA e varie app bancarie con sede nell'UE. Funge anche da collettore per recuperare altri malware sul dispositivo compromesso.
Come già detto più sopra e come conferma anche la classifica, ognuno dei dieci trojan ha un campo d'azione relativamente ristretto e focalizzato, oltre a funzionalità ben definite, permettendo quindi ai malintenzionati di poter attingere da un mercato diversificato e capace di rispondere con precisione alle diverse esigenze criminose.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoRiguarda soprattutto Android e in misura minore iOS quando jailbreckato.
In ogni caso sono malware che spessissimo colpiscono chi ancora oggi si ostina a usare per l'accesso ad app bancarie o finanziarie tramite username e password semplici.
Nel 99% dei casi anche se sei infetto ma usi l'accesso con notifica (ad esempio con impronta o faceid) diventano inutili e non hanno modo di carpire i dati di accesso.
In ogni caso sono malware che spessissimo colpiscono chi ancora oggi si ostina a usare per l'accesso ad app bancarie o finanziarie tramite username e password semplici.
Nel 99% dei casi anche se sei infetto ma usi l'accesso con notifica (ad esempio con impronta o faceid) diventano inutili e non hanno modo di carpire i dati di accesso.
Io sarei meno ottimista in proposito.
L'ecosistema Apple é più chiuso, questo include le informazioni sugli exploit utilizzabili per vari usi ed abusi, ma non é così "blindato".
L'ecosistema Apple é più chiuso, questo include le informazioni sugli exploit utilizzabili per vari usi ed abusi, ma non é così "blindato".
Non sono così tecnico da potermi esprimere quindi posso solo dirti che ne prendo atto.
L'ecosistema Apple é più chiuso, questo include le informazioni sugli exploit utilizzabili per vari usi ed abusi, ma non é così "blindato".
Infatti sarebbe interessante capire perché Android è così bersagliato. Perché ha la maggior fetta di mercato oppure ci sono debolezze nell'OS oppure ci sono debolezze nel modo in cui Android e Google Play Store vengono distribuiti?
In ogni caso sono malware che spessissimo colpiscono chi ancora oggi si ostina a usare per l'accesso ad app bancarie o finanziarie tramite username e password semplici.
Nel 99% dei casi anche se sei infetto ma usi l'accesso con notifica (ad esempio con impronta o faceid) diventano inutili e non hanno modo di carpire i dati di accesso.
personalmente ormai escludo smartphone android a priori proprio per motivi di sicurezza visto che ho diverse app per gestione contanti (in precedenza jailbreakavo l'iphone).
ciò non toglie che eventuali analisi su problematiche di sicurezza mi interessano, non essendo esperto di queste cose magari mi sono creato un'idea sbagliata
https://www.hwupgrade.it/news/sicur...jan_107587.html
su questo articolo invece viene esplicitamente scritto
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da ignorante direi siano due le motivazioni principali:
-pochi controlli su play store
-installazione di apk truffaldini
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notizia fresca fresca
https://www.techradar.com/news/hack...l-vulnerability
Il motivo principale é che ci sono troppi produttori di dispositivi Android che smettono di rilasciare aggiornamenti di sicurezza dopo un anno o due.
Poi c'é molta più gente che ha esperienza a livello di sviluppatore di firmware e S.O. Android.
Infine ci sono meno limitazioni nel pubblicare la propria app su Google Play Store.
Ma il vero vantaggio di Apple é che avendo controllo totale di hardware, firmware e S.O. "può risolvere le rogne in casa" senza dover per forza avvertire terzi e poi può rilasciare un aggiornamento di sicurezza senza scendere troppo nei dettagli.
Gli exploit per iOS ci sono e circolano, solo che chi riesce a trovarli ha meno interesse nel renderli pubblici, sia che li notifichi ad Apple e sia che li rivenda ad altri.
«monitorare notifiche e riuscire ad intercettare le One Time Password dei sistemi di sicurezza a due fattori»
e nei commenti c'è gente (non tutti) che dica: "ma io sono al sicuro perché metto l'impronta digitale o il riconoscimento del volto".
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