Palevo.DP, il worm che attacca la messaggistica istantanea
Grande diffusione del worm Palevo.DP, stando ad un comunicato stampa di BitDefender. A rischio, come al solito, password e altri importanti dati che passano per il browser
di Alessandro Bordin pubblicata il 04 Maggio 2010, alle 15:56 nel canale SicurezzaBitDefender, azienda attiva nella sicurezza antimalware, mette in guardia su una nuova variante del worm Palevo, in grado di forzare i sistemi non protetti con link a false gallerie fotografiche attraverso i programmi di messaggistica instantanea. L’ultimo nato della famiglia Palevo ha cominciato a diffondersi in questi giorni con un’enorme ondata di spam generato automaticamente. Il messaggio non richiesto chiede al ricevente di cliccare su un link accompagnato da una faccina sorridente, che riporta a un’immagine o a una galleria fotografica.
Non è il primo caso del genere, ma è indubbio che l'utenza meno esperta sia soggetta a cliccare immediatamente sul link, senza badare molto al link o all'azione insolita da parte di alcuni dei propri contatti.
Invece di aprire la presunta collezione di immagini, il link convince gli utenti a salvare quello che sembra un file .JPG, in realtà un eseguibile, che nasconde il Worm.P2P.Palevo.DP.
Qualora il proprio sistema non sia protetto contro le infezioni specifiche del worm Palevo.DP, il problema può diventare serio. Per iniziare il worm crea diversi file nascosti nella cartella Windows (mds.sys, mdt.sys, winbrd.jpg, infocard.exe) e modifica alcune chiavi di registro per arrivare a questi file con l’intenzione di passare attraverso il firewall del sistema operativo. Come gli altri virus della stessa famiglia, Palevo. DP ha una componente backdoor, che consente a chi attacca di prendere il controllo del computer compromesso e farne ciò che vuole – dall’installare altri malware e rubare file, a lanciare campagne di spam e via dicendo.
La famiglia Palevo può anche intercettare password e altri dati sensibili inseriti nei browser Mozilla Firefox e Microsoft Internet Explorer, rendendo l’utilizzo di servizi di e-banking o shopping online estremamente rischioso per gli utenti. Il meccanismo di diffusione attacca anche i network di condivisione e i dispositivi USB di memoria, dove crea file autorun.inf. Quando il disco o la memoria removibile vengono inseriti in macchine con la funzione Autorun attivata o non protetta da una soluzione di sicurezza con capacità di scansione all’accesso, il sistema viene automaticamente infettato.
Il worm Palevo colpisce anche gli utenti delle piattaforme di condivisione P2P, come Ares, BearShare, iMesh, Shareza, Kazaa, DC++, eMule and LimeWire, aggiungendo il proprio codice malevolo ai file in condivisione. “Raccomandiamo agli utenti di essere estremamente cauti e di non cliccare sui link sospetti che ricevono attraverso client IM - Instant Messaging, ndr - prima di aver controllato con chi li manda la validità dei siti web a cui questi link rimandano. L’offensiva Palevo è molto aggressiva e solo all’inizio dell’insorgenza abbiamo assistito a tassi di infezione che facilmente superavano il 500 % di crescita all’ora in diversi paesi. In Europa, i paesi maggiormente colpiti sono la Francia, la Gran Bretagna e la Romania”, ha affermato Catalin Cosoi, BitDefender Senior Researcher.
24 Commenti
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e ci rimettono tutti per l' incoscienza di un cretino
Loro sono (e mi viene da sorridere a vederli usare il pc) degli uTonti... Quindi mi vengono i brividi a pensare che potrebbero cascarci senza problemi!
Loro sono (e mi viene da sorridere a vederli usare il pc) degli uTonti... Quindi mi vengono i brividi a pensare che potrebbero cascarci senza problemi!
Vorrebbero tornare a windows perchè la foto-virus .exe non si apre
Loro sono (e mi viene da sorridere a vederli usare il pc) degli uTonti... Quindi mi vengono i brividi a pensare che potrebbero cascarci senza problemi!
lasciamo fuori dal discorso le classiche os-war
Hai capito male, facevo ironia sugli utonti mica mi lamento se un sw linux-based non gira su windows
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