NVIDIA: cyberattacco o ransomware? Sicurezza interna violata, l'azienda conferma

NVIDIA ha confermato di aver subito una violazione di sicurezza dei propri sistemi interni. L'azienda sta ancora valutando la natura e la portata dell'evento, mentre in rete si specula: cyberattacco russo o "semplice" ransomware?
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Febbraio 2022, alle 06:51 nel canale SicurezzaNVIDIA
NVIDIA ha confermato a diversi media statunitensi di essere vittima di una violazione della propria sicurezza informatica. "Stiamo indagando su un incidente. Le nostre attività di business e commerciali continuano senza intoppi. Stiamo ancora lavorando per valutare la natura e la portata dell'evento e al momento non abbiamo ulteriori informazioni da condividere", ha dichiarato un portavoce.
A diffondere per primo la notizia è stato il Telegraph, secondo cui il principale produttore di schede video al mondo avrebbe subito un cyberattacco tale da "compromettere completamente" i sistemi interni, dalle email ai tool degli usati dagli sviluppatori, per due giorni. Bloomberg, citando una fonte a conoscenza dei fatti, minimizza la ricostruzione parlando di un attacco ransomware (capace di criptare i file dei computer rendendoli inaccessibili) di minore portata.
Inoltre, come sottolineano alcuni siti d'Oltreoceano, mentre il Telegraph riporta che l'attacco avrebbe messo in ginocchio il sistema di email di NVIDIA, la dichiarazione del portavoce è arrivata proprio da un indirizzo interno, il che potrebbe significare due cose: la prima che non è stato attaccato, la seconda che NVIDIA sta ripristinando ora dopo ora la situazione.
In attesa che NVIDIA faccia chiarezza su quanto accaduto, sono in molti ad aver pensato a un cyberattacco russo come rappresaglia per le sanzioni imposte dopo l'invasione dell'Ucraina. Al momento non c'è alcuna conferma in merito, come non ce ne sono su eventuali perdite / sottrazioni di dati relativi al business dell'azienda, ai progetti in sviluppo e agli utenti che ne usano i servizi.
Sarebbe ironico se il problema si fosse originato dopo il download da parte di qualche ingegnere di NVIDIA del tool che, nei giorni scorsi, prometteva di sbloccare la potenza delle GeForce LHR nel mining di criptovalute, ma che in seguito si è rivelato essere un veicolo di malware e chissà quale altra "schifezza".
Dovesse invece trattarsi di un attacco russo, gli Stati Uniti potrebbero rispondere in modo duro, come preannunciato dal presidente Biden. "Se la Russia procederà con cyberattacchi contro le nostre aziende e infrastrutture critiche siamo pronti a rispondere", ha dichiarato.
7 Commenti
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Sarebbe ironico se il problema si fosse originato dopo il download da parte di qualche ingegnere di NVIDIA del tool che, nei giorni scorsi, prometteva di sbloccare la potenza delle GeForce LHR nel mining di criptovalute, ma che in seguito si è rivelato essere un veicolo di malware e chissà quale altra "schifezza".
Sarebbe veramente esilarante
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Jensen ha cliccato.
Sì, l'ho già scritta ma volevo pubblicarla domattina, per vedere se saltavano fuori maggiori informazioni, qualcosa di più concreto, magari anche la posizione di NVIDIA, ma visto che ormai circola, la pubblico anche io
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