Microsoft Sender ID con licenza OSP

Microsoft intende modificare la licenza con cui viene distribuita la propria tecnologia antispam Sender ID. Il nuovo modello Open Specification Promise dovrebbe garantire una maggior distribuzione di tali componenti
di Fabio Boneschi pubblicata il 24 Ottobre 2006, alle 14:01 nel canale SicurezzaMicrosoft
Il problema della posta indesiderata è sempre più sentito dall'utenza che si deve quotidianamente scontrare con tutti i disagi legati alla ricezione di email indesiderate e ancor peggio all'erronea rimozione da parte dei filtri antispam di messaggi. Il fenomeno dello spam presenta anche un risvolto economico per le società che si trovano a gestire i servizi email.
In passato varie società hanno proposto soluzioni più o meno efficaci volte soprattutto a identificare dei criteri univoci grazie ai quali definire se un messaggio è spazzatura o contiene realmente informazioni. Vengono utilizzate definition list costantemente aggiornate, tecnologie euristiche o altri sistemi ancor più evoluti.
Microsoft ormai da qualche anno ha presentato la propria soluzione per sconfiggere lo spam che prende il nome di Sender ID. Tale tecnologia in realtà combina tra loro altri componenti della casa di Redmond e più precisamente Sender Policy Framework (SPF) e CallerID.
Sender ID in estrema sintesi verifica che un messaggio provenga realmente dal dominio contenuto nel proprio indirizzo. Di fatto viene incrociato il nome del dominio con l'indirizzo IP che tale dominio dovrebbe avere e se non vi è corrispondenza il messaggio viene identificato come spam. Di fatto viene applicato il metodo delle "white-list" con una modalità un po' estesa; l'immagine seguente rappresenta in modo concettuale le varie fasi di invio, autenticazione e ricezione di un messaggio email attraverso la tecnologia Sender ID.
Varie fonti attribuiscono considerevoli peculiarità alla tecnologia Microsoft anche se il successo attuale di Sender ID è ancora limitato e riconducibile prettamente all'adozione di tale sistema da parte di grosse realtà aziendali. Il vero problema di fondo legato alla scarsa adozione di Sender ID è però riconducibile con ogni probabilità alle caratteristiche della licenza, ma Microsoft pare voler risolvere il problema adottando la Open Specification Promise (OSP).
Il nuovo modello di licenza Microsoft costituisce di fatto una "promessa" di Microsoft nel non perseguire chi utilizzerà un ristretto gruppo di tecnologie proprietarie. Ovviamente l'utente di tali componenti accetta particolari condizioni i cui dettagli sono spiegati a questo indirizzo.
Microsoft spera che con questo nuovo particolare modello di licenza un maggior numero di utenti possa adottare la tecnologia Sender ID raggiungendo quindi l'obiettivo dichiarato da Bill Gates secondo cui nel 2006 lo spam sarebbe stato un problema risolto.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMagari non sarà risolto però le tecnologie ci sono. Ad esempio sulle caselle gmail ne arriva veramente ma veramente poco di spam, hanno filtri ottimi (anche se non so su cosa si basino).
Cmq questa tecnologia di MS non mi pare nulla di nuovo... anche despammed.com (ora defunto) usava una cosa del genere se ricordo bene.
per me l'unica soluzione allo spam è usare thunderbird
- o hai trovato una soluzione migliore
- o ti fa comodo lo spam
per me l'unica soluzione allo spam è usare thunderbird
Beh oddio thunderbird non è che abbia sti grandi filtri... anzi... molto meglio spamilhator
A parte gli scherzi serve sempre tanta attenzione!
Con algoritmi a chiave asimmetrica il filtro antispam sarebbe molto più efficace... ma vallo a spiegare ai tuoi amici!!!
Una standardizzazione della firma elettronica, in tal senso, sarebbe sicuramente più efficace.
La posta elettronica, così come la conosciamo, è un sistema che presenta troppi buchi di sicurezza.
Maaaa....
...non vorrei dire cavolate ma SPF non è uno standard aperto (www.openspf.org credo, non ho modo di verificare al momento) che è stato recentemente standardizzato da IETF in una RFC??Se usi l'SMTP server del tuo ISP, questo dovrebbe permetterti il relay (dato che provieni da un IP "autorizzato"
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