Lotta allo spam: in vista i primi standard

L'Internet Engineering Task Force (IETF) analizzerà a breve varie proposte relative alle tecnologie antispam. Secondo alcuni ISP oltre il 60% delle email attuali è "spazzatura"
di Fabio Boneschi pubblicata il 24 Agosto 2004, alle 10:31 nel canale SicurezzaL' Internet Engineering Task Force (IETF) analizzerà a breve varie proposte relative alle tecnologie antispam.
Alcuni colossi del settore hanno recentemente annunciato le proprie strategie per fronteggiare il fenomeno, tra essi citiamo Microsoft, Yahoo e Cisco che con tecnologie differenti cercano di combattere lo spam.
Il volume di email indesiderate è in crescendo ed ha raggiunto percentuali del 60% di tutto il traffico email.
L'adozione di sistemi di filtro lato-client il più delle volte è insoddisfacente perchè impone comunque la ricezione e la gestione del traffico email, è quindi necessario agire con differenti strategie capaci di determinare se un messaggio proviene da una fonte desiderata oppure da uno spammer.
Il fenomeno inizia ad assumere contorni preoccupanti anche in molti paesi in via di sviluppo, realtà in cui la comunicazione via internet può fare molto ma l'accesso alla rete viene effettuato ancora attraverso infrastrutture lente; in tali ambiti il fenomeno dello spam può provocare un generale disinteresse per la rete, vista come di difficile accesso e poco utile.
L'approccio al problema viene al momento effettuato da varie strade, ma il denominatore comune sembra essere il concetto di "autenticazione del mittente".
Microsoft con il proprio Sender ID intende autenticare il mittente, autorizzandolo ad inviare il messaggio; in tal modo gli spammer avranno vita difficile non potendo utilizzare indirizzi fasulli.
Yahoo e Cisco stanno mettendo a punto un sistema che prevede l'autenticazione di un messaggio attraverso una chiave crittografica allegata al messaggio email.
TurnTide, una società entrata da poco nella galassia Symantec, propone una soluzione nettamente differente basata sull'analisi dei dati a livello TCP/IP.
I router prodotti da TurnTide saranno in grado di analizzare i pacchetti di dati verificandone la provenienza.
In questo modo la mole di dati trasmessi in rete verrà drasticamente ridotta; il metodo messo a punto da Symantec va ad agire anche sulla tecnica tipicamente utilizzata dagli spammer, ovvero inviare il maggior numero di messaggi nel minor tempo possibile.
L'invio di email "reali" non ha invece queste caratteristiche di urgenza e velocità, infatti i server mail prevedono dei tempi di attesa in cui inviano pacchetti di test in attesa di conferma; quest'ultima caratteristica non viene ovviamente implementata nell'invio di spam.
Symantec dichiara che con tale metodo riesce ad individuare il 90% dei messaggi indesiderati, una cifra considerevole che ovviamente andrà verificata con cautela in futuro.
Al momento non sono disponibili molti dettagli circa le varie soluzioni, ma è interessante osservare che di fronte al problema dello spam qualcosa di concreto inizia a muoversi. La speranza ovviamente è che a breve vengano raggiunti risultati importanti senza però perdere la flessibilità che sino ad oggi lo strumento email ha dimostrato di possedere.
18 Commenti
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Con il mio account Yahoo non mi arriva mai posta indesiderata e se dico MAI è mai!Invece con hotmail apri un indirizzo di posta, non lo metti in giro su internet (che so per subscribe o roba varia) e dopo un giorno che hai aperto l'account ti ritrovi dieci e-mail da 250 KB che intasano la casella piena di annunci PSEUDO-MICROSOFT che ti dicono di installare una patch per la sicurezza che in realtà è un virus...
PS: L'indirizzo non l'avevo dato a nessuno!!!
PS2: Ho solo detto una delle tante e-mail spam di hotmail...doverle citare tutte finisco lo spazio storage del server hwupgrade
Mi è capitato di vedermi tornare indietro delle email inviate ad alcuni account perchè il server smtp che usavo rientrava in una lista di server che permettevano l'invio di messaggi da chiunque.
Però dei provider a cui avevo inviato le email solo un paio mi hanno bloccato i messaggi, gli altri, quelli più grossi come libero e tin, me le hanno fatte passare tranquillamente.
C'è un'organizzazione che si occupa di testate i server mail per individuare quelli affidabili e segnalarli ai vari gestori, solo che evidentemente chi prende in considerazione questo tipo di servizio sono solo pochi.
Secondo me è questa la strada da seguire, ovvero bloccare i server non affidabili.
A mio parere invece di inventare tutte ste cagate del sender id e roba simile farebbero meglio a smetterla di fare i furbi e fare in modo di eliminare i cookie nell'utilizzo del web.
sarà che per navigare solitamente uso linux (e in particolare firefox)... che non distribuisce i miei dati dappertutto.. come fa Internet Explorer 6....
bella la MS....alimenta il danno, e vende la cura....
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