I consigli di Trend Micro per studenti e docenti: la sicurezza della didattica a distanza

I consigli di Trend Micro per studenti e docenti: la sicurezza della didattica a distanza

La quarantena spinge la diffusione della didattica a distanza. Ma dinnanzi a molte soluzioni a volte un po' improvvisate si nasconde un rischio di sicurezza: ecco i consigli di Trend Micro

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Sicurezza
Trend Micro
 

Le misure di distanziamento sociale richieste in risposta alla pandemia COVID-19 e al fine di combattere la diffusione del nuovo coronavirus hanno imposto significative modifiche alle abitudini e allo stile di vita che fino a non molte settimane fa davamo per scontati. Oltre alle abitudini personali sono cambiate profondamente anche quelle professionali e di studio, con la diffusione di pratiche di smart working, telelavoro e didattica a distanza.

In particolare, così come altre tecnologie che vengono diffusamente utilizzate in questo periodo, anche gli strumenti per la didattica a distanza erano già presenti sul mercato da diverso tempo e con forti somiglianze alle soluzioni che le aziende hanno utilizzato per poter attuare lo smart working.

Forti somiglianze ma anche un'importante differenza: le soluzoni scelte da aziende e organizzazioni, spesso già adottate in precedenza, sono di tipo commerciale laddove chi ha dovuto allestire velocemente gli strumenti per rendere possibile la didattica a distanza si è affidato magari a versioni di prova o gratuite. La limitata disponibilità di funzioni nelle versioni di prova può andare ad avere un impatto anche sull'ambito della sicurezza che nel mondo della didattica a distanza sono svariati: non solo la sicurezza della piattaforma scelta, ma anche le possibili minacce alla privacy e al controllo di chi sfrutta le piattaforme di comunicazione e gli eventuali problemi di diritti d'autore sui documenti condivise su queste piattaforme e, non da ultimi, le tutele dei minori e delle persone che utilizzano la piattaforma stessa.

Trend Micro offre un prontuario di consigli pratici da adottare per tenersi al sicuro:

I consigli di Trend Micro per studenti e genitori

  • Installare un software Antivirus Commerciale e abilitare il Controllo Parentale sui computer utilizzati, per poter controllare eventuali malware, impostare i tempi di utilizzo del computer stesso, attivare le funzionalità di controllo privacy sui social network e controllare la navigazione web
  • Nel caso si utilizzi un router commerciale, non gestito da un operatore telefonico, verificare o far verificare a un tecnico specializzato che il firmware del router sia aggiornato
  • Verificare di aver installato tutti gli aggiornamenti sia del sistema operativo che dei programmi utilizzati, ad esempio la suite di office automation, il reader dei file pdf, il browser internet e tutti i programmi che vengono utilizzati per la didattica a distanza
  • Attivare le funzionalità di firewall, presenti ormai di default, anche nei sistemi operativi che hanno una configurazione standard

I consigli di Trend Micro per docenti e istituti

  • Scegliere piattaforme commerciali che offrono un servizio di prova, per verificare la possibilità di settare i parametri di sicurezza e privacy
  • Inviare i dettagli del collegamento in modo sicuro, preferire le sessioni che richiedono la registrazione dell’utente e controllare sempre (ad esempio invitando alla lezione via email) chi si collega in anticipo, in modo tale da verificare durante la lezione che il numero dei partecipanti non sia superiore a quello atteso. Se i numeri lo consentono, fare l’appello
  • Controllare i seguenti parametri nel momento in cui si attiva una lezione a distanza:
  • Disattivare la funzionalità di invito alla lezione per i partecipanti
  • Disattivare la funzionalità di poter vedere la lista di tutti i partecipanti
  • Disattivare la funzionalità di poter modificare l’evento per i partecipanti
  • Attivare le funzionalità di cifratura (Encryption) delle comunicazioni
  • Limitare o disattivare le funzionalità di File Transfer
  • Limitare o disattivare le funzionalità di chat private tra i partecipanti lasciando attiva solo quella pubblica
  • Se non indispensabile, disattivare le capacità video 
  • In generale attivare o disattivare tutte quelle funzioni che potrebbero violare il rispetto della privacy
  • Quando si utilizzano siti o tools per sessioni Q&A, accertarsi che le comunicazioni avvengano in modalità cifrata e verificare la gestione della privacy del servizio stesso
  • Verificare che non vengano violate le regole sul Copyright per i materiali utilizzati
  • Evitare di far collegare in video gli studenti se non strettamente necessario o attivare la sessione video singolarmente e non per la totalità dei partecipanti. Sostituire anche le foto con fotografie generiche. Non inserire nome e cognome al momento del collegamento, se possibile utilizzare solo il solo nome o dei nickname

Il consiglio in generale che si può dare è sempre quello della cautela e del giusto grado di diffidenza. In linea di massima evitiamo di condividere online troppe informazioni e in particolare quelle che non sbandiereremmo ad alta voce in un bar pieno di sconosciuti. Le informazioni che consapevolmente o meno disseminiamo online possono essere raccolte, conensate, incrociate e analizzate a scopo di profilazione ed essere poi usate per campagne di phishing, truffe, malware e ransomware.

Non solo: oggi esiste anche un altro rischio rappresentato dai deepfake. Audio e video ci rendono quindi potenziali vittime di fotomontaggi e video falsi dove, per fare un esempio, l'immagine di un insegnante può essere sfruttata per diffondere false comunicazioni ed indicazioni agli studenti i quali a loro volta potrebbero essere vittime di campagne criminali a sfondo estorsivo.

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