HAECHI IV: l'Interpol sequestra 300 milioni frutto di crimini informatici. Arrestate 3500 persone

HAECHI IV è il nome dell'operazione con cui un coordinamento internazionale di forze di polizia ha condotto all'arresto di 3500 sospetti di vari crimini informatici e al sequestro di un totale complessivo di 300 milioni di dollari di proventi frutto di attività illecite.

Nei mesi da giugno a novembre del 2022 l'Interpol aveva condotto l'operazione HAECHI III, che aveva portato a 975 arresti e al congelamento di 130 milioni di dollari: nella nuova operazione di quest'anno gli arresti sono quasi quadruplicati e il sequestro di fondi è più che raddoppiato.

L'operazione è stata coordinata dalle autorità della Corea del Sud, che hanno potuto contare sulla collaborazione di agenzie di 34 Paesi del mondo. Si è trattato di un lavoro portato avanti nei mesi da luglio a dicembre 2023, che ha messo nel mirino gli attori di varie tipologie di minacce, tra cui phishing vocale, truffe romantiche, estorsione sessuale online, truffe di investimenti, riciclaggio di denaro associato a gioco d'azzardo illegale online, compromissione di email e truffe in attività di e-commerce.

Le forze di polizia hanno inoltre potuto contare su I-GRIP, il meccanismo di intelligence finanziaria dell'Interpol, che ha portato al blocco di oltre 82 mila conti bancari collegati a varie attività criminose informatiche. Le autorità hanno così sequestrato un controvalore di 199 milioni di dollari in valute fiat e altri 101 milioni di dollari di 367 asset digitali.

Tra le tendenze emerse dall'operazione HAECHI IV vi è l'uso dell'intelligenza artificiale per generare foto, video o audio che impersonino individui in cui le vittime nutrono fiducia, portando ad ogni genere di truffa ed estorsione. Piuttosto diffuse sono anche le truffe che vedono coinvolti asset digitali come NFT e memecoin, che attirano le vittime promettendo grossi guadagni in poco tempo prima che avvenga il cosiddetto "rug pull", cioè la sottrazione di tutte le somme investite e la parallela eliminazione di siti, account social e riferimenti vari.

"Il sequestro di 300 milioni di dollari rappresenta una somma sbalorditiva e mostra chiaramente quale sia l'incentivo dietro all'esplosiva crescita della criminalità organizzata transnazionale. Questa vasta accumulazione di ricchezza illecita rappresenta una grave minaccia per la sicurezza globale e indebolisce la stabilità economica delle nazioni in tutto il mondo" ha affermato Stephen Kavanagh, Direttore Esecutivo dei Servizi di Polizia di Interpol.