Hackerato l'account X del ministro Crosetto, post falsi su Armani e Gaza

Nelle scorse ore l'account X del ministro della Difesa, Guido Crosetto, è stato compromesso da un attacco informatico che ha portato alla pubblicazione di messaggi fraudolenti. I post, più volte rimossi ma ricomparsi sul profilo, invitavano a effettuare donazioni in criptovalute per cause del tutto inventate: da una raccolta fondi legata a Gaza fino a una presunta "camera ardente" in memoria di Giorgio Armani.

A confermare l'intrusione è stato lo stesso ministro, che in un messaggio ha ammesso di non avere più il pieno controllo del proprio profilo: "Ieri hanno hackerato il mio account X. È come se potessero gestirlo contemporaneamente a me. Chiederò di bloccarlo".

Il ministro Crosetto con i reali d'Inghilterra

L'episodio ha sollevato più di una preoccupazione sul fronte della sicurezza informatica, considerato che l'account compromesso appartiene a un membro di primo piano del governo italiano e, in particolare, al titolare del dicastero della Difesa.

Il ministero è poi intervenuto ufficialmente con un comunicato, ribadendo che i contenuti diffusi non sono in alcun modo riconducibili né al ministro né alla Difesa: "L'account personale del ministro Guido Crosetto su X è stato oggetto di un attacco informatico. I contenuti pubblicati da tale account non sono riconducibili al ministro né al ministero della Difesa. Stiamo lavorando con le autorità competenti per il ripristino della piena sicurezza".

La vicenda rappresenta un nuovo campanello d'allarme sulla vulnerabilità dei profili social anche di figure istituzionali di alto livello e solleva interrogativi sull'adeguatezza delle misure di protezione adottate dalle piattaforme.