DuoLingo, finiscono sul darkweb 2,6 milioni di nomi e password di utenti: rischio phishing

DuoLingo, finiscono sul darkweb 2,6 milioni di nomi e password di utenti: rischio phishing

La fuga di dati era avvenuta a gennaio, e nei giorni scorsi il malloppo è stato nuovamente diffuso online

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Sicurezza
 

Nel gennaio scorso sono stati messi in vendita sul mercato nero del web i dati personali di circa 2,6 milioni di utenti, trafugati dalla popolare piattaforma di apprendimento linguistico  b, che vanta oltre 74 milioni di utenti in tutto il mondo. L'annuncio è apparso sul forum per hacker Breached, recentemente chiuso dalle autorità. I dati sono stati messi in vendita al prezzo di 1.500 dollari.

All'interno del dataset rubato è stato possibile trovare nomi reali, nomi utente pubblici, email e altre informazioni riservate estrapolate dal servizio Duolingo.  Nome e cognome sono visibili nei profili pubblici sulla piattaforma, ma non gli indirizzi email: la presenza permette quindi di incrociare dati e utilizzarli per attacchi mirati di phishing. Duolingo ha confermato che i dati trafugati provenivano da profili pubblici degli utenti, ma non ha comunque commentato il fatto che vi fossero anche gli indirizzi email degli utenti.

Il forum Breached è successivamente stato riaperto in una nuova veste, e il dataset trafugato da Duolingo è stato rimesso in vendita nei giorni scorsi al costo irrisorio di 8 crediti, corrispondenti ad appena 2,13 dollari.

I dati sono stati ottenuti sfruttando un'API di Duolingo che risulta essere accessibile pubblicamente almeno da marzo 2023, come documentato e condiviso su Twitter da diversi ricercatori. Sfruttando l'API è possibile inserire un nome utente e ottenere le informazioni di profilo in formato JSON, ma anche verificare se un indirizzo email è collegato ad un account Duolingo valido, nonostante quest'ultima funzione non sia di fatto pubblica.

Ed è sfruttando questa funzione che l'attaccante ha potuto recuperare le informazioni dei 2,6 milioni di utenti: utilizzando un elenco di indirizzi e-mail provenienti da altre fughe di dati, egli ha potuto confermare quale di questi fossero legate anche ad un account Duolingo, compilando così il dataset contenente informazioni pubbliche e private. L'API è stata utilizzata di recente da un alto hacker, che ha condiviso i risultati del suo operato sottolineando come sia possibile individuare account con permessi superiori alla norma, e di conseguenza condurre attacchi mirati verso essi. L'API continua ad essere accessibile liberamente da chiunque, nonostante la violazione fosse stata segnalata già nel mese di gennaio. 

1 Commenti
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Abufinzio23 Agosto 2023, 16:43 #1
Potete condividere la fonte dove dice che anche le password sono state pubblicate?
Grazie.

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