Anche AMD vittima di class action per il caso della vulnerabilità Spectre
Se Atene piange, Sparta non ride. Dopo le denunce a Intel arrivano quelle ad AMD, che deve rispondere del modo in cui è stato affrontato il caso Spectre dalla compagnia
di Nino Grasso pubblicata il 23 Febbraio 2018, alle 16:01 nel canale SicurezzaAMD
Le preoccupazioni da parte dei consumatori relative allo "scandalo" delle vulnerabilità Spectre e Meltdown sono sfociate negli Stati Uniti in diverse class action e denunce formali nei confronti dei produttori hardware. Intel ne sta affrontando oltre 32 e se Atene, piange Sparta non ride. Anche AMD è sotto i riflettori, vittima anch'essa di diverse denunce provenienti dagli utenti finali. Ricordiamo che le CPU AMD sono vulnerabili solo a Spectre, e non a Meltdown.
Spectre è la vulnerabilità più insidiosa, presente non solo sulle CPU Intel e AMD, ma anche sui processori progettati da ARM. Come successo con le denunce contro Intel, anche nel caso della compagnia concorrente i legali dei consumatori puntano il dito contro le "informazioni fuorvianti" rilasciate da AMD per quanto concerne la qualità dei prodotti venduti, e non solo.
"Nonostante la consapevolezza dell'esistenza della vulnerabilità con Spectre, AMD ha continuato a vendere i suoi processori a clienti inconsapevoli ad un prezzo ben più elevato rispetto a quanto sarebbero stati disposti a spendere se avessero conosciuto le problematiche e le implicazioni sulla sicurezza e sulla velocità di elaborazione dei prodotti acquistati", si legge sulla documentazione correlata al caso Nathan Barnes e Jonathon Caskey vs. AMD.
The Register ha citato anche altre denunce, come quella di Brian Speck: "AMD non è stata in grado di riparare le vulnerabilità di sicurezza nelle CPU in questione, oppure di offrire ai clienti una CPU non difettosa o ancora un rimborso del prezzo di acquisto, più i danni derivanti dall'uso delle CPU. Gli aggiornamenti o le 'patch' pubblicate da AMD non sembrano fornire protazione adeguata contro tutte le varianti di Spectre. Nel migliore dei casi è necessario procedere con aggiornamenti di firmware, e questi fix degradano drammaticamente le prestazioni della CPU".
Nella denuncia di Doyun Kim, invece, si legge che "AMD ha divulgato o approvato comunicati falsi, di cui sapeva che contenessero informazioni fuorvianti o lo ha trascurato". AMD aveva informato gli investitori all'interno di un documento depositato alla SEC lo scorso mese che avrebbe potuto rispondere a denunce relative alle vulnerabilità divulgate a inizio anno. Il produttore ha, inoltre, iniziato a pubblicare i primi fix a pochi giorni dalla diffusione della notizia.
9 Commenti
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"offrire ai clienti una CPU non difettosa", beata ignoranza.
Solo che se per intel si va di pacca sulla spalla e si ordina l'8700k, per amd no, l'utenza va di shitstorm super potente.
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