Classifica supercomputer: Frontier allunga, l'italiano Leonardo consolida la quarta posizione

La classifica TOP500 aggiornata a giugno non vede cambiamenti nelle prime dieci posizioni, se non per il fatto che il supercomputer Frontier, già al vertice, allunga sul resto della truppa. Anche l'italiano Leonardo, il quarto più potente al mondo, migliora le sue performance.
di Manolo De Agostini pubblicata il 23 Maggio 2023, alle 07:01 nel canale Server e WorkstationAMDIntelNVIDIARadeon InstinctEPYCXeon
La nuova edizione della classifica TOP500 (potete vederla qui) che mette in fila i migliori supercomputer del mondo non mostra grandi sorprese. Al vertice rimane il Frontier installato presso l'Oak Ridge National Laboratory (ORNL), l'unico vero sistema di stampo exascale.
Rispetto alla precedente edizione di novembre 2022, il supercomputer consolida la sua leadership portandosi a 1,194 exaflops, un importante passo avanti del 17% sul dato di 1,02 exaflops di novembre. Il Frontier ha inoltre raggiunto un valore di 9,95 exaflops nel benchmark HLP-MxP che misura le prestazioni con calcoli a precisione mista, un dato migliore rispetto al precedente 7,94 exaflops.
Frontier è basato su architettura HPE Cray EX235a e usa CPU AMD EPYC di terza generazione "Trento" con 64 core e una frequenza di clock di 2 GHz a cui si aggiungono gli acceleratori AMD Instinct MI250X. Dotato di quasi 8,7 milioni di core, il sistema è tra i più efficienti al mondo con un valore di 52,59 gigaflops/watt.
In seconda posizione rimane l'ex numero uno, il Fugaku installato presso il Riken Center for Computational Science (R-CCS) di Kobe, in Giappone, con una potenza di 442 petaflops. Terzo il finlandese LUMI con un punteggio HPL di 309 petaflops, valore che lo pone in cima alla lista dei supercomputer europei.
In quarta posizione troviamo ancora l'italiano Leonardo installato presso EuroHPC/CINECA di Bologna. Rispetto alla precedente edizione della classifica, Leonardo è riuscito a migliorare il suo punteggio, portandosi 239 petaflops rispetto ai precedenti 174 petaflops. Il cuore di questo sistema prevede CPU Intel Xeon Platinum 8358 a 32 core e 2,6 GHz accompagnate da acceleratori NVIDIA A100 da 40 GB in formato SXM4.
Le altre posizioni della top 10 sono identiche al passato, con Summit seguito da Sierra, dal cinese Sunway TaihuLight, da Perlmutter e da Selene. Chiude la fila con 61,4 petaflops il Tianhe-2A (Milky Way-2A).
Gli Stati Uniti hanno più supercomputer di tutti, ben 150, mentre la Cina cede la prima posizione fermandosi a 134. Guardando ai continenti, l'Asia conta 192 sistemi HPC, il Nord America 160 e l'Europa si ferma a 133.
Il supercomputer più efficiente di tutti, al vertice della classifica GREEN500, rimane l'Henri installato al Flatiron Institute negli Stati Uniti con un'efficienza di 65,40 gigaflops/watt. Rispetto alla precedente classifica, il supercomputer Henri è stato potenziato ed è passato dalla posizione 405 alla 255 della classifica TOP500 con un dato di 2,88 petaflops superiore al precedente di 2,03. Henri è basato su CPU Intel Xeon Platinum e acceleratori NVIDIA H100.
Quanto al test HPL-MxP, che tiene conto della convergenza dei carichi HPC e IA basati su machine learning e deep learning usando algoritmi a precisione mista, il supercomputer più veloce rimane il Frontier con 9,95 exaflops, seguito dal Lumi con 2,2 exaflops e dal Fugaku con 2 exaflops.
A completare il quadro, alcuni dati interessanti. La maggior parte dei sistemi è dotata di CPU Intel, ma la percentuale è scesa dal 75,8% al 72% rispetto alla classifica precedente. Al contrario, la quota di CPU AMD è aumentata in modo significativo passando al 24,2% dal precedente 20,2%.
AMD alimenta sette dei 10 sistemi più efficienti della lista GREEN500 e 121 sistemi della TOP500. Dei 44 nuovi sistemi entrati nella lista quest'anno, AMD ne spinge 21. Tra questi c'è anche un nuovo supercomputer di Atos per la Max Planck Society equipaggiato con processori AMD EPYC di quarta generazione e acceleratori AMD Instinct MI300 per la ricerca nel campo dell'astrofisica, della scienza della vita, della ricerca sui materiali, della fisica del plasma e dell'IA.
NVIDIA, infine, rimane al comando quando si tratta di acceleratori e coprocessori basati su GPU. Un totale di 185 sistemi e quindi il 37% della classifica integra GPU Nvidia (soprattutto Volta e Ampere). Le proposte AMD Instinct trovano al momento spazio solo su 16 sistemi.
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