VLT di ESO ha trovato un esopianeta che orbita intorno alla stella di Barnard, la stella singola più vicina al Sole
Grazie al Very Large Telescope (VLT) di ESO è stato trovato un nuovo esopianeta, chiamato Barnard b, che orbita intorno alla stella di Barnard, la stella singola più vicina al Sole e che dista dalla Terra solamente 6 anni luce.
di Mattia Speroni pubblicata il 01 Ottobre 2024, alle 14:01 nel canale Scienza e tecnologiaESO
Un team internazionale di astronomi ha fatto una scoperta molto interessante utilizzando il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO (Osservatorio Europeo Australe). Con il potente telescopio è stato possibile individuare un esopianeta in orbita intorno alla stella di Barnard, la stella singola più vicina al nostro Sistema Solare, trovandosi a circa 6 anni luce. Nell'immaginario comune Alfa Centauri è la stella più vicina, essendo distante solamente circa 4 anni luce dal nostro Pianeta. Quella stella è però in realtà un gruppo di tre differenti oggetti celesti (Proxima Centauri, Alfa Centauri A e Alfa Centauri B) e non una stella singola come Barnard.
L'esopianeta scoperto da VLT di ESO è stato denominato Barnard b ed è un corpo di piccole dimensioni, con una massa pari ad almeno la metà di quella di Venere. Secondo quanto riportato, questo esopianeta orbita intorno alla sua stella in soli 3,15 giorni terrestri. Nonostante la vicinanza alla stella, la temperatura superficiale di Barnard b si aggira intorno ai 125°C, quindi non eccessivamente alta, ma comunque troppo elevata per avere acqua liquida sulla sua superficie.
VLT di ESO ha permesso la scoperta dell'esopianeta Barnard b
La stella di Barnard, è una nana rossa ed è stata al centro diverse osservazioni proprio per la ricerca di esopianeti potenzialmente abitabili. La sua vicinanza e le sue caratteristiche la rendono un candidato ideale per lo studio di pianeti simili alla Terra.
Il dottor Jonay González Hernández (ricercatore presso l'Instituto de Astrofísica de Canarias) ha dichiarato "anche se ci è voluto molto tempo, siamo sempre stati fiduciosi di poter trovare qualcosa". Le osservazioni, condotte nell'arco di cinque anni, hanno richiesto l'utilizzo di strumenti come ESPRESSO, HARPS e CARMENES, e sono state raccolte nello studio dal titolo A sub-Earth-mass planet orbiting Barnard’s star.
Oltre a Barnard b, il team ha individuato indizi della presenza di altri tre potenziali esopianeti orbitanti attorno alla stessa stella. Tuttavia, saranno necessarie ulteriori osservazioni per confermare queste ipotesi. Il dottor Alejandro Suárez Mascareño (coautore dello studio) ha aggiunto che l'importanza di continuare le osservazioni per verificare questi segnali candidati così da avere un'idea più precisa di com'è strutturato questo sistema planetario.
La scoperta di Barnard b, insieme a precedenti scoperte come Proxima b e d, suggerisce che lo Spazio vicino alla Terra e al Sistema Solare sia ricco di pianeti di piccola massa. Questo aspetto è molto interessante in quanto permette di aprire nuove prospettive nella ricerca di mondi potenzialmente abitabili nel nostro "vicinato galattico".
Guardando al futuro, l'Extremely Large Telescope (ELT) dell'ESO, attualmente in costruzione, promette di rivoluzionare ulteriormente il campo della ricerca sugli esopianeti. Lo strumento ANDES dell'ELT permetterà di rilevare un numero sempre maggiore di piccoli pianeti rocciosi nella zona temperata di stelle vicine, ampliando le frontiere nell'esplorazione di mondi potenzialmente abitabili oltre il nostro Sistema Solare.
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