Una nuova speranza per le lesioni spinali: impianto elettrico sperimentato con successo sui ratti

Una nuova speranza per le lesioni spinali: impianto elettrico sperimentato con successo sui ratti

Un team di ricercatori neozelandesi ha sviluppato un impianto elettronico ultra-sottile in grado di stimolare la rigenerazione del midollo spinale nei ratti paralizzati. Lo studio, pubblicato su Nature Communications, apre nuove prospettive per il trattamento delle lesioni spinali, finora considerate incurabili sia nell'uomo che negli animali domestici.

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Scienza e tecnologia
 

Una nuova tecnologia sviluppata presso la Waipapa Taumata Rau - University of Auckland potrebbe rappresentare un passo fondamentale verso un trattamento efficace per le lesioni al midollo spinale, una delle condizioni neurologiche più debilitanti e attualmente incurabili.

Lo studio, pubblicato su Nature Communications, illustra come i ricercatori abbiano sperimentato con successo su ratti paralizzati un impianto elettronico biocompatibile e minimamente invasivo, capace di stimolare elettricamente l'area lesionata del midollo spinale.

Il dispositivo, ultra-sottile e progettato per aderire direttamente al sito della lesione, eroga impulsi di corrente alternata a bassa frequenza (2 Hz), un trattamento che ha dimostrato in laboratorio di favorire la crescita degli assoni - le fibre nervose responsabili della trasmissione dei segnali tra cervello e corpo.

Lo studio ha coinvolto due gruppi di ratti con lesioni spinali intermedie: uno ha ricevuto la stimolazione elettrica per un'ora al giorno nei primi 7-11 giorni, e successivamente cinque volte a settimana per 12 settimane; l'altro gruppo ha seguito il naturale decorso della guarigione senza alcun trattamento.

I risultati sono stati significativi. Dopo quattro settimane, i ratti trattati mostravano un recupero motorio nettamente superiore: maggiore coordinazione degli arti posteriori, migliore posizione delle zampe e un recupero della sensibilità al tatto, evidenziata da risposte più rapide a stimoli meccanici leggeri. Secondo i ricercatori, il trattamento ha favorito non solo la riacquisizione del movimento, ma anche della sensibilità, senza provocare infiammazioni o danni al midollo.

Questa tecnologia si distingue da precedenti tentativi che richiedevano l'iniezione di sostanze chimiche e l'uso di imbracature per la riabilitazione motoria. L'approccio attuale è invece meno invasivo e potenzialmente più sicuro.

Va tuttavia considerato che i ratti hanno una capacità di recupero spontanea superiore a quella umana. Questo ha consentito di misurare l'efficacia del trattamento rispetto alla naturale rigenerazione, ma implica anche che la traslazione sugli esseri umani richiederà ulteriori studi.

Il progetto è frutto della collaborazione tra la University of Auckland e la Chalmers University of Technology di Göteborg. I prossimi passi prevedono l'ottimizzazione dei parametri di stimolazione - intensità, frequenza e durata - al fine di identificare la "ricetta" più efficace per il recupero delle funzioni compromesse.

Come ha affermato il Professor Darren Svirskis, direttore del CatWalk Cure Programme, "l'obiettivo è stimolare la guarigione affinché le persone possano recuperare le funzioni perse a causa della lesione spinale". Una speranza concreta anche per gli animali domestici, spesso vittime di lesioni analoghe.

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