Un collegamento Wi-Fi fra due sensori a 700km di distanza: il record è tutto italiano

Record importante per il Politecnico di Torino, che ha realizzato un collegamento Wi-Fi dalla Sardegna alla Catalogna con un dispendio energetico irrisorio
di Nino Grasso pubblicata il 09 Dicembre 2019, alle 18:01 nel canale Scienza e tecnologiaIl Politecnico di Torino ha presentato un nuovo record in occasione del convegno XWC19, realizzando un collegamento Wi-Fi fra un sensore e un ricevitore che si trovavano a una distanza di oltre 700 chilometri fra di loro. Una sperimentazione lunga circa due anni operata dagli iXem Labs dell'Ateneo con l'obiettivo di realizzare un sistema autonomo e alternativo alla telefonia mobile per la raccolta di dati applicabile in qualsiasi luogo a prescindere dalla disponibilità di energia e dalla copertura della rete cellulare.
Il collegamento è stato realizzato tenendo a mente due criteri fondamentali, necessari per la sostenibilità e la replicabilità di un impianto del genere: consumi energetici ridotti abbinati a possibilità di collegamenti a lunghissima distanza. Le nuove tecniche di trasmissione sono state dimostrate con l'implementazione su sensori iXemWine, per la condivisione di dati agrometereologici raccolti nelle vigne e utilizzati per migliorare l'efficacia dei trattamenti fitosanitari. I sensori sono stati miniaturizzati e dotati di antenne da meno di 2 centimetri, alimentati da due semplici batterie stilo, alcaline e non ricaricabili.
Il tutto per eseguire l'esperimento in condizioni realmente applicabili: i test sono stati condotti infatti in contesti reali, come vigne, con i sensori inseriti in mezzo ai filari e i ricevitori su palloni meteostatici ancorati al suolo, almeno nelle prime implemnetazioni del sistema. Il Politecnico di Torino era riuscito a trasmettere dati, con questi metodi, a distanze di massimo 50km, aumentando progressivamente i limiti della tecnologia di anno in anno fino a realizzare un collegamento fra la stazione meteo nelle vigne di "U Tabarka" di Carloforte, in Sardegna, e un ricevitore installato in Catalogna sulle alture di Tarragona.
I dati condivisi fra le due località possono essere consultati sul sito ufficiale dell'esperimento, con il sistema che è stato in grado di comunicare ogni 10 minuti a distanze anche superiori ai 700km. Il tutto con un dispendio energetico irrisorio: la carica delle batterie dei sistemi è infatti ancora al 90%, dopo 6 mesi di distanza dalla prima implementazione.
È doveroso riportare qualche dato sugli iXem Labs: fondati nel 2004, nel 2007 avevano già realizzato un record mondiale di trasmissione Wi-Fi collegando Monte Rosa e Monte Cimone, con una distanza fra i dispositivi di 300km. I laboratori del Politecnico hanno poi avviato il progetto iXemWine a partire da fine marzo 2019, collaborando nell'installazione di oltre 180 stazioni meteo in 6 regioni italiane, utilizzate da più di 650 operatori del settore.
Il valore aggiunto della proposta di iXem Labs è l'autonomia elevata in sensori di dimensioni estremamente compatte, con il lavoro dell'Ateneo che ha garantito, secondo i dati rilasciati dall'Ateneo, "una significativa riduzione del numero di trattementi chimici necessari", aumentando pertanto la qualità del prodotto e diminuito l'esposizione ambientale.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon e' chiaro....
...entrambi gli endpoint hanno un pallone frenato ?Pallone che per 6 mesi galleggia nell aria ?
Quindi i sensori parlano con una centralina su un pallone che ritrasmette i dati ?
Tecnologia?
Non ho capito... ma è wifi, LoRaWAN o tecnologia proprietaria?ad ogni modo, per quanto numero notevole, sul valore ottenuto penso impatti molto il fatto che tra sardegna e catalogna ci sia solo mare, quindi nessuna interferenza
Direi pero' che al 99% che scrive WiFi (che e' una cosa ben precisa) dica una bufala pazzesca.
Probabilmente e' il solito giornalista minxione che "via radio" diviene WiFi.
Poi altri della medesima fatta riportano senza cultura e capacita alcuna la notiziola parlando impunemente di WiFi.
Perche anche usando una direttiva cattivisima da 20 direttori (illegale e gia' non e' piu' WiFi) la banda del WiFi e' tutto tranne che sgombra e un segnalino fa pochi mW leggerlo sotto il caos a quella distanza (anche aiutati dal fatto che nel mare non trasmette nessuno o quasi) e' pura fantascienza.
Puzza tanto di bufala
Se invece si parla di una connessione radio (wireless) su frequenze adeguate, con protocolli molto robusti a correzione di errore e antenne a forte guadagno, la cosa sarebbe sporadicamente possibile per il condotto marino troposferico che si forma quasi tutte le estati sul mediterraneo, con attenuazioni di tratta molto limitate.
Diversi anni fa era stata effettuata una trasmissione su 300 km.
https://poliflash.polito.it/ricerca..._km_di_distanza
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