ULA Vulcan Centaur: continua l'assemblaggio del razzo, volo previsto a inizio 2023

Il razzo di nuova generazione ULA Vulcan Centaur, che sostituirà Delta IV e Atlas V, è in fase di assemblaggio in vista del volo inaugurale previsto a inizio 2023 con a bordo anche due satelliti della costellazione Project Kuiper di Amazon.
di Mattia Speroni pubblicata il 21 Ottobre 2022, alle 16:27 nel canale Scienza e tecnologiaBlue OriginULA
Recentemente abbiamo scritto dei ritardi accumulati nella costruzione del primo Ariane 6 che ha fatto slittare il lancio inaugurale dal 2020 alla fine del 2023. Ci sono però altri vettori spaziali che sono in ritardo nella loro realizzazione. Tra questi non si può non citare New Glenn di Blue Origin dei quali i progressi sono poco noti a causa della politica della società di Jeff Bezos. C'è poi ULA Vulcan Centaur che andrà a sostituire Atlas V e Delta IV permettendo anche una parziale riusabilità (in futuro).
Tutti e tre questi nuovi vettori avrebbero dovuto volare a partire dal 2020. I ritardi nella progettazione, costruzione e test (oltre alla pandemia) hanno rallentato le operazioni. Nonostante tutto proprio il razzo spaziale della United Launch Alliance dovrebbe essere il primo a decollare considerando che Tory Bruno (CEO della società) ha ribadito come il lancio sia ora previsto per il primo trimestre del 2023. Quindi qualche mese prima di Ariane 6 (e diversi mesi prima di New Glenn).
ULA Vulcan Centaur: le nuove immagini e video della costruzione
L'ultima volta che scrivemmo di questo nuovo vettore era la prima metà del 2022 con ULA e Blue Origin che avevano mostrato alcuni avanzamenti della costruzione del primo modello per il volo inaugurale. Nel frattempo le società hanno proseguito con la realizzazione dell'unità e con i test necessari in particolare per i motori BE-4 (a metano e ossigeno), soluzioni molto potenti ma anche complessi da costruire e validare.
L'11 ottobre lo stesso Bruno aveva mostrato un'immagine di un motore BE-4, dedicato al volo e non ai test, in fase di spedizione dallo stabilimento di Blue Origin che si trova a Decatur, in Alabama. Il dirigente ha poi aggiunto che le prestazioni del motore sono anche migliori del previsto e in generale esprimendo positività per la scelta fatta.
A breve distanza da quell'immagine è anche arrivata la conferma ufficiale che i primi due satelliti della costellazione Project Kuiper di Amazon (concorrente di Starlink di SpaceX o di OneWeb) saranno a bordo del lancio inaugurale di ULA Vulcan Centaur. Come altri carichi utili ci saranno anche il lander lunare Peregrine di Astrobotic oltre alle ceneri dell'ideatore di Star Trek.
Tra il 17 e il 18 ottobre il primo motore validato per il volo sul nuovo vettore è stato posizionato alla base del primo stadio. Solamente un paio di giorni dopo è stata invece la volta "dell'unboxing" dei booster con propellente allo stato solido GEM63XL realizzati da Northrop Grumman (la stessa società che realizza anche quelli di NASA SLS).
As requested by all of the cool and fun loving space people: “unboxing” of a @NorthropGrumman GEM63XL solid rocket motor at the Cape for the #VulcanRocket in all of its 63 in dia, 120ft glory. #ToryTimelapse #CountdownToVulcan pic.twitter.com/h0ebPwCQiJ
— Tory Bruno (@torybruno) October 19, 2022
Si tratta di booster da 21 metri d'altezza e 1,6 metri di diametro che saranno disponibili in diverse configurazioni (due, quattro o sei) in base alla missione. Ogni booster è riempito con, complessivamente, 45 tonnellate di alluminio e perclorato di ammonio che reagiscono per fornire la spinta necessaria. Secondo Tory Bruno parte del ritardo che ha portato il lancio al Q1 2023 è dovuto al lander lunare anche se le consegne dei motori da parte di Blue Origin sono state sicuramente una delle cause (se non quella principale).
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