Thales Alenia Space e MIPRONS svilupperanno il ''propulsore ad acqua'' per satelliti

Thales Alenia Space e MIPRONS hanno siglato un accordo per lo sviluppo e il test di un nuovo propulsore dedicato a satelliti di piccole e medie dimensioni che funzionerà utilizzando come propellente l'acqua.
di Mattia Speroni pubblicata il 27 Luglio 2022, alle 14:58 nel canale Scienza e tecnologiaThales
Con la sempre maggiore rilevanza del mercato spaziale, l'innovazione sarà sempre più importante via via che passerà il tempo e essere "tra i primi" sarà un vantaggio fondamentale per cercare di ritagliarsi il proprio spazio con una competizione sempre più serrata. Per questo la notizia che Thales Alenia Space e MIPRONS hanno siglato partnership per lo sviluppo di un propulsore dedicato ai satelliti è una nota positiva per l'Italia.
La particolarità di questo nuovo progetto è che il propellente che verrà impiegato sarà l'acqua. Si tratta di una scelta legata a una maggiore sostenibilità delle operazioni spaziali che, oltre ad avere un ruolo di tipo economico, avranno in futuro anche una rilevanza dal punto di vista dell'impatto ambientale (quando le missioni saranno in numero maggiore rispetto a ora).
Thales Alenia Space e MIPRONS e il ''propulsore ad acqua''
In particolare la tecnologia (già brevettata in Italia) per questo genere di propulsori è stata sviluppata da MIPRONS e sfrutta l'acqua come elemento iniziale per generare i componenti necessari effettivamente per la propulsione dei satelliti. Con l'elettrolisi infatti si può scindere la molecola d'acqua in idrogeno e ossigeno che poi bruciano in camera di combustione.
Questo propulsore sviluppato da Thales Alenia Space e MIPRONS sarà inoltre compatto e scalabile così da poter essere impiegato sia in nanosatelliti sia in satelliti di medie dimensioni. La flessibilità di impiego permetterà di aprire così nuovi mercati e raccogliere un maggior numero di clienti (aumentando la sostenibilità dell'investimento).
Le varie dimensioni delle camere di combustione del propulsore
Per la realizzazione del propulsore è stata impiegata anche la stampa 3D mentre gli esemplari di produzione saranno utilizzati dai satelliti realizzati da Thales Alenia Space (che penserà allo sviluppo e porterà a termine i test ambientali sul modello ingegneristico) per le operazioni di modifica dell'orbita e prevenire le collisioni. Il tutto anche per via dell'alta efficienza e capacità di spinta.
Secondo l'azienda, ALEXIUS è pensata per i nanosatelliti con una spinta che può arrivare a 20N e con impulso specifico di 350". ALBIREO invece è il modello più evoluto e avrà maggiori possibilità di eseguire manovre orbitali riducendo al contempo peso e complessità.
Massimo Claudio Comparini (Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia) ha dichiarato "la nostra azienda è orgogliosa di aver attivato la collaborazione tecnica per lo sviluppo di nuovi paradigmi di missioni spaziali con MIPRONS, una realtà che si sta facendo conoscere a livello nazionale ed internazionale. Questo accordo conferma la strategia di Thales Alenia Space di essere protagonista delle nuove iniziative di -new space- confermando la sua posizione centrale nella filiera spaziale in sinergia con le nuove start-up che stanno emergendo. Agendo come catalizzatore verso le realtà dell’ecosistema spaziale, Thales Alenia Space è sempre pronta ad accettare le sfide di un futuro che punta sempre più allo Spazio come settore strategico".
Idee regalo,
perché perdere tempo e rischiare di sbagliare?
REGALA
UN BUONO AMAZON!
Iscriviti subito al nostro canale Instagram! Perché? Foto, video, backstage e contenuti esclusivi! |
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoThales Alenia Space e MIPRONS hanno siglato un accordo per lo sviluppo e il test di un nuovo propulsore dedicato a satelliti di piccole e medie dimensioni che funzionerà utilizzando come propellente l'acqua.
Utilizzeranno sicuramente delle pistole ad acqua
ridicoli
ridicoli
ridicoli
guarda che il 90% del propellente si brucia prima dei 100km di quota e il prodotto della reazione tra ossigeno e idrogeno è proprio acqua, sotto i 100Km quest'acqua tornerà sulla terrà, mentre quel 10% espulso dopo i 100km finirà nello spazio.
Ma come credi che venga prodotto l'idrogeno e l'ossigeno per far partire i razzi? sempre dall'acqua.
In ogni caso parliamo di qualche tonnellata a viaggio, cioè il consumo per irrigare un campo di grano di qualche acro.
Come e dove avviene l'elettrolisi?
Da dove rende l'energia?
questo il punto più importante.
L'acqua è solo un vettore
Ma come credi che venga prodotto l'idrogeno e l'ossigeno per far partire i razzi? sempre dall'acqua.
In ogni caso parliamo di qualche tonnellata a viaggio, cioè il consumo per irrigare un campo di grano di qualche acro.
Quindi sono risorse perdute PER SEMPRE
Che senso ha portare acqua in orbita per poi scinderla direttamente sul posto?
Non è meglio usare direttamente i gas compressi in origine si risparmia energia
Poi usarli per le manovre orbitali, mi sembra tutto un sistema molto inefficiente.
Preferisco i motori ionici o a effetto Hall
Certo che ce ne vuole per dire certe vaccate, non sai nemmeno a cosa servono non sai nemmeno di che si parla, e non ti degni nemmeno di informarti un pochino.
Cmq si sono perse per sempre, e allora? Lo sai quante cose vengono perse per sempre una volta lanciate nello spazio? Guarda tutti i satelliti che sono in orbita tutto quel metallo/gas che non ritornerà mai...o che paura....
Che senso ha portare acqua in orbita per poi scinderla direttamente sul posto?
Non è meglio usare direttamente i gas compressi in origine si risparmia energia
La densità dell'acqua è di molto superiore degli elementi equivalenti in forma gassosa (per non parlare del peso dei serbatoi). Inoltre è più stabile.
Al limite la questione si porrebbe tra acqua e ossigeno/idrogeno liquidi.
La notizia è striminzita, ma da quello che immagino il vantaggio potrebbe essere che l'acqua è più facile da conservare rispetto alla forma liquida dell'idrogeno e dell'ossigeno (che richiedono basse temperature e/o alte pressioni).
Le temperature potrebbero essere un problema fase di lancio. Nello spazio non so, dipende da quanto "scalda" il sole rispetto al freddo cosmico.
Ovviamente non ci si lancia un vettore dalla terra, ma può essere utile per micro-spostamenti dei satelliti. Quando ne hai bisogno, scongeli l'acqua, separi l'idrogeno dall'ossigeno e poi "bruci". Costa energia ovvio, ma forse ci sono contesti in cui è preferibile questo allo stoccare l'idrogeno liquido/ossigeno, per via dei vincoli di spazio/peso.
Difatti si parla di microsatelliti.
Difatti si parla di microsatelliti.
si, la chiave di lettura probabilmente è quella corretta
in orbita hai meno problemi a trovare elettricità che combustibile e comburente
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".