SpaceX Starship: Super Heavy Booster 13 ha eseguito uno static fire

Nelle scorse ore SpaceX ha eseguito lo static fire di Super Heavy Booster 13. Questo primo stadio, insieme al secondo stadio Ship 31, sarà impiegato per il sesto test di lancio del razzo spaziale Starship previsto entro la fine del 2024.
di Mattia Speroni pubblicata il 25 Ottobre 2024, alle 20:11 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
Nella mattinata di oggi (ora italiana) SpaceX ha eseguito correttamente uno static fire per Super Heavy Booster 13 che, insieme a Ship 31, sarà la nuova coppia di stadi che sarà impiegata per il sesto volo di Starship, IFT-6 (Integrated Flight Test). Non è ancora stata resa pubblica una possibile data su quando ci sarà il nuovo test del grande razzo spaziale completamente riutilizzabile della società statunitense, ma grazie al risultato ottenuto con IFT-5 nella prima metà di ottobre, sarà possibile vedere decollare il vettore entro la fine del 2024. A supportare questa ipotesi Elon Musk ha scritto su X che IFT-6 sarà eseguito "presto".
Timelapse of the Starship B13 testing on Pad A, ahead of flight 6, including the initial tanking test, detanking, the sunset static fire test (with audio), before a final detanking. @NASASpaceflight
— Elisar Priel (@ENNEPS) October 25, 2024
Testing stream: https://t.co/12CIqpZgCM
Starbase Live: https://t.co/1bbXAEmS9g pic.twitter.com/cC99I0aeof
Super Heavy Booster 13 e Ship 31 sono entrambi stadi di prima generazione e saranno gli ultimi per questa serie. Successivamente SpaceX dovrebbe passare alla seconda generazione (Ship 33 e Ship 34 sono in fase di assemblaggio) che prevederà diverse modifiche al design e il debutto dei nuovi propulsori Raptor 3. Questi saranno più semplici, più resistenti e più facili da riutilizzare in futuro.
HOS Ridgewind has recovered the Hot Staging Ring that was jettisoned during Flight 5.https://t.co/e3xbqPnwZ5 pic.twitter.com/OqT8nigIKG
— Chris Bergin - NSF (@NASASpaceflight) October 22, 2024
Attualmente Super Heavy utilizza 33 motori Raptor 2 ma, grazie a IFT-5, è stato possibile eseguire delle analisi sul primo stadio rientrato correttamente dalla missione per la prima volta. Queste informazioni saranno utili per l'evoluzione di Starship in futuro. Ship potrebbe poi avere 9 propulsori anziché gli attuali 6, ma questa modifica potrebbe arrivare solamente più avanti nel tempo (pur essendo stata annunciata diversi mesi fa).
Negli scorsi giorni una nave per ricerche subacquee affittata da SpaceX ha recuperato l'interstadio dell'hot stage di Super Heavy (hot stage ring) dal mare rispettando quanto scritto nei documenti consegnati all'FAA. Questo permetterà di ridurre l'impatto ambientale dei lanci e avere un'idea più precisa di quanto questo genere di operazioni possa arrecare danno alla fauna marina della zona.
B13 Static Fire! Yeehawww!
— LabPadre Space (@LabPadre) October 25, 2024
5 views. Which one is the best? pic.twitter.com/64x43DuZCi
Nei prossimi giorni potremo vedere l'assemblaggio completo di Starship per l'IFT-6. Il Pad A e Mechazilla sembrerebbero in buone condizioni e con il Pad B che ha subito ulteriori modifiche la possibilità di realizzare lanci in rapida sequenza nei prossimi anni sembra sempre più probabile. Ship 31 aveva già superato uno static fire in passato e ora dovrebbe avvenire il Wet Dress Rehearsal simulando la sequenza di lancio fino a poco prima dell'accensione dei propulsori. Se non ci saranno modifiche al piano di volo, SpaceX non avrà bisogno di una nuova licenza modifica per IFT-6, velocizzando le operazioni.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa quanto sono ridicole le autorità USA
Ma da quando è mai importato qualcosa a qualcuno dei detriti spaziali caduti in mare? Tutte le agenzie spaziali fanno affondare il loro hardware in mare da sempre. Guarda caso quelli di SpaceX preoccupano.Il fatto che prima non ci si pensasse non è una scusa per continuare a fregarsene.
Una volta i lanci erano 1 ogni X mesi, SpaceX ne fa quasi 2/settimana con Starship che dovrebbe permettere di incrementare ulteriormente la frequenza. Meglio pensare a come recuperare quello che può essere recuperato che lasciarlo in mare e produrne di nuovo. Beneficia l'ambiente e forse anche l'azienda per riduzione costi
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".