SpaceX Starship: mostrati nuovi video del rientro di Ship 38 durante Flight 11

SpaceX Starship: mostrati nuovi video del rientro di Ship 38 durante Flight 11

SpaceX ha rilasciato due nuovi video del rientro di Ship 38 durante l'ultimo lancio del grande razzo spaziale riutilizzabile Starship. Nei filmati è possibile notare i danni allo scudo termico di Ship 38 durante Flight 11.

di pubblicata il , alle 14:33 nel canale Scienza e tecnologia
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Da poche decine di ore si è concluso l'undicesimo lancio di prova del grande razzo spaziale riutilizzabile Starship di SpaceX (ancora in fase prototipale). Flight 11 è da considerarsi sostanzialmente un successo che ha raggiunto tutti gli obiettivi. Siamo ancora lontani dall'operatività anche se la società statunitense sta per introdurre la terza generazione del vettore pesante che porterà diverse novità iniziando i lanci orbitali e la consegna di carichi utili in orbita.

Con l'aggiornamento alla terza generazione di Ship e Super Heavy ci dovrebbero essere novità come l'utilizzo dei propulsori Raptor 3 che saranno più leggeri, più potenti, con meno componenti e più semplici da riparare e revisionare, così da aumentare la cadenza di lancio. Ci sarà ovviamente un aggiornamento dell'avionica che permetterà anche le operazioni di trasferimento del propellente in orbita.

Il primo stadio avrà l'hot stage ring integrato, così da aumentare la cadenza e facendo diventare Starship una soluzione effettivamente completamente riutilizzabile. Le alette aerodinamiche passeranno da quattro a tre e saranno più grandi con nuove soluzioni di design per permettere il posizionamento sull'orbital launch mount (OLM) e la cattura da parte di Mechazilla. Anche qui troveremo poi nuovi propulsori Raptor.

SpaceX mostra nuovi video del rietro di Starship

Sempre nelle scorse ore SpaceX ha mostrato nuovi video che evidenziano le condizioni del secondo stadio Ship 38 (seconda generazione) durante Flight 11. Si possono vedere sia riprese effettuate da droni guidati dal team di recupero che dalle piccole boe automatiche. In particolare dai filmati sono più chiare le condizioni dello scudo termico del vettore, uno dei punti critici del progetto.

Nella nuova fabbrica di produzione delle piastrelle isolanti è possibile produrre una singola unità in 40 ore con 1000 piastrelle prodotte al giorno e, quando la produzione sarà a regime, si arriverà anche a 7000 piastrelle al giorno in grado di ricoprire dieci Ship al mese.

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Nei video che mostrano la fase finale del rientro (per ammarare nell'Oceano Indiano, come previsto), Ship 38 ha alcuni danni aggiuntivi allo scudo termico, oltre alle piastrelle rimosse da SpaceX appositamente per test. Il calore generato durante il rientro atmosferico avrebbe generato anche una rottura della struttura esterna in acciaio e un potenziale danneggiamento del serbatoio dell'ossigeno liquido. Si può anche notare la presenza di fiamme nella zona superiore.

Danni estesi allo scudo termico di Starship sono presenti anche nella zona dei flap posteriori (questi ultimi sono però integri) e in altre parti più centrali. In generale la società dovrà ulteriormente migliorare la capacità dello scudo termico di resistere al rientro, soprattutto in vista di una cadenza di lancio elevatissima che è stata promessa da Elon Musk negli scorsi anni. Infatti lo scopo sarebbe quello di non dover revisionare in alcun modo lo scudo termico, a differenza di quanto avveniva con l'orbiter dello Space Shuttle, ma si tratta anche di un componente molto delicato e che non può essere sottovalutato se si vuole riuscire a completare una missione (con recupero).

Come scritto in apertura, queste unità sono solo prototipi e i margini di miglioramento sono possibili e attesi. Le tempistiche per le prime missioni commerciali di Starship sono forse troppo aggressive, ma Elon Musk ci ha abituato a questo genere di affermazioni. Il 2026 si prospetta come un anno fondamentale per il programma e le unità di terza generazione sono già in fase di produzione.

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