SpaceX Starlink: scambio di messaggi attraverso la tecnologia Direct to Cell

SpaceX Starlink: scambio di messaggi attraverso la tecnologia Direct to Cell

SpaceX ha annunciato che grazie ai primi sei satelliti Starlink di questo tipo, è stato possibile scambiare dei messaggi di testo attraverso la tecnologia Direct to Cell che non prevede modifiche agli smartphone e altri dispositivi esistenti.

di pubblicata il , alle 15:47 nel canale Scienza e tecnologia
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La megacostellazione Starlink è una delle più grandi attualmente in orbita ed è anche una delle risorse più importanti di SpaceX. La società ha puntato da tempo sui satelliti per la connettività Internet globale per le sue attività oltre che per avere fondi per realizzare nuovi vettori e progetti (come Starship). Le sue prestazioni sono variabili in base alle condizioni meteorologiche e alla disponibilità dei satelliti nella zona di connessione e, in generale, non sono l'"alternativa assoluta" alla classica connettività via cavo in città.

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Tra le altre novità annunciate negli scorsi mesi c'è la funzionalità Direct to Cell che si propone di avere satelliti Starlink che possano connettersi direttamente a cellulari e altri dispositivi come se si trattasse di una qualsiasi torre cellulare 4G LTE. Per rendere più semplice e meno costosa questa opzione SpaceX ha pensato a una soluzione che non prevedesse aggiornamenti hardware sui dispositivi, aggiornamenti firmware o altro. La compatibilità dovrebbe essere con qualsiasi dispositivo in grado di connettersi a reti 4G LTE.

SpaceX Starlink: primi messaggi con Direct to Cell

Non tutti i satelliti Starlink sono in grado di far funzionare la tecnologia Direct to Cell. I primi sei satelliti sono stati lanciati negli scorsi giorni e via via ne verranno lanciati altri per ampliare il supporto. Del resto attualmente si tratta di una funzionalità in fase di test e non ancora disponibile pubblicamente.

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Nel comunicato stampa di SpaceX si legge che "lunedì 8 gennaio, il team Starlink ha inviato e ricevuto con successo i nostri primi messaggi di testo utilizzando lo spettro della rete T-Mobile attraverso uno dei nostri nuovi satelliti Direct to Cell lanciati sei giorni prima". Come spiegato dalla società, tra le sfide da affrontare c'è la differenza tra le torri cellulari terrestri e i satelliti, con le prime che sono fisse mentre i secondi si muovono molto velocemente. Questo significa avere la possibilità di scambiare dati tra i vari satelliti così da fornire una connettività continua.

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Inoltre smartphone e cellulari tradizionali non sono pensati per connettersi ad antenne distanti centinaia di chilometri e hanno a disposizione una bassa potenza. Per questo è stato necessario per SpaceX personalizzare i propri satelliti Starlink con funzionalità Direct to Cell con nuovi chip, nuove antenne e nuovi software. Nel 2024 dovrebbe essere possibile scambiarsi messaggi di test (SMS/MMS) mentre la connettività per servizi IoT, voce e dati sarà disponibile nel 2025.

Attualmente sono stati lanciati 5671 satelliti Starlink, dei quali 5288 sono ancora in orbita e 5252 sono effettivamente funzionanti. La generazione più avanzata è quella V2 mini che rappresentano un passo in avanti rispetto alla prima generazione ma abbastanza compatti da poter essere inseriti in fairing di un Falcon 9. In futuro ci sarà la versione di terza generazione che sarà più potente, versatile e potrà essere lanciata con Starship.

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