SpaceX rinuncia, per il momento, a trasformare piattaforme petrolifere per lanciare razzi spaziali

SpaceX ha rinunciato, almeno per il momento, a trasformare due piattaforme petrolifere in piattaforme marine per lanciare e recuperare razzi spaziali, in particolare Starship. Questo progetto verrà portato avanti in futuro.
di Mattia Speroni pubblicata il 14 Febbraio 2023, alle 20:52 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
Come abbiamo scritto qualche giorno fa, SpaceX ha realizzato uno static fire di Super Heavy (il primo stadio di Starship) che avrebbe dovuto prevedere fino a 33 motori accesi per alcuni secondi così da raccogliere dati su come si comportano sia le strutture del razzo spaziale sia quelle di terra. Come spiegato successivamente, pur avendo preventivato l'utilizzo di tutti i motori Raptor 2 (atmosferici) in realtà ne sono stati impiegati "solamente" 31.
Questo è stato dovuto a uno spegnimento di un motore e a un altro che è stato spento dal team di terra. Nonostante tutto è stato il razzo con il maggior numero di motori accesi contemporaneamente superando anche il famoso (ma che non ha mai raggiunto l'orbita) razzo sovietico N1 che ne aveva 30. Il test di Super Heavy (Booster 7) è stato considerato comunque un successo in quanto è durato quanto previsto e, ipoteticamente, con 31 motori potrebbe raggiungere l'orbita. Ora arrivano ulteriori novità sul programma Starship.
SpaceX dismette le piattaforme petrolifere in fase di modifica
Come riportato dopo lo static fire sia da SpaceX stessa che da Elon Musk, durante il test è stato impiegato meno del 50% (3600 tonnellate) della spinta massima esprimibile dai 33 motori Raptor 2 alla base di Super Heavy. Con la prova di lancio orbitale nel corso del prossimo mese verrà impiegata invece il 90% della potenza effettiva. Lo stesso Musk ha anche aggiunto che il test effettuato nei giorni scorsi ha prodotto un impatto acustico inferiore alle aspettative.
Ricordiamo che il programma Starship avrà diverse utilità. Da un lato sarà fondamentale per la redditività di SpaceX stessa grazie ai lanci privati, commerciali o governativi. Dall'altro sarà la base del lander lunare della missione Artemis III che riporterà l'essere umano sulla Luna forse già nel 2025 (anche se ci potrebbero essere dei ritardi).
Un altro aspetto che era stato annunciato era la costruzione di due strutture per il lancio di Starship dal mare grazie a piattaforme petrolifere modificate. Nel 2021 era stato dichiarato che Deimos e Phobos (nomi delle lune di Marte) avrebbero potuto essere pronte già nel 2022, cosa poi non avvenuta. Ora invece SpaceX ha confermato attraverso Gwynne Shotwell (Presidente e COO) che l'utilizzo di questo genere di piattaforme è stato rinviato e ora quelle in fase di modifica sono state vendute.
La Shotwell ha dichiarato "le abbiamo comprate. Le abbiamo vendute. Non erano le piattaforme giuste. [...] Abbiamo davvero bisogno di far volare questo veicolo [ndr. Starship] per capirlo, per conoscere questa macchina, e poi capiremo come lanciarla".
In generale quindi la società ora si concentrerà sui lanci orbitali di prova (sia con carico utile fittizio che con la nuova generazione di Starlink) per capire come lanciare e recuperare questo vettore pesante in uno dei più complessi progetti mai pensati per il settore. Una volta che da Starbase (Texas) e dal Kennedy Space Center (Florida) verranno lanciati e recuperati i vettori in maniera affidabile ci sarà la possibilità di evolvere verso ulteriori concetti (che hanno bisogno di fondi per essere sostenuti).
Interessante notare che Blue Origin, società di Bezos e concorrente di SpaceX, aveva pensato (dopo) e rinunciato (prima) a trasformare una nave in una piattaforma marina per il lancio e il recupero di razzi spaziali. La Cina invece utilizza una piattaforma marina per il lancio di vettori ma sono decisamente più piccoli e meno complessi sia di Starship che di New Glenn.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon dovrebbe essere la stessa?
In cosa è diversa da quella di lancio?
Oltre questo per l'atterraggio non v'è bisogno di costruire tutta la piattaforma inferiore per il lancio, etc...
Ad ogni modo i componenti costruiti in Florida sono privi di predisposizioni per le tubazioni, e mettendo insieme i pezzi dovrebbe venir fuori una torre più corta di quelle esistenti in florida ed in texas, per questo è quasi certamente una torre di atterraggio... finalmente direi.. così possono piazzarla lontana da tutto il resto, e se i primi atterraggi vanno male eventualmente va in frantumi solamente la torre e null'altro.
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