SpaceX: i video e le foto dello spettacolare ammaraggio del razzo spaziale Starship

Come sappiamo, circa due giorni fa SpaceX ha completato il decimo tentativo di volo del razzo spaziale Starship che ha portato un netto miglioramento rispetto ai precedenti lanci riuscendo a completare gli obiettivi prefissati come il rilascio di otto mockup di Starlink V3 e la riaccensione di un propulsore Raptor 2 nello Spazio. Sicuramente un test più che positivo, anche se siamo ancora lontani dall'operatività di questo vettore (che si prepara a rivoluzionare l'accesso allo Spazio).

Un esempio delle boe robotizzate automatiche durante un precedente lancio

Certo, non tutto è andato come previsto. Per esempio intorno dopo 46'59" dal decollo Ship 37 ha visto un'esplosione nella zona inferiore che ha coinvolto uno dei flap posteriori e parte della struttura. Nonostante questo inconveniente (per il quale non c'è ancora una spiegazione ufficiale), Ship 37 è riuscita ad ammarare nell'Oceano Indiano eseguendo la manovra belly flop. Questa particolare fase di atterraggio è pensata per permettere un recupero attraverso Mechazilla (che avverrà nella prima parte del prossimo anno, anche a causa dell'imprecisione di atterraggio che nel caso di Flight 10 è stata di 3 metri, tanto per una cattura) ma anche la possibilità di atterrare in luoghi dove non è presente alcuna struttura di terra, come Marte.

SpaceX ha condiviso video e immagini dell'ammaraggio di Starship

Mentre Elon Musk sta già guardando alle prossime versioni, con la terza generazione che potrebbe debuttare entro la fine dell'anno e la quarta nel 2027, manca ancora un esemplare di Starship di seconda generazione (che potrebbe volare entro un mese). SpaceX ha condiviso video e immagini dell'ammaraggio nell'Oceano Indiano di Ship 37, molto più dettagliate di quelle viste durante lo streaming ufficiale.

Conseguenze dell'esplosione, dei danni alla zona inferiore e al flap durante Flight 10

Ricordiamo che Ship 37 è stata ripresa da boe robotiche automatizzate chiamate MarkSetBot (e da un drone che si trovava su di esse) connesse tramite Starlink. Si tratta di soluzioni impiegate durante le regate che permettono di mantenere la posizione impostata attraverso il segnale GPS.

Nel video e nelle immagini dell'ammaraggio del secondo stadio di Starship si può vedere una colorazione arancione/rossastra che ricopre buona parte del corpo di Ship 37 e una colorazione bianca nella zona superiore. Come spiegato da Elon Musk "il colore arancione è ruggine derivante dalla rapida ossidazione delle piastrelle metalliche di prova" scrivendo in un altro post su X che "vale la pena notare che le piastrelle dello scudo termico sono rimaste quasi completamente attaccate, quindi gli ultimi aggiornamenti sembrano ottimi! Il colore rosso [ndr. arancione] è dovuto ad alcune piastrelle metalliche di prova che si sono ossidate, mentre il bianco è dovuto all'isolamento delle aree in cui abbiamo deliberatamente rimosso le piastrelle".

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Come sappiamo dai piani di volo precedenti (approvati da agenzie esterne) Ship 37 non verrà recuperata ma è stata fatta esplodere di proposito. Un oggetto galleggiante così grande costituirebbe un rischio per le imbarcazioni se non affondasse subito inoltre alcune tecnologie proprietarie di SpaceX sono coperte dalle norme ITAR (essendo reputate importanti per la sicurezza nazionale). Recuperare poi un relitto in una zona di oceano dove la profondità arriva a centinaia di metri o più è molto rischioso per chi si potrebbe avventurare nell'impresa mentre recuperarlo senza farlo esplodere potrebbe rappresentare un rischio per il propellente residuo a bordo che potrebbe innescare esplosioni.

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L'impatto ambientale, per quanto non sia nullo, è comunque relativamente limitato. Bisogna considerare infatti la cadenza di lancio di Starship (ancora bassa) e che in futuro le Ship verranno recuperate attraverso Mechazilla. Invece il primo stadio Super Heavy, ammarato nel Golfo del Messico, sarà recuperato (quantomeno le sezioni più grandi) come già avvenuto in passato così come l'hot stage ring. Questo genere di lanci e attività deve sottostare a rigide regolamentazioni e molte altre attività svolte dall'umanità (anche meno utili) hanno un impatto ben maggiore di tutti i lanci spaziali, non solo di quelli di Starship.