SpaceX ha lanciato il satellite ISI EROS C-3, si conclude con 61 lanci orbitali il 2022
Con il lancio del satellite israeliano per l'imaging ISI EROS C-3 si conclude il 2022 di SpaceX. La società statunitense ha così compiuto 61 lanci orbitali per quest'anno, un nuovo record e un'ottima cadenza di lancio per la famiglia Falcon.
di Mattia Speroni pubblicata il 30 Dicembre 2022, alle 17:16 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
Con il lancio del satellite israeliano ISI EROS C-3 si è concluso il 2022 di lanci per SpaceX. Si tratta del 61° lancio orbitale per la società di Elon Musk che sta sfruttando a pieno l'elevata cadenza di lancio della famiglia di razzi spaziali Falcon. Solamente due giorni fa era stato lanciato un altro Falcon 9 con a bordo 54 satelliti di Starlink di nuova generazione (anche se nel formato supportato da questo genere di vettori). Per capire quanto la società abbia investito su questo punto basti pensare che nel 2021 i lanci erano stati 31.
In questo modo la cadenza complessiva per il 2022 da parte della società statunitense è pari un lancio ogni 5,98 giorni (34 sono stati lanci di satelliti Starlink). Decisamente un record per un vettore medio se si pensa al Falcon 9 (vettore pesante per il Falcon Heavy) e soprattutto in termini di carico utile portato in orbita. La scelta di utilizzare un primo stadio in grado di atterrare dopo una missione su una chiatta galleggiante (droneship) oppure su una piazzola sulla terraferma è stata decisamente una scelta azzeccata. Il prossimo passo verrà compiuto con Starship che, oltre a essere più grande dovrebbe avere una cadenza ancora maggiore e sarà riutilizzabile sia il primo che il secondo stadio riducendo i costi operativi.
SpaceX lancia il satellite israeliano ISI EROS C-3
Secondo quanto riportato il decollo del Falcon 9 è avvenuto alle 8:38 di oggi (ora italiana) dallo Space Launch Complex 4E della Vandenberg Space Force Base in California. Il primo stadio di questo razzo spaziale aveva già volato in precedenza per le missioni Crew-1, Crew-2, SXM-8, CRS-23, IXPE, Transporter-4, Transporter-5, Globalstar FM15 e due missioni Starlink. Quello di ISI EROS C-3 è stato quindi l'11° lancio con questo vettore. Il primo stadio è atterrato sulla terraferma dopo circa 8 minuti dal decollo.
Il satellite israeliano per l'imaging satellitare, con massa di circa 400 kg e dal costo di quasi 190 milioni di dollari, è stato rilasciato dopo circa 15 minuti dal decollo a una quota di circa 500 km con un'orbita a retrograda. La risoluzione alla quale è in grado di catturare immagini è pari a 30 cm/pixel in scala di grigi e 60 cm/pixel in modalità multispettrale. Nel 2026 sarà lanciato anche il quarto satellite di questa costellazione, chiamato ISI (acronimo di ImageSat International) EROS C-4.
Interessante notare che in questo 2022 tutte le missioni lanciate da SpaceX in orbita sono state un successo senza perdite di carichi utili oppure di vettori. Un risultato che, unito ai numerosi lanci, fanno della società uno dei punti di forza del programma spaziale statunitense e più in generale del mercato spaziale. La nuova sfida di lanciare il vettore pesante Starship per il suo primo test orbitale durante il 2023 sarà forse l'evento più importante in questo ambito per il prossimo anno (nonostante i ritardi nello sviluppo).
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23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoComunque il mio preferito è 1058 che ha fatto 15 lanci, e forse è arrivato alla fine.
Credo in tutta onestà che l'osservazione dell'universo dal suolo terrestre appartenga ormai al passato ed oggi è puro sentimentalismo.
Al contrario l'osservazione da terra ha ancora un ruolo cruciale sia nel presente che nel prossimo futuro dato che sono sempre in costruzioni nuovi telescopi sempre più potenti e performanti, uno dei motivi per cui c'è poco interesse nel riparare Hubble è che in molti campi è già stato surclassato dai telescopi a terra.
edit pensa solo alle recenti foto dei due buchi neri, che non sono state fatte ne da hubble ne da JWT ma con il VLT ovvero raccogliendo ed elaborando assieme i dati di tantissimi radiotelescopi posizionati qui sulla terra.
solo 2 mila ora, ma ne sono già stati approvati più di 7000 ma spacex l'aveva chiesta per 30 mila...
Purtroppo il problema c’è ed ormai è diventato macroscopico.
edit pensa solo alle recenti foto dei due buchi neri, che non sono state fatte ne da hubble ne da JWT ma con il VLT ovvero raccogliendo ed elaborando assieme i dati di tantissimi radiotelescopi posizionati qui sulla terra.
essendo RADIOtelescopi non sono minimamente influenzati dalla presenza di un puntino nel cielo vicino alla terra nella dalla banda del visibile
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