SpaceX farà deorbitare circa 100 satelliti Starlink di vecchia generazione

SpaceX ha annunciato ufficialmente che farà deorbitare circa 100 satelliti Starlink di vecchia generazione (prima generazione) a causa di un problema ingegneristico che potrebbe comprometterne l'affidabilità sul lungo periodo.
di Mattia Speroni pubblicata il 13 Febbraio 2024, alle 15:31 nel canale Scienza e tecnologiaStarlinkSpaceX
SpaceX si sta preparando al terzo tentativo di lancio del grande razzo spaziale completamente riutilizzabile Starship, nel frattempo però la società statunitense è impegnata su diversi fronti, compreso il lancio dei razzi Falcon e il dispiegamento dei satelliti Starlink per il mantenimento della megacostellazione per la connettività Internet.
Attualmente sono stati lanciati 5828 satelliti sia di prima che di seconda generazione. In orbita sono presenti 5438 unità delle quali 5402 sono effettivamente funzionanti. Secondo le statistiche aggiornate 390 sono i satelliti Starlink che sono rientrati nell'atmosfera bruciando completamente e distruggendosi senza creare problemi al suolo. SpaceX avrebbe però intenzione di ridurre ulteriormente la sua flotta a causa di un problema in una "vecchia versione" dei satelliti che potrebbe comportarne il malfunzionamento.
Stando ai dati forniti da SpaceX, nella storia di questa megacostellazione sarebbe stato avviato il deorbiting di 406 satelliti Starlink. 17 satelliti sarebbero non più manovrabili e quindi sfrutteranno il rientro passivo legato alla resistenza atmosferica che impiega più tempo di un rientro attraverso la propulsione dei motori (ma non ci saranno rischi per le persone a terra). Il 95% dei satelliti della costellazione sono rientrati in maniera attiva.
SpaceX Starlink: circa 100 satelliti saranno fatti deorbitare
In un comunicato stampa pubblico SpaceX ha annunciato che i 100 satelliti Starlink coinvolti nella campagna di deorbiting non sono completamente fuori controllo. La società ha confermato che le unità sono manovrabili e gli utenti li stanno ancora utilizzando. Gli ingegneri avrebbero però identificato un problema comune che coinvolgerebbe questi satelliti che potrebbe aumentare il tasso di malfunzionamenti in futuro.
Per evitare problematiche legate ai satelliti non funzionanti, alla creazione di detriti o a potenziali scontri accidentali con altri satelliti o stazioni spaziali, è stato deciso che nelle prossime settimane (e nei prossimi mesi) i satelliti Starlink coinvolti saranno fatti rientrare in maniera programmata.
Complessivamente le operazioni avranno una durata di 6 mesi per essere completate. Fortunatamente i motori funzionano ancora correttamente e quindi non ci sarà bisogno di aspettare un rientro passivo (più lungo e meno sicuro). Per evitare problematiche con altre missioni SpaceX fornirà tutti i dati utili per il tracciamento dei satelliti in questa fase così da sapere sempre dove sono.
SpaceX ha anche aggiunto che l'esperienza utente di chi utilizza Starlink non sarà intaccata da questa serie di rientri. La società ha abbandonato la costruzione di satelliti di prima generazione ormai da tempo e sta lanciando solamente una satelliti di seconda generazione adatte a essere inseriti all'interno dei fairing dei Falcon 9 (vengono lanciati un massimo di 23 satelliti per ogni lancio). In futuro, con l'arrivo di Starship, arriverà anche la terza generazione che sarà ancora più grande della seconda generazione e permetterà funzionalità sempre maggiori oltre a una copertura superiore.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNe dubito. Il costo del viaggio di recupero é di varie grandezze superiore al valore del materiale recuperabile.
E poi... quel materiale sotto forma di polveri finirà nel mare e tra un miliardo di anni potremo recuperale lo troveremo nelle rocce di una miniera.
Sarebbe possibile solo se avremo delle industrie orbitali
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