Scoperto esopianeta di dimensioni inferiori alla Terra che orbita intorno a Proxima Centauri

Si torna a parlare di esopianeti e in particolare di quelli scoperti dal Very Large Telescope (VLT) gestito dall'European Southern Observatory conosciuto più semplicemente ESO. Questa volta gli scienziati hanno puntato il loro obiettivo verso il sistema di Proxima Centauri che è molto interessante in quanto si tratta della stella più vicina al nostro Sistema Solare (poco più di quattro anni luce).

Illustrazione artistica dell'esopianeta Proxima d

In passato sono stati scoperti due esopianeti (Proxima b e Proxima c) che orbitano intorno a questa stella e ora, grazie alle nuove osservazioni, ne è stato trovato un altro. Un piccolo passo avanti per la comprensione dei sistemi planetari diversi dal nostro e di ancora maggiore interesse in quanto si trova relativamente vicino al Sistema Solare.

Scoperto un nuovo esopianeta intorno a Proxima Centauri: Proxima d

Come scritto sopra, intorno alla stella di dimensioni relativamente modeste (si tratta di una nana rossa) orbita un esopianeta di massa terrestre con un periodo orbitale di 11,2 giorni che si trova all'interno della zona abitabile (Proxima b). C'è poi traccia di un altro pianeta (chiamato Proxima c) che potrebbe avere un periodo orbitale della durata di circa 5,21 anni.

Analisi del periodo orbitale del nuovo esopianeta

Grazie al Very Large Telescope e in particolare a uno dei suoi strumenti scientifici, lo spettrografo ESPRESSO, è stato possibile trovare un altro piccolo esopianeta chiamato Proxima d. Si tratta del più piccolo esopianeta scoperto a orbitare intorno a Proxima Centauri. Le tracce della sua presenza erano state trovate in una precedente campagna osservativa, ma ora le prove sono più concrete. I ricercatori hanno quindi pubblicato un nuovo studio in merito.

Secondo i dati rilevati, l'esopianeta Proxima d dovrebbe avere una massa circa il doppio di quella di Marte o 0,26 masse terrestri e ruotare intorno alla stella a una distanza di 0,029 au (poco più di 4,3 milioni di km o meno di un decimo della distanza di Mercurio dal Sole) con un'orbita di tipo circolare della durata di appena 5,12 giorni. Questa orbita si posiziona quindi tra la stella e la zona abitabile dove invece si trova Proxima b.

Analisi velocità radiale (RV) dai dati di ESPRESSO: Proxima b (sinistra) e Proxima d (destra)

Quest'ultimo fu scoperto alcuni anni fa grazie allo strumento scientifico HARPS di uno dei telescopi dell'ESO. La successiva conferma arrivò proprio grazie a ESPRESSO (con una maggiore risoluzione), che ha aiutato a trovare Proxima d. Come notato dagli scienziati, il nuovo pianeta di Proxima Centauri è anche quello con la massa minore mai scoperto con la tecnica della velocità radiale.

Questa rileva le oscillazioni infinitesimali nel movimento della stella dovute all'attrazione gravitazionale di un pianeta che gli orbita intorno. La risoluzione di questa tecnica riesce a individuare movimenti con velocità di appena 1,44 km/h, come nel caso di Proxima d. In futuro, proprio grazie a questa tecnica, si potranno scoprire altri esopianeti di dimensioni ridotte aprendo nuovi scenari per lo studio dei sistemi stellari diversi da quello solare.

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