Roscosmos potrebbe lanciare una copia del lander Kazachok della missione ExoMars

Una copia del lander Kazachok, realizzato per la missione ExoMars 2022, potrebbe essere lanciata grazie a un razzo Angara-5 nei prossimi anni secondo quanto dichiarato dal direttore generale di Roscosmos Dmitry Rogozin.
di Mattia Speroni pubblicata il 19 Marzo 2022, alle 16:35 nel canale Scienza e tecnologiaRoscosmosESA
Come sappiamo le conseguenze della guerra in Ucraina hanno avuto ripercussioni anche nel mondo dello Spazio. Se a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e nei centri controllo sulla Terra regna ancora la collaborazione, non si può dire lo stesso di altre missioni e programmi commerciali spaziali. In particolare la situazione è critica per il rapporto tra Roscosmos e ESA con la seconda che ha sostanzialmente interrotto tutte le attività con la controparte russa.
Questo ha avuto diverse conseguenze importanti. I ritardi potrebbero venire accumulati da alcune missioni a causa di nuove programmazioni e strategie che l'agenzia spaziale dovrà sviluppare. Grande risalto ha avuto il lancio della missione ExoMars 2022. Ora quest'ultimo è stato posticipato a data da definire e perderà la finestra di lancio del 2022. Questo significa che dopo il mancato lancio del 2020, ora bisognerà aspettare almeno il 2024 (se non il 2026) per vederla partire.
Roscosmos punta a lanciare il lander Kazachok
Questo cambio di strategia ha avuto una (quasi) immediata risposta da parte di Roscosmos. L'agenzia russa, attraverso le parole del suo direttore generale Dmitry Rogozin, ha fatto sapere che la Russia intenderà comunque atterrare su Marte nei prossimi anni. E lo farà anche grazie a una componente della missione ExoMars.
Secondo quanto riportato, l'agenzia spaziale russa potrebbe costruire un nuovo lander Kazachok e lo lancerà indipendentemente attraverso un razzo Angara-5. Il lander che sarebbe dovuto essere impiegato per la missione congiunta con l'ESA si trova attualmente in Italia. Non è chiaro se rientrerà in mani russe in futuro.
Rogozin ha mostrato la lettera che ha ricevuto da Joseph Aschbacher (direttore generale dell'ESA) scrivendo nel commento "qui dice che gli europei si stanno ritirando dal progetto ExoMars". Il direttore dell'agenzia russa ha poi aggiunto che "il lavoro di migliaia di specialisti è cancellato da un pezzo di carta con la firma di qualche normale burocrate europeo. È un peccato".
Pur non parlando dei tecnicismi necessari, Rogozin ha anche scritto che, pur volendoci alcuni anni, il lander Kazachok sarà costruito nuovamente e sarà lanciato con un razzo Angara dal cosmodromo di Vostochny per condurre una missione di ricerca sul Pianeta Rosso. Il lander del rover Rosalind Franklin è arrivato in Italia nella prima parte del 2019.
Da quel momento si è lavorato all'integrazione con il rover ed entro pochi mesi sarebbe dovuto essere spedito a Bajkonur per l'integrazione con il razzo Proton-M per il lancio. Ora ovviamente questa ultima parte è stata annullata. Il lander Kazachok non era comunque solo una piattaforma di atterraggio. Questo componente aveva infatti anche diversi strumenti propri per raccogliere informazioni su clima, atmosfera, radiazioni ed eventuale presenza di acqua sotterranea. In particolare il lander ha una massa di 827,9 kg con 45 kg di strumentazione (in parte realizzata anche da istituti scientifici europei).
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4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCome fa la Corea del Nord, affamando il popolo e buttando tutti i soldi in armamenti e razzi...
Ma la vedo difficile, al contrario del popolo coreano, quello russo era troppo abituato alle "comodita'" occidentali, non so quanto reggera' il loro sostegno, perche' ricordando un'intervista qualche giorno fa su radio capital (sorry, non riesco a trovare la fonte, prendete i numeri con le pinze che non li ricordo benissimo), il 25% della popolazione e' proputin, un altro 25% e' control ma c'e' un 50% cui non gliene frega una mazza della politica, quindi ammesso che ci sia il lavaggio completo del cervello dei putiniani, c'e' ancora un 75% di popolazione che puo' inca@@arsi e non poco di una economia di guerra...
Fra l'altro, sempre leggendo articoli e sentendo interviste, in molti sono convinti che Putin stia "cercando" apposta l'incidente, tipo far scoppiare una fabbrica chimica, per dire "guardate cosa hanno fatto" e cercare di giustificare l'attacco dal punto di vista propagandistico...
Io sono sempre convinto del fatto che e' stata persa un'occasione quando Putin ha parlato allo stadio e nessuno abbia "fatto" niente, ma vedremo come va...
Ma la vedo difficile, al contrario del popolo coreano, quello russo era troppo abituato alle "comodita'" occidentali, non so quanto reggera' il loro sostegno, perche' ricordando un'intervista qualche giorno fa su radio capital (sorry, non riesco a trovare la fonte, prendete i numeri con le pinze che non li ricordo benissimo), il 25% della popolazione e' proputin, un altro 25% e' control ma c'e' un 50% cui non gliene frega una mazza della politica, quindi ammesso che ci sia il lavaggio completo del cervello dei putiniani, c'e' ancora un 75% di popolazione che puo' inca@@arsi e non poco di una economia di guerra...
Fra l'altro, sempre leggendo articoli e sentendo interviste, in molti sono convinti che Putin stia "cercando" apposta l'incidente, tipo far scoppiare una fabbrica chimica, per dire "guardate cosa hanno fatto" e cercare di giustificare l'attacco dal punto di vista propagandistico...
Io sono sempre convinto del fatto che e' stata persa un'occasione quando Putin ha parlato allo stadio e nessuno abbia "fatto" niente, ma vedremo come va...
gia sono inaffidabili i sondaggi fatti da noi, figuriamoci quelli fatti in uno stato come la Russia dove ora per quel tipo di sondaggi ti arrestano pure...
poi guarda che tolte le grosse citta, il grosso della popolazione è ferma agli anni 80 e si informa solo con la TV di stato e i giornali di stato... il grosso della popolazione è abituata a vivere nella fatiscenza, non gli cabia nulla; forse accuseranno il divieto di Adidas
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