RocketStar FireStar Drive: un propulsore al plasma pulsato con fusione nucleare per veicoli spaziali
La società statunitense RocketStar ha presentato FireStar Drive, un propulsore al plasma pulsato con fusione nucleare dedicato attualmente ai veicoli spaziali di piccole dimensioni (come i Cubesat) e alimentato ad acqua.
di Mattia Speroni pubblicata il 28 Marzo 2024, alle 21:53 nel canale Scienza e tecnologiaRocketStarSpaceX
La startup statunitense RocketStar ha annunciato che il suo propulsore elettrico al plasma pulsato per navicelle spaziali, con prestazioni migliorate grazie alla fusione nucleare, ha completato i primi test e ora si punta alla sperimentazione nello Spazio. Questa soluzione promette di essere superiore ad altre tipologie di propulsori utilizzati dai veicoli spaziali e in particolare quelli a effetto Hall.

Il propulsore FireStar Drive di RocketStar utilizza come propellente l'acqua. Questa viene ionizzata creando protoni ad alta velocità che collidono con atomi di boro (nella parte finale del motore) che a sua volta subisce una fusione nucleare trasformandosi in una forma di carbonio ad alta energia che poi decade velocemente con l'emissione di tre particelle alfa.
Lo studio di questo genere di propulsori a plasma pulsato ha avuto inizio grazie alla spinta dell'aeronautica militare statunitense e poi è stato approfondito in sede accademica per validarne il funzionamento. Chris Craddock (CEO di RocketStar) ha dichiarato "siamo entusiasti dei risultati dei nostri test iniziali su un’idea che il nostro team ha esplorato per qualche tempo. In un tovagliolo a una conferenza in Florida, ho abbozzato questa idea e l'ho descritta a Wes Faler, il fondatore di Miles Space. È stato bravo nello sviluppo sia del propulsore di base che del miglioramento della fusione".

Il prossimo passaggio sarà di RocketStar sarà quello di inviare un FireStar Drive (modello M1.5) nello Spazio a bordo di un veicolo di trasferimento orbitale (OTV) della società italiana D-Orbit grazie alle missioni in rideshare Transporter di SpaceX previste a luglio e ottobre di quest'anno. La versione M1.5 è pensata per Cubesat 3U permettendo modifiche orbitali, effettuare il deorbiting e controllo dell'assetto.
Matteo Lorenzoni (responsabile delle vendite di D-Orbit) ha dichiarato "siamo molto felici di avere l'opportunità di lavorare al fianco di RocketStar e contribuire al progetto dimostrativo di M1.5. Abbiamo semplicemente integrato il propulsore sul vettore ION e non vedo l'ora di assistere alle sue prestazioni in orbita". Sempre quest'anno ci saranno ulteriori test a terra e una nuova dimostrazione nello Spazio a febbraio 2025 a bordo del veicolo spaziale Barry-2 di Rogue Space Systems.










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