Rocket Lab ha lanciato NASA CAPSTONE: la prima missione dell'epoca Artemis

Quando pensiamo alle missioni Artemis pensiamo a razzi come NASA SLS o a SpaceX Starship (che funzionerà da lander) ma c'è molto di più. Un esempio è stato il lancio nelle scorse ore della missione NASA CAPSTONE, il primo lancio dedicato proprio al nuovo corso dell'agenzia statunitense e partner (tra i quali ESA e ASI) per stabilire una presenza quasi continuativa in orbita lunare.

Per lanciare il satellite di dimensioni ridotte è stato impiegato un razzo Rocket Lab Electron che potrebbe non avere la stessa forza evocativa di Starship o SLS ma che ha svolto egregiamente i suoi compiti in passato. Questo conferma ancora una volta l'affidabilità della società neozelandese nel fornire un servizio per le operazioni di lancio (anche se solitamente erano in orbita bassa terrestre).

La missione NASA CAPSTONE apre il nuovo corso di Artemis, verso la Luna

Come scritto sopra, NASA CAPSTONE apre il corso di Artemis pur essendo una missione che in realtà riguarderà i passaggi dopo la quarta missione Artemis (in quanto legata al Lunar Gateway). Ancora adesso non è chiaro quale strategia sceglierà l'agenzia spaziale per proseguire il corso dopo il primo allunaggio di questa serie.

Dietro l'acronimo di questa missione si nasconde il significato Cislunar Autonomous Positioning System Technology Operations and Navigation Experiment e sostanzialmente si tratta di un CubeSat realizzato da Tyvak Nano-Satellite Systems che permetterà di provare l'orbita conosciuta come Near Rectilinear Halo Orbit (NRHO). Si tratta della stessa orbita nella quale sarà inserito il Lunar Gateway e che non è mai stata sperimentata in precedenza.

La missione NASA CAPSTONE è partita alle 11:55 di ieri (ora italiana) dal Rocket Lab Launch Complex 1 che si trova sulla penisola di Mahia in Nuova Zelanda. Secondo quanto riportato, il CubeSat (delle dimensioni di un forno a microonde con massa di 24 kg) impiegherà quattro mesi prima di raggiungere la sua orbita definitiva grazie anche alla spinta aggiuntiva del terzo stadio di Rocket Lab, Lunar Photon.

Peter Beck (CEO e fondatore di Rocket Lab) ha dichiarato "questa è la missione più ambiziosa di Rocket Lab. Per la prima volta, Electron e Photon stanno andando ben oltre i profili di missione standard, spingendo i limiti di ciò che è possibile per le piccole missioni spaziali interplanetarie. Nessun veicolo spaziale è mai stato posizionato in questo tipo di orbita, quindi è emozionante lavorare con partner così innovativi in NASA, Advanced Space e Terran Orbital per rendere possibile questa missione rivoluzionaria".

L'orbita NRHO prevede che il punto più vicino alla superficie lunare sia a 1600 km dal polo nord mentre arriverà a 70 mila km dal polo sud. Per completare un'orbita NASA CAPSTONE impiegherà sei giorni e mezzo e l'intera missione dovrebbe durare circa sei mesi. Tra le tecnologie che saranno impiegate ci sarà anche un nuovo sistema di comunicazione con il Lunar Reconnaissance Orbiter per determinarne la distanza con precisione.

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