Razzo spaziale Arianespace Ariane 6: il lancio è previsto per il 9 luglio a partire dalle 20:00

L'Europa (aerospaziale), e non solo, ha gli occhi puntati sullo spazioporto di Kourou nella Guyana francese, dove il 9 luglio in una finestra di lancio che si aprirà alle 20:00 e durerà fino alle 0:00 (del 10 luglio) si terrà il primo lancio del nuovo razzo spaziale europeo Arianespace Ariane 6 che sostituirà la precedente versione Ariane 5 che ha terminato la sua carriera a luglio 2023.

Arianespace ed ESA hanno grande fiducia nel nuovo vettore che dovrebbe permettere all'Europa di essere meno dipendente dagli Stati Uniti per i lanci spaziali di satelliti e sonde. In particolare la società vorrebbe che tutte le missioni europee vengano affidate in futuro a lanciatori europei, ma questa scelta potrebbe comportare una serie di problemi vista la cadenza non elevata dei lanci Vega e Ariane.

L'agenzia spaziale europea sottolinea ulteriormente come il nuovo vettore "garantirà il nostro accesso garantito e autonomo allo Spazio – e tutte le possibilità scientifiche, di osservazione della Terra, dello sviluppo tecnologico e delle possibilità commerciali che esso comporta". L'ESA ha anche rilasciato le varie tempistiche con le quali si svolgeranno le diverse operazioni dalla partenza alla separazione degli stadi.

Il profilo della missione di Ariane 6

Il razzo spaziale Ariane 6 sarà mosso da un propulsore Vulcain 2.1 (che funziona a idrogeno e ossigeno liquidi) insieme a due potenti booster P120C derivati dal nuovo vettore Vega-C. Questa è la versione chiamata 62 del nuovo razzo mentre è prevista anche una variante più potente con quattro booster (64). La prima delle tre fasi di questo lancio inaugurale si concluderà con la separazione tra il primo stadio e il secondo stadio e con l'accensione del motore Vinci di quest'ultimo. L'orbita scelta è pari a 300 x 700 km. Il motore Vinci brucerà per 18 minuti per poi spegnersi.

La seconda parte vedrà la riaccensione del motore del secondo stadio modificando l'orbita da ellittica a circolare (580 x 580 km). Questa operazione servirà in futuro sia per eseguire il rientro controllato del secondo stadio (riducendo i detriti spaziali) sia per rilasciare carichi utili su orbite differenti, garantendo così una maggiore capacità di adattamento alle esigenze del mercato aerospaziale.

Essendo la prima missione di prova, a bordo di questo Ariane 6 non saranno presenti carichi utili particolarmente costosi ma piccoli satelliti economici. In particolare dopo la seconda riaccensione e spegnimento del motore Vinci saranno rilasciati i satelliti OOV-Cube, Curium One e Robusta-3A. A breve distanza di tempo saranno rilasciati altri tre satelliti: 3Cat-4, ISTSat e GRBBeta. Nel frattempo saranno anche attivati esperimenti scientifici collegati al supporto del carico utile chiamati YPSat, Peregrinus, CURIE e Replicator. In ultimo saranno rilasciati Nyx Bikini e SpaceCase SC-X01.

Una volta che tutti i carichi utili saranno stati rilasciati il motore Vinci si riaccenderà un'ultima volta per comandare il rientro del secondo stadio nella zona di Point Nemo (Oceano Pacifico meridionale), lontano da tutte le terre emerse. Le prestazioni della versione 62 di Ariane 6 consentirà di portare in orbita carichi utili da 4,5 a 5 tonnellate in GTO e 6,5 tonnellate in orbita eliosincrona (SSO).