Oltre 200 satelliti SpaceX Starlink persi in due mesi? Probabilmente no!
Nei giorni scorsi si è diffusa la notizia che oltre 200 satelliti Starlink di SpaceX sarebbero andati persi in due mesi. L'unica fonte è un sito di monitoraggio dei satelliti che però potrebbe non riportare i dati corretti.
di Mattia Speroni pubblicata il 25 Settembre 2023, alle 21:27 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceXStarlink
La diffusione delle grandi costellazione satellitari rappresentano uno degli scenari futuri che influenzeranno in maniera sensibile il conteggio degli oggetti in orbita intorno alla Terra. Il loro potenziale è stato chiaro grazie a Starlink di SpaceX che, anche quando le unità lanciate in orbita bassa terrestre (LEO) non erano poi molte rispetto a ora, fornivano un servizio superiore ai satelliti in orbita geostazionaria (GEO).
Video of last night’s @Starlink satellite deployment pic.twitter.com/K7ezZLLusz
— SpaceX (@SpaceX) September 16, 2023
Altre società e agenzie spaziali hanno mostrato un grande interesse per le megacostellazioni satellitari. OneWeb che ha già iniziato a realizzare la sua (attualmente a quota 636 satelliti), l'Europa sta preparando IRIS² mentre Project Kuiper sarà la risposta di Amazon, Telesat ha già acquistato alcuni lanci a bordo di razzi Falcon 9 mentre la Cina non vuole rimanere indietro rispetto all'Occidente e avrà la propria costellazione. In futuro potrebbero poi arrivare costellazioni di Boeing, Astra, Inmarsat e altre ancora. Il ruolo delle costellazioni per la connettività in orbita bassa terrestre sono state anche notate in scenari di guerra, come la guerra in Ucraina, dove Starlink ha fornito un supporto essenziali (non senza critiche o problematiche di vario genere). Proprio la costellazione di SpaceX avrebbe però perso oltre 200 satelliti nel corso degli ultimi due mesi, sarà veramente così?
Persi oltre 200 satelliti Starlink in due mesi?
La notizia della perdita di oltre 200 satelliti Starlink di SpaceX in circa due mesi è stata ribattuta da più siti basandosi però su un'unica fonte per attingere i dati, quella di Satellite Map (non affiliata in alcun modo con la società di Elon Musk) dove si può vedere come al 24 luglio i satelliti considerati deorbitati erano 377 mentre al 24 settembre (due mesi dopo) il conteggio era salito a 591, con una perdita di 214 unità. Si tratterebbe di numeri interessanti se fossero corretti.
A esprimere chiaramente il proprio parere negativo su questa analisi è Marco Langbroek che da tempo si occupa dell'analisi dei satelliti e di altri oggetti che orbitano intorno al nostro pianeta. Su X il ricercatore ha scritto "quindi, sta facendo il giro questa strana storia secondo cui 200 satelliti Starlink sarebbero bruciati negli ultimi due mesi…Semplicemente non è vero".
A supportare la sua analisi è stato riportato un grafico che mette in risalto come non ci sia un aumento nella perdita di satelliti da parte di SpaceX negli ultimi mesi (basandosi sui dati del Combined Space Operations Center o CSpOC della Space Force). In particolare a settembre sarebbero meno di dieci, ad agosto meno di cinque e a luglio ancora meno di dieci. Numeri ben lontani dai 200 citati da Satellite Map.
Un'altra fonte che può essere utilizzata è quella fornita dall'astronomo Jonathan McDowell (un punto di riferimento quando si tratta di tutto ciò che è in orbita). La sua tabella sempre aggiornata permette di estrapolare i numeri di satelliti Starlink potenzialmente problematici. Lo stesso McDowell ha scritto recentemente che un satellite del Gruppo 6-1 avrebbe ridotto la sua quota probabilmente a causa di problemi che ne causeranno il rientro anticipato. Di questo stesso gruppo sarebbero otto le unità che sono in fase di rientro o già rientrate.
Dall'inizio delle operazioni di SpaceX per la realizzazione della sua costellazione satellitare (compresi i due satelliti di test) sarebbero stati lanciati 5178 satelliti Starlink e, attualmente, sarebbero funzionanti 4797 unità. In totale sarebbero quindi non funzionanti per rientro a causa della fine vita operativa, rientro per problemi o non ancora attivi 381 satelliti (351 sarebbero quelli "persi"). È quindi inverosimile che in due mesi siano andati persi oltre 200 satelliti considerando che l'inizio dei lanci è avvenuto circa cinque anni fa.
Cosa potrebbe essere successo? Il sito Satellite Map sfrutta un sistema automatico per aggiornare i propri dati, semplificandone la gestione. Se i dati non sono stati controllati di frequente si potrebbero creare errori che, per esempio, farebbero apparire altri satelliti/detriti spaziali come facenti parte della costellazione Starlink portando a statistiche errate. Il monitoraggio delle grandi costellazioni (come quella di SpaceX) è fondamentale sia per le società private, che per le agenzie spaziali ma anche un'informazione utile per i comuni cittadini. Questo monitoraggio però deve essere fatto in maniera scrupolosa senza creare potenziali distorsioni della realtà.
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