Nuova immagine della formazione di un gigante gassoso in un altro sistema grazie a VLT e ALMA

Nuova immagine della formazione di un gigante gassoso in un altro sistema grazie a VLT e ALMA

Grazie a VLT (Very Large Telescope) e ALMA di ESO è stato possibile catturare un'immagine di materia che potrebbe portare nel corso di milioni di anni alla formazione di un esopianeta gigante gassoso simile a Giove a oltre 5000 anni luce dalla Terra.

di pubblicata il , alle 15:01 nel canale Scienza e tecnologia
ESO
 

Gli esopianeti, negli ultimi decenni, hanno rivestito un ruolo sempre più importante tra le ricerche che si effettuano nel Cosmo. Da un lato permette di capire quanto siano diffusi pianeti come la Terra per sostenere la vita, dall'altro per capire quali sono le varietà di esopianeti che possono essere presenti nell'Universo. L'archivio della NASA ne conta 5470 sicuramente rilevati ma i candidati sono altri 9770. Una delle ultime immagini riguarda indirettamente un esopianeta e più precisamente un gigante gassoso simile a Giove.

A differenza di recenti notizie legati ad altri pianeti che prevedevano la scoperta o l'analisi attraverso il JWST (come TRAPPIST-1 c o LP 791-18 d), quest'ultima scoperta è stata effettuata grazie al Very Large Telescope (VLT) e ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) di ESO (Osservatorio Europeo Australe). L'ESO non è nuovo a scoperte riguardanti gli esopianeti come nel caso dei due che potrebbero condividere l'orbita del quale abbiamo scritto recentemente. Queste le informazioni sull'ultima immagine.

esopianeti

L'immagine di VLT e ALMA della stella V960 Mon e della formazione dell'esopianeta

L'ESO rileva un potenziale gigante gassoso in formazione

In queste ore è stato reso pubblico l'articolo scientifico dal titolo Spirals and clumps in V960 Mon: signs of planet formation via gravitational instability around an FU Ori star? che riguarda un esopianeta in formazione in orbita intorno alla stella V960 Mon che si trova a oltre 5000 anni luce dalla Terra nella costellazione dell'Unicorno.

alma vlt

Come scritto, non siamo di fronte ancora a un esopianeta, ma a un pianeta in formazione. Attualmente si tratta di materia che orbita intorno alla stella formando bracci spiraleggianti che hanno un'ampiezza superiore a quella del Sistema Solare.

esopianeta

Inizialmente sono stati impiegati i dati raccolti dallo strumento di VLT chiamato SPHERE (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch) per poi passare ad ALMA. Grazie ad ALMA (e in particolare a dati d'archivio) è stato possibile evidenziare come questi bracci si stiano raccogliendo in strutture più compatte e sostanzialmente associabili a protopianeti.

Alice Zurlo (ricercatrice presso l'Universidad Diego Portales) ha dichiarato "con ALMA, è diventato evidente che i bracci a spirale stanno subendo una frammentazione, con conseguente formazione di grumi di materia con masse simili a quelle dei pianeti".

esopianeta

Le due immagini di VLT (sinistra) e ALMA (destra) non unite

La formazione dei pianeti (anche giganti gassosi) avviene con almeno due modalità. In un caso è l'accrescimento del nucleo dove granelli di polvere si aggregano per formare il pianeta. In un altro caso invece per instabilità gravitazionale che prevede frammenti più grandi che si avvicinano e collassano. I ricercatori credono che nel caso del possibile gigante gassoso intorno a V960 Mon si tratti del secondo caso. Philipp Weber (ricercatore dell'Università di Santiago) ha dichiarato "nessuno aveva mai visto una vera osservazione dell'instabilità gravitazionale su scala planetaria - fino a oggi".

0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^