Amazon: ecco i nuovi robot Proteus e Sparrow. Uno fa il mulettista, l'altro divide i prodotti

Amazon: ecco i nuovi robot Proteus e Sparrow. Uno fa il mulettista, l'altro divide i prodotti

Siamo stati in uno dei centri di ricerca e sviluppo dove Amazon crea e produce i robot che già oggi operano all'interno dei suoi magazzini. Ecco Proteus e Sparrow: il mulettista a guida autonoma e il braccio meccanico in grado di interagire coi singoli oggetti

di pubblicata il , alle 12:11 nel canale Scienza e tecnologia
Amazon
 

'Delivering the Future', questo il titolo dell'evento che Amazon ha tenuto nei dintorni di Boston (Westborough, Massachusetts), dove l'edificio BOS27 è un vero e proprio laboratorio di ricerca e sviluppo sui temi della robotica.

Amazon Delivering the Future

Amazon Delivering the Future BOS27 Boston

Un evento che ha richiamato la stampa di diversi paesi del mondo per mostrare i due estremi del viaggio che i pacchetti del colosso di Jeff Bezos compiono da quando i clienti cliccano sul bottone 'Compra' a quando il corriere suona al campanello di casa. In particolare abbiamo toccato con mano i 'First and Last Mile', il primo e l'ultimo miglio di questo complesso viaggio, che dietro un click nasconde un mondo fatto di tecnologia e persone.

[HWUVIDEO="3310"]Amazon: dietro le quinte di come viene consegnato un pacco[/HWUVIDEO]

I primi metri sono quelli che legano l'ordine effettuato dal cliente al sistema che assegna a quell'ordine virtuale un oggetto reale e che comincia a mettere in collegamento il punto in cui l'oggetto è fisicamente immagazzinato con l'indirizzo di casa dell'acquirente. In questi primi passi Amazon fa molto utilizzo della robotica e continua a sviluppare nuove tecnologie per rendere il viaggio dei nostri oggetti più veloce e privo di intoppi.

Già oggi ci sono molti robot che operano nei magazzini Amazon per la movimentazione dei pacchi, sia a livello di smistamento (con bracci robot) sia a livello di spostamento nelle varie zone del magazzino, tramite robot a guida autonoma.

Amazon ha messo in mostra due innovazioni su entrambi i fronti, robot che sono al momento già in fase avanzata di test in alcuni magazzini Amazon e che vedranno uno stress test molto importante nella prossima stagione natalizia, con il tipico picco di vendite che accompagna l'acquisto dei regali di Natale.

Amazon, tramite il suo ramo d'azienda Amazon Robotics, sviluppa queste soluzioni in casa, per avere il massimo del controllo di tutta la filiera. Non solo, anche la produzione dei robot a guida autonoma per la movimentazione delle merci è interna. Per i sistemi basati su bracci meccanici, Amazon si affida invece a soluzioni di partner per quanto riguarda la struttura del braccio, ma cura personalmente i sistemi più avanzati, come quelli di visione e riconoscimento e quelli legati all'interazione con gli oggetti.

Proteus: il mulettista automatico

Amazon Robotics Proteus

Proteus è il nuovo movimentatore da magazzino, in pratica il mulettista a guida autonoma. Si tratta di un robot su ruote in grado di spostare, con percorsi fino a 500 metri, grossi pallet di prodotti, fino al peso di circa 360 chilogrammi. Non solo il robot è in grado di effettuare il trasporto in base alla 'rotta prestabilita', ma è in grado di interagire con l'ambiente e fermarsi se qualcuno gli taglia la strada o evitare eventuali ostacoli inaspettati.

Amazon Robotics Proteus

Quando si parla di robotica un punto fondamentale è l'interazione con le persone e Proteus è stato pensato per inserirsi al meglio in situazioni 'miste' in cui robot e umani condividono lo stesso spazio di lavoro. Per farlo è necessario che ci sia tra i due un'intesa 'a prima vista' e per questo Proteus è dotato di luci di stato per capire se è fermo del tutto, se è fermo ma sta facendo qualche azione (come caricare o scaricare un pallet) oppure ancora se è in movimento. Inoltre, proprio come avviene con un mulettista, Proteus ha una sorta di sguardo, una luce verde proiettata in avanti, che fa capire in modo molto immediato dove sta 'guardando' e in che direzione ha intenzione di muoversi.

Sparrow: dai pacchetti agli oggetti singoli, il passaggio è epocale

Sparrow è invece un robot che sta fermo al suo posto, ma può sollevare i lavoratori da alcuni dei compiti più ripetitivi, come l'identificazione e la divisione dei prodotti in diversi carrelli a seconda della destinazione. Fino a oggi i robot Amazon Robin e Cardinal sono stati in grado di maneggiare pacchetti, che possono variare nelle forme, ma restando sotto la ventina di opzioni: Sparrow, invece, è in grado di posizionarsi più a monte nella catena di distribuzione, potendo interagire direttamente con gli oggetti.

Amazon Robotics Sparrow

Amazon Robotics Sparrow

Amazon Robotics Sparrow

Sparrow alle prese con diversi tipi di oggetto

Si tratta di un compito molto più complesso, visto che nei magazzini Amazon vengono trattati più di 100 milioni di tipi di oggetti diversi, dai deodoranti ai libri, dai cibi alle lettiere per serpenti (oggetto di cui siamo venuti a conoscenza durante la presentazione). Oggetti che possono essere duri o morbidi, avere parti svolazzanti (come un libro afferrato solo per la copertina) ed essere grandi e leggeri o piccoli o pesanti.

Per interagire con un catalogo così ampio di oggetti (a oggi il robot è in grado di maneggiare il 65% dell'inventario Amazon), Sparrow è dotato di un complesso sistema di visione e riconoscimento, unito a una serie di 'dita' che tramite tecnologia a vuoto riescono a risucchiare gli oggetti e a sollevarli, per poi posizionarli nel carrello corretto ottimizzandone l'impaccamento e diminuendo così il numero di viaggi dei singoli carrelli.

Nuovi lavori nascono e soppiantano quelli presi in carico dai robot

Quando si parla di robotica e automazione il pensiero di molti va alla perdita di posti di lavoro: Amazon ha voluto improntare buona parte della sua presentazione su questo tema, sottolineando alcuni punti.

Il primo è che in molti casi i robot sollevano gli operai da compiti che possono essere o molto ripetitivi o pesanti, e di conseguenza alla lunga logoranti. Il secondo è che i robot in generale aumentano anche il livello di sicurezza all'interno delle fabbriche. Inoltre Tye Brady, Chief Technologist Amazon Robotics, ha mostrato come la robotica e le innovazioni tecnologiche abbiano creato in Amazon 700 nuovi di tipi di posizioni lavorative che prima non esistevano e come esse siano di livello superiore rispetto a quelle dei compiti 'base' in cui le persone sono sostituite dai robot.

Non solo: la robotica, l'innovazione e la meccatronica sono al centro di diversi percorsi di formazione che hanno coinvolto migliaia di dipendenti Amazon (circa 1.400 dal 2020) e che hanno portato molte persone a fare uno scatto di carriera, con in media un aumento del salario del 40%. Certo, si tratta di un numero esiguo rispetto al totale dei dipendenti dell'azienda, ma i vertici di Amazon tengono a sottolineare come l'aumento della produttività legata all'introduzione delle tecnologie di automazione e robotica porti a un aumento dei posti di lavoro indotti in tutta la filieria e alla creazione di nuovi posti di lavoro, ad esempio proprio nelle linee di produzione interne dei robot di movimentazione dei prodotti, che tra le sei linee di BOS27 e le quattro di un altro centro vicino occupa già oggi circa 200 persone.

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