Neuralink nel cervello di un essere umano a breve? Elon Musk dovrà attendere

Secondo quanto ricostruito da Reuters, Neuralink non ha ottenuto il lasciapassare dalla FDA per testare sull'uomo il chip Neuralink. Elon Musk, forse con troppo entusiasmo, aveva pronosticato l'avvio della sperimentazione entro questa primavera.
di Manolo De Agostini pubblicata il 03 Marzo 2023, alle 12:21 nel canale Scienza e tecnologiaNeuralink
Le "profezie" di Elon Musk non sempre si avverano e nemmeno quella di "impiantare un chip Neuralink nel cervello di un essere umano entro 6 mesi" sembra troverà conferma.
Secondo le fonti di Reuters, la società dell'imprenditore sudafricano non avrebbe ricevuto l'autorizzazione da parte della FDA (Food and Drug Administration) a condurre sperimentazioni sull'uomo usando gli stessi dispositivi che hanno causato la morte di maiali, pecore e scimmie durante i test (e per cui è sotto indagine). Non partirà quindi alcuna sperimentazione umana nella prima parte di quest'anno, dato che quella stima fu fatta lo scorso dicembre.
L'obiettivo dell'interfaccia cervello-computer, o in breve BCI, è quello di rivoluzionare il modo in cui si potranno affrontare patologie neurologiche che oggi trovano difficile soluzione o sono gestite solo mediante trattamenti farmacologici, ma anche di risolvere e gestire dipendenze o disturbi comportamentali. Neuralink potrebbe, potenzialmente, ridare la vista a chi l'ha persa oppure permettere a chi ha la spina dorsale danneggiata di tornare a camminare. C'è chi vede in Neuralink e soluzioni simili il possibile mezzo per il potenziamento delle capacità umane.
"Le principali preoccupazioni sulla sicurezza dell'agenzia riguardavano la batteria al litio del dispositivo; la possibilità che i minuscoli fili dell'impianto migrino verso altre aree del cervello; e domande su 'se e come' il dispositivo possa essere rimosso senza danneggiare il tessuto cerebrale", hanno spiegato alcuni dipendenti attuali ed ex di Neuralink a Reuters.
Le preoccupazioni della FDA riguardo al sistema di batterie e alla sua capacità di ricarica transdermica ruotano attorno alle possibilità di guasto del dispositivo. Secondo Reuters, l'agenzia sta cercando rassicurazioni perché se la batteria dovesse guastarsi, la scarica di corrente elettrica o energia termica potrebbe lesionare il tessuto circostante.
La FDA è anche molto preoccupata per i potenziali problemi che potrebbero sorgere nel caso in cui il dispositivo debba essere rimosso, sia per la sostituzione che per gli aggiornamenti, a causa delle minuscole dimensioni dei fili elettrici che si estendono nella materia grigia. Questi fili sono così piccoli e delicati che rischiano di rompersi durante la rimozione (o anche durante l'uso) e quindi potrebbero migrare in altre parti del cervello dove potrebbero rimanere incastrati causando danni imprevedibili.
Insomma, nessun umano avrà un chip Neuralink nel cervello entro questa primavera. "Non riesce a capire che questa non è un'auto", ha detto a Reuters un dipendente. "Questo è il cervello di una persona, non è un giocattolo". Intanto società meno famose come Synchron e la Neuropace, con ambizioni simili ma tecnologie diverse, stanno già procedendo con la sperimentazione umana.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoci vuole molta determinazione, senza fretta, ma costanza
ci vuole molta determinazione, senza fretta, ma costanza
Certamente, ma qui non è in discussione la ricerca e sperimentazione. E' in discussione il prodotto in se, giudicato non sicuro.
Infatti altre società che hanno finalità simili ma prodotti diversi sono state ritenute idonee per la sperimentazione umana.
Musk fa tanti annunci sensazionalistici per fomentare le azioni, ormai è uno schema visto e rivisto negli anni, prima con Tesla a varie riprese, SpaceX con i viaggi su Marte con equipaggio nel giro di poco tempo, poi con Dogecoin e the Boring Company (ormai andata) e ora con Twitter.
E' uno show man che ha ottime idee, ma le tempistiche non può indicarle in quanto in quei campi non ha le competenze tecniche.
Metterei sicuramente in mano la mia salute a Musk...
I dubbi riportati nell'articolo comunque sembrano legittimi, sono delle criticità che devono essere risolte. Un solo guasto o rottura significa una vita umana in sospeso, non sono dispositivi che possono essere gestiti come normali apparecchiature elettroniche.
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