NASA SLS di Artemis I è tornato sul pad di lancio per completare gli ultimi test
Il 6 giugno è iniziato (ed è stato completato) lo spostamento del grande razzo NASA SLS della missione Artemis I dall'edificio di assemblaggio al KSC in Florida fino alla rampa di lancio per eseguire nuovamente il Wet Dress Reharsal.
di Mattia Speroni pubblicata il 09 Giugno 2022, alle 16:19 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Come annunciato in precedenza, il grande razzo NASA SLS della missione Artemis I è tornato sul pad di lancio pronto per l'esecuzione dell'ultimo test prima del lancio effettivo. Se tutto andrà come previsto, potrebbe essere sfruttata la finestra di lancio di agosto in caso contrario invece bisognerà attendere la prossima disponibile (ce ne sono diverse prima della fine dell'anno).

La NASA spera di poter completare il Wet Dress Reharsal (WDR) dopo le varie ottimizzazioni e riparazioni eseguite sia al vettore vero e proprio sia alle strutture accessorie. Ricordiamo per esempio la sostituzione di una valvola del secondo stadio ICPS, il miglioramento della fornitura di azoto gassoso da parte di uno dei partner e anche la riparazione di una perdita nella sezione di fornitura dell'idrogeno per lo stadio principale da parte della Mobile Launch Platform.
NASA SLS si prepara al nuovo test prima del lancio
Secondo quanto riportato, intorno alle 6:10 del 6 giugno (ora italiana) il razzo Space Launch System con, sulla sommità, la capsula Orion hanno iniziato a muoversi per uscire dal grande edificio VAB al Kennedy Space Center in Florida. Per spostare il grande carico (che comprende razzo e torre di lancio) è stato impiegato il veicolo cingolato crawler transporter che ha dovuto percorrere poco più di 6 km per raggiungere il Launch Pad 39B.

NASA SLS è arrivato in posizione alle 14:20 del 6 giugno (ora italiana) dopo circa 8 ore di viaggio. Tra le curiosità sottolineate, durante il trasporto è previsto un autobotte riempita con acqua che permette di ridurre la polvere sollevata, ridurre il calore generato e l'attrito. Ufficialmente ora "le squadre lavoreranno per assicurare il razzo Space Launch System, la navicella spaziale Orion e la Mobile Launcher e l'equipaggiamento di supporto a terra sulla rampa di lancio per garantire che il razzo sia in una configurazione sicura in preparazione del prossimo test di riempimento dei serbatoi".
Another time lapse shows how excited the bugs at Florida’s Kennedy Space Center were tonight for the Moon rocket roll out! pic.twitter.com/1Gqmg17Jl1
— NASA's Exploration Ground Systems (@NASAGroundSys) June 6, 2022
Mentre si pensa a lanciare la missione Artemis I con il primo razzo NASA SLS, i partner dell'agenzia spaziale stanno proseguendo i lavori per i futuri vettori che saranno impiegati per le missioni dei prossimi anni. Nelle scorse ore la NASA e Northrop Grumman hanno annunciato che i dieci segmenti necessari a realizzare i booster a propellente solido dello Space Launch System per la missione Artemis III sono stati completati.

Si tratta di un momento importante perché, nei piani, Artemis III sarà la missione che effettivamente permetterà all'essere umano di rimettere piede sulla Luna dopo le missioni Apollo (si parla del 2025, ma più probabilmente accadrà nel 2026 o oltre). Secondo quanto riportato i segmenti dei due booster laterali sono stati completati il 18 maggio e sono composti da cinque segmenti ognuno. Grazie alla loro potenza possono generare il 75% della spinta totale nei primi due minuti di volo per poi essere separati e ricadere sulla Terra.
Sempre stando alle informazioni ufficiali Northrop Grumman sta procedendo anche alla realizzazione dei booster per Artemis IV, dove debutterà la nuova configurazione SLS Block 1B, più potente dell'attuale. Inoltre da Artemis IX verranno impiegati booster aggiornati così da permettere di proseguire nell'utilizzo dello Space Launch System.
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