NASA: prosegue lo studio per le missioni Artemis verso la Luna, nonostante il malumore

NASA: prosegue lo studio per le missioni Artemis verso la Luna, nonostante il malumore

Negli scorsi giorni (e tutt'ora) Elon Musk ha fatto affermazioni pesanti sull'attuale amministratore ad interim della NASA, Sean Duffy (legato al presidente Trump). Nel frattempo prosegue lo studio per le missioni Artemis verso la Luna.

di pubblicata il , alle 21:45 nel canale Scienza e tecnologia
ArtemisNASASpaceXBlue OriginCNSALockheed Martin
 

Come abbiamo avuto modo di scrivere di recente, la sfida per trovare il prossimo amministratore della NASA è tutt'altro che chiusa e, soprattutto, è molto agguerrita. Da un lato troviamo l'attuale amministratore ad interim Sean Duffy (che è anche Segretario dei Trasporti), con il suo mandato temporaneo che scadrà alla fine dell'anno. Dall'altra c'è Jared Isaacman, miliardario che ha partecipato a due missioni spaziali (da lui finanziate) e sostenuto un tempo da Elon Musk.

nasa

Dopo il ritiro della candidatura di Isaacman da parte del presidente Donald Trump (in quanto considerato non troppo allineato alle idee dell'amministrazione) la questione è rimasta in sospeso fino a questi giorni. A far scattare nuovamente il dibattito è stata la dichiarazione di Duffy di voler aprire il contratto assegnato a SpaceX per fornire il lander lunare di Artemis III (una versione modificata di Starship), la missione che riporterà gli astronauti sulla Luna, forse prima della Cina.

L'amministratore ad interim ha indicato Blue Origin (società di Bezos) oltre ad altre realtà statunitense per cercare di movimentare la competizione e rispettare i piani. Attualmente l'allunaggio è previsto per la fine del 2027, anche se è molto probabile che ci sarà un rinvio a causa della mancanza dell'hardware necessario (dal lander alle tute spaziali).

Artemis e il futuro dell'esplorazione lunare

Questo annuncio ha fatto infuriare Elon Musk (stando al tono dei post su X) dove ha scritto insulti verso Sean Duffy indicandolo come una scimmia, uno stupido con uno scarso quoziente intellttivo e chiamandolo con soprannomi denigratori (Sean "Dangerously Stupid" Dummy). Inoltre Musk ha anche aggiunto che "avere un amministratore della NASA che non sa letteralmente NULLA di razzi e veicoli spaziali indebolisce il programma spaziale americano e mette in pericolo i nostri astronauti" scrivendo poi che "al momento non sto sostenendo nessun candidato in particolare per la carica di amministratore della NASA. Ho un disperato bisogno di qualcuno con un QI a tre cifre".

artemis

Non è chiaro se queste sue ultime parole siano una strategia per allontanare la sua figura da Isaacman e renderlo così meno inviso all'amministrazione Trump o se effettivamente il rapporto tra i due miliardari si sia (almeno in parte) raffreddato. Attualmente Musk e Isaacman non si sentirebbero in maniera costante e il secondo starebbe mantenendo un basso profilo non inserendosi all'interno della diatriba Musk-Duffy.

artemis

Duffy non ha effettivamente esperienza in termini di Spazio e lanci spaziali considerando la sua carriera (legata a Fox News). L'amministratore ad interim ha risposto alle provocazioni di Musk ma ha comunque scritto che "Amo la passione. La corsa alla Luna è INIZIATA. Le grandi aziende non dovrebbero avere paura delle sfide. Quando i nostri innovatori competono tra loro, l'America vince!" citando un post del miliardario.

artemis

In questo post su X Musk scriveva che "non lo faranno [ndr. in riferimento ad altre aziende che potrebbero innovare più velocemente di SpaceX]. SpaceX si sta muovendo come un fulmine rispetto al resto dell'industria spaziale. Inoltre, Starship finirà per realizzare l'intera missione sulla Luna. Segnatevi le mie parole".

In generale sembra che la NASA debba combattere su due fronti e con due obiettivi. Da un lato c'è la sfida interna per cercare il nuovo amministratore permanente dell'agenzia spaziale statunitense e dall'altro non agevolare la Cina nel settore spaziale. Per quanto riguarda invece Artemis, l'obiettivo che sembra primario attualmente (anche per via delle tempistiche) è quello di battere la Cina per il ritorno sulla Luna. Mentre quello di più lungo periodo è di non limitarsi a "piantare una bandiera" ma creare un ecosistema permanente Terra-Luna che porti risorse sia scientifiche che economiche.

artemis

Attualmente non è chiara quale sarà la strategia delle missioni Artemis dopo Artemis II. Quest'ultima è ormai sostanzialmente pronta a partire all'inizio di febbraio 2026 ma dopo di questa le operazioni diventano più "fumose". Molto dipenderà da come andrà lo sviluppo di Starship nel 2026, con il debutto della terza generazione previsto per gennaio o febbraio del prossimo anno.

Starship offre la possibilità di portare un carico utile enorme sulla Luna, superiore di gran lunga a tutte le alternative attualmente in sviluppo avanzato. Di contro avrà bisogno di diversi rifornimenti di propellenti criogenici in orbita bassa terrestre rendendo più rischiose le operazioni. Quando debutterà la quarta generazione, Starship offrirà per ogni singola Ship oltre 1000 m³ di volume pressurizzato, 10% più della Stazione Spaziale Internazionale nella sua attuale configurazione.

Tra le altre possibili problematiche che dovranno essere valutate c'è quella legata allo sbilanciamento e caduta su di un lato del lander lunare (considerando che sarà alto 52 metri e largo meno di 10 metri). La NASA insieme a SpaceX sta valutando questi rischi anche studiando quanto accaduto di recente a lander lunari più piccoli e senza equipaggio. Starship dovrà anche completare un allunaggio senza equipaggio prima di essere certificato per il volo umano, ma le tempistiche di questa prova non sono chiare.

Sean Duffy ha contattato diversi esponenti dell'industria aerospaziale per cercare alternative valide a Starship per lo Human Landing System (HLS). Tra queste ci potrebbe essere una variante di Blue Moon MK1 di Blue Origin (lander pensato come cargo) oppure Blue Moon MK2, che però sarà pronto solo tra qualche anno. Anche Lockheed Martin si è detta interessata ma non ci sono informazioni in merito al suo progetto. La NASA potrebbe anche tornare sui suoi passi e offrire un contratto cost-plus, ma questa scelta in passato ha portato a un aumento dei costi, scarsa efficienza e tempistiche incerte. Una leadership certa per la NASA potrebbe migliorare la gestione delle operazioni ma la strada sembra tutt'altro che in discesa.

1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
LMCH22 Ottobre 2025, 22:06 #1
Si profila come minimo uno slittamento delle tempistiche, per non dir di peggio.

Notare che anche i cinesi non è che siano messi meglio, hanno i mezzi per arrivare sulla Luna e tornare, ma con costi ancora troppo elevati da riuscire ad avere una stazione permanente (a meno che non decidano di "bruciare" risorse eccessive anche per loro).

Ho la sensazione che arriverà prima lo scoppio della bolla dei LLM rispetto ad un nuovo sbarco sulla Luna.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^