NASA OSIRIS-REx ha un problema al sistema di raccolta campioni

NASA OSIRIS-REx ha un problema al sistema di raccolta campioni

La sonda NASA OSIRIS-REx è riuscita a raccogliere molto materiale (almeno 400 grammi) dalla superficie dell'asteroide Bennu. Non tutto è andato però come previsto e il diaframma non si è chiuso correttamente creando qualche problema.

di pubblicata il , alle 16:35 nel canale Scienza e tecnologia
NASA
 

La sonda NASA OSIRIS-REx ha compiuto la raccolta di campioni sulla superficie dell'asteroide Bennu. Ma non tutto è andato come previsto! I ricercatori hanno dovuto modificare il piano iniziale per affrontare la nuova situazione che, potenzialmente, potrebbe compromettere la missione.

nasa asteroide

NASA OSIRIS-REx: raccolti più di 400 grammi di campioni

Prima di scrivere del problema, ricapitoliamo quanto successo. La sonda che era in orbita intorno all'asteroide Bennu è riuscita ad raccogliere nel "cestello" una certa quantità di materiale proveniente dalla superficie. Come visibile nel breve video realizzato, il braccio robotico ha effettivamente compiuto le operazioni come atteso.

Quello che non era previsto è che il braccio di NASA OSIRIS-REx non è rimasto solo nei primi strati ma ha "affondato il colpo" fino a una profondità di 48 cm. Gli scienziati non si aspettavano una situazione di questo tipo ma ha fatto intuire come Bennu sia meno coeso strutturalmente rispetto ai calcoli iniziali.

Il problema al diaframma del braccio robotico

Come scritto inoltre, successivamente è stato rilevato un problema proprio nella zona di raccolta campioni. A differenza della missione JAXA (dove è stato "sparato" un proiettile), con NASA OSIRIS-REx si è utilizzato un getto di azoto che ha spinto il pietrisco all'interno di un cestello che è chiuso da un diaframma nella zona inferiore.

nasa

Ed è proprio questo ultimo elemento a non aver funzionato correttamente. Infatti parte delle rocce hanno probabilmente bloccato la chiusura completa del diaframma facendo perdere parte del carico. Fortunatamente, dai primi calcoli, sono stati raccolti oltre 400 grammi di regolite. La missione, per essere considerata riuscita, avrebbe dovuto raccogliere almeno 60 grammi. Siamo quindi ben oltre il limite inferiore stabilito (anche se dovrebbero essere stati persi circa 10 grammi).

Questo contrattempo ha modificato i passi successivi. Per esempio non verrà fatta la prova per capire la massa effettiva del materiale raccolto ma si punterà a metterlo il prima possibile (martedì) nella capsula pressurizzata così da evitare successive perdite. Dante Lauretta (ricercatrice dell'Università dell'Arizona) ha dichiarato "stiamo lavorando per tenere il passo con il nostro successo, e il mio lavoro è restituire in modo sicuro un campione di Bennu più grande possibile. La perdita di massa mi preoccupa, quindi incoraggio fortemente il team a conservare questo prezioso campione il più rapidamente possibile".

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