NASA Ingenuity: il JPL conferma che non volerà più, proseguiranno però le indagini
Durante una conferenza tenutasi qualche giorno fa, Theodore (Teddy) Tzanetos del JPL ha ripetuto ancora una volta che NASA Ingenuity non potrà più volare in quanto almeno due, o forse tutte e quattro, le pale sono state danneggiate.
di Mattia Speroni pubblicata il 01 Febbraio 2024, alle 18:31 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Negli scorsi giorni è arrivata la (brutta) notizia della fine delle operazioni del drone marziano NASA Ingenuity. Il Mars Helicopter si è fermato così al 72° volo, dopo aver percorso oltre 17 km e aver volato per quasi 129 minuti. Per essere un progetto a basso costo e il primo del suo genere su un altro pianeta, questa parte di missione ha superato di gran lunga le aspettative sia degli ingegneri che degli appassionati che ne stavano seguendo le gesta.
Non tutto è andato perduto. Infatti la raccolta di dati è stata fondamentale per iniziale la sperimentazione dei nuovi droni che potranno volare sia su Marte che su altri corpi celesti, come la luna di Saturno, Titano (con la missione Dragonfly). L'utilizzo di droni insieme a rover o al posto dei rover (magari in accoppiata a spedizioni umane) potrebbe cambiare il modo di esplorare pianeti o satelliti con atmosfera percorrendo distanze superiori e superando ostacoli che per mezzi con le ruote potrebbero essere insormontabili. Tutto questo sarà possibile anche grazie a NASA Ingenuity.
NASA Ingenuity: le ultime novità sul drone marziano
In una conferenza stampa tenutasi negli scorsi giorni è stato ripercorso il "cammino" del drone marziano. Travis Brown (capo ingegnere di Ingenuity al JPL) ha ricordato come dai primi cinque voli in 30 giorni previsti inizialmente per NASA Ingenuity si è passati poi a una vera e propria campagna operativa più estesa viste le potenzialità del progetto. Quando NASA Perseverance ha iniziato a risalire il delta del fiume che un tempo riempiva d'acqua il cratere Jezero ci si è accorti che era difficile per il drone stare davanti al rover durante i suoi spostamenti.
Il rover infatti può utilizzare un "pilota automatico" che consente di ridurre l'intervento umano durante gli spostamenti, mentre il drone deve necessariamente ricevere le istruzioni. Per questo si scelse di cambiare strategia e puntare a superare i limiti spingendosi oltre le specifiche iniziali di NASA Ingenuity. Per esempio durante il 49° volo furono battuti i record di velocità e altitudine. Al 62° volo invece venne toccata la velocità più elevata mentre l'altitudine massima era stata raggiunta nel 61° volo. Gli ingegneri hanno anche provato diverse strategie di atterraggio, sia veloce per risparmiare energia, sia lento per preservare i supporti. Queste informazioni saranno utili per i prossimi droni.
Theodore (Teddy) Tzanetos (project manager di Ingenuity al JPL) ha confermato che NASA Ingenuity non potrà più volare. Inizialmente il danno sembrava limitato a una pala, successivamente nuove immagini hanno mostrato come il danno si estendeva ad almeno due pale. Tzanetos ha dichiarato "sapevamo che avevamo raggiunto la fine delle nostre operazioni di volo, ma miracolosamente questo piccolo velivolo è più resistente di quanto avremmo mai potuto immaginare. Crediamo che durante il volo 72 abbiamo avuto un contatto delle pale con la superficie di Marte e le immagini ci hanno mostrato dei danni alle pale dei rotori".
Tzanetos mostra quanto le pale di Ingenuity potrebbero essersi danneggiate
L'ingegnere ha aggiunto che tutte e quattro le pale potrebbero aver subito danni più o meno estesi. Gli ingegneri non hanno ancora chiaro quale sia stato il problema e quale sia lo stato dei rotori di NASA Ingenuity. Questo sarà investigato nei prossimi giorni raccogliendo nuove immagini dalle fotocamere del drone e da quelle di Perseverance. L'elicottero fortunatamente è atterrato sui supporti e riceve energia oltre a essere in grado di comunicare con il rover.
Una vignetta per immaginare il viaggio del drone insieme al rover (fonte)
Nei prossimi giorni le pale saranno fatte ruotare a bassissima velocità e (da ferme) saranno inclinate per raccogliere nuove immagini e nuove informazioni grazie a video. Il rover si trova relativamente distante dal drone e la priorità è data alla ricerca scientifica del primo. Per questo ci potrebbero volere da giorni a settimane per avere immagini di NASA Ingenuity da parte di Perseverance (attraverso le Mastcam-Z). Tzanetos ha ribadito che "abbiamo raggiunto la fine delle operazioni di volo, non sarà in grado di volare nuovamente. Elicotteri come questo non sono progettati per volare anche con una piccola frazione di grammi di sbilanciamento".
A rendere più difficoltose le indagini è la mancanza dei dati telemetrici che comprendono quanto successo quando mancava un metro all'atterraggio durante il volo 72. Quei dati sono andati irrimediabilmente persi e quindi la squadra dovrà fare ipotesi ricostruendo quanto accaduto grazie alle tracce lasciate sul suolo e alla condizioni attuali del drone. Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori aggiornamenti e potremo forse avere più chiara la dinamica dell'incidente (oltre alle immagini di Perseverance).
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