NASA Dragonfly potrebbe essere posticipata, novità sui campioni di OSIRIS-REx a gennaio

La missione NASA Dragonfly che potrebbe portare un drone su Titano (luna di Saturno) potrebbe essere posticipata al 2028 mentre si cerca di trovare il budget necessario. Novità per i campioni di OSIRIS-REx potrebbero arrivare a gennaio.
di Mattia Speroni pubblicata il 30 Novembre 2023, alle 12:54 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Il futuro dell'esplorazione spaziale potrebbe essere limitato sia da problematiche tecnologiche ma anche da budget ridotto. Queste difficoltà possono mettere a rischio missioni spaziali sia posticipandole o facendole cancellare del tutto in attesa di nuove proposte in tempi migliori. Questo "meccanismo" si può notare in particolare con agenzie spaziali particolarmente attive come la NASA che hanno rilevanza globale. Una delle ultime novità riguarda NASA Dragonfly, il drone pensato per volare nell'atmosfera della luna di Saturno, Titano.
Questo drone sarà più grande, con massa maggiore, con più strumenti e più costoso e complesso di NASA Ingenuity (che ha comunque più che soddisfatto le richieste della sua parte di missione). L'annuncio di NASA Dragonfly avvenne nel 2019, quando Ingenuity non aveva ancora realizzato il suo primo volo su Marte. Il lancio era fissato nel 2026 con un arrivo a destinazione nel 2034. Ora sappiamo che quelle tempistiche non saranno rispettate e ci saranno dei ritardi.
All'interno dell'ultima riunione dell'Outer Planets Assessment Group (OPAG), Lori Glaze (direttrice della Divisione di Scienze Planetarie) direzione della missione scientifica ha dichiarato che la data di lancio è stata posticipata (provvisoriamente) a luglio 2028. Il problema è legato al budget che la NASA potrà destinare a questa missione nel corso degli anni e che attualmente riguarda gli anni fiscali 2024 e 2025. Una decisione potrebbe essere resa nota nella primavera del prossimo anno quando ci sarà una valutazione dell'Agency Program Management Council. Per l'anno fiscale 2024 è stato proposto un budget di 327,7 milioni di dollari che è inferiore del 18% rispetto a quanto richiesto per il 2023.
OSIRIS-REx e i campioni di Bennu
Sempre Glaze ha anche aggiunto qualche dettaglio sui campioni che OSIRIS-REx ha riportato dall'asteroide Bennu. Come sappiamo attualmente si sta lavorando per aprire il contenitore che contiene la maggior parte della regolite prelevata e che è ovviamente la parte più interessante. Attualmente la missione è da considerarsi un successo se si pensa che l'obiettivo era di raccogliere (almeno) 70 grammi di campione e che solamente quanto trovato all'esterno della sezione TAGSAM (Touch-and-Go Sample Acquisition Mechanism) ha raggiunto quella quantità toccando quota 70,3 grammi.
Il problema è che due viti che permetterebbero di aprire la sezione più interna sono bloccate e gli strumenti contenuti all'interno della cappa di confinamento non sono idonei per essere utilizzati per rimuoverle. Questo richiederà lo sviluppo di un nuovo strumento e di una nuova procedura per aprire finalmente quella parte del sistema di raccolta. Bisogna considerare infatti che la struttura che contiene i campioni deve rimanere il più possibile incontaminata per evitare alterazioni che potrebbero comportare errori nelle analisi. Secondo la Glaze, un nuovo tentativo sarà effettuato a gennaio 2024, dove finalmente si potrà arrivare alla parte più cospicua di materiale raccolto su Bennu (che potrebbe arrivare a circa 200 grammi).
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