Nanoracks, Voyager Space e Lockheed Martin presentano la stazione spaziale Starlab

Nanoracks, Voyager Space e Lockheed Martin presentano la stazione spaziale Starlab

Ci sarà un'altra stazione spaziale commerciale nel prossimo futuro in orbita LEO: si tratta di Starlab ed è la proposta di Nanoracks, Voyager Space e Lockheed Martin. Sarà più piccola della ISS ma anche di Orbital Reef di Blue Origin.

di pubblicata il , alle 15:13 nel canale Scienza e tecnologia
Lockheed Martin
 

Nelle scorse ore Blue Origin ha presentato il progetto per una nuova stazione spaziale commerciale chiamata Orbital Reef. Ma questa non è l'unica proposta di questo tipo che potrebbe servire l'orbita bassa terrestre: Nanoracks, Voyager Space e Lockheed Martin hanno infatti annunciato Starlab.

Queste proposte unite a quella di Axiom Space (annunciata qualche tempo prima) dovrebbero permettere di soddisfare la crescente esigenza di inviare persone nello Spazio in orbita bassa terrestre. Questo sia quando si tratterà di astronauti di carriera ma anche turisti spaziali che non si accontentano delle missioni a bordo di SpaceShip di Virgin Galactic o di New Shepard di Blue Origin (anche se queste ultime dovrebbero consentire costi inferiori).

Starlab è la proposta per una nuova stazione spaziale commerciale

Secondo quanto riportato nelle dichiarazioni stampa dei partner della nuova stazione spaziale commerciale, questa dovrebbe essere messa in orbita per il 2027 (quindi prima della dismissione della ISS che potrebbe avvenire per il 2030). Si tratterà comunque di una soluzione di ridotte dimensioni e non comparabile né con la ISS ma neanche con Orbital Reef o Axiom Station.

starlab

Starlab potrà ospitare contemporaneamente fino a quattro astronauti in un volume interno di 340 m3 e 22 m3 per il carico utile. L'alimentazione avverrà attraverso i pannelli solari (la potenza richiesta è di 60 kW). A titolo di confronto, Orbital Reef potrà ospitare fino a dieci persone nella sua configurazione iniziale avendo un volume interno di 830 m3 mentre la ISS arriva a 916 m3.

starlab

La struttura di questa stazione spaziale commerciale prevede un modulo gonfiabile che sarà la zona abitativa principale mentre un modulo realizzato in metallo sarà la sezione di docking con le navicelle. All'esterno sarà presente un braccio robotico simile a quello già presente sulla ISS o sulla CSS. Non mancheranno zone dedicate alla ricerca con un laboratorio di biologia, uno per lo sviluppo di piante in microgravità, una sezione per lo studio della fisica e una zona con esperimenti di altro tipo.

La suddivisione dei compiti prevederà che Nanoracks avrà il controllo su Starlab mentre Lockheed Martin realizzerà il modulo gonfiabile e aiuterà a integrare i vari sistemi. Se tutti i progetti presentati fino a ora andranno a buon fine (cosa assolutamente non scontata) per il 2028 e entro il 2030 ci saranno diverse stazioni spaziali presenti in orbita LEO:

  • ISS (Stazione Spaziale Internazionale)
  • CSS (Stazione Spaziale Cinese)
  • ROSS (Stazione Spaziale Russa)
  • Axiom Station
  • Orbital Reef
  • Starlab

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