Lanciata la missione spaziale commerciale privata Polaris Dawn: un nuovo traguardo per SpaceX (e non solo)

La missione spaziale commerciale privata Polaris Dawn con a bordo Jared Isaacman, Scott Poteet , Sarah Gillis e Anna Menon è decollata grazie a un razzo spaziale SpaceX Falcon 9 portando in orbita la Crew Dragon.
di Mattia Speroni pubblicata il 10 Settembre 2024, alle 11:37 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
Sono stati giorni di trepidazione quelli appena passati per l'equipaggio della missione spaziale commerciale privata Polaris Dawn, voluta dal miliardario Jared Isaacman. A causa di una perdita di elio prima, utilizzato per pressurizzare i serbatoi di propellente, dal collegamento Quick Disconnect nella sezione della torre di lancio, il lancio era stato posticipato di un giorno dopo aver riportato il vettore in posizione orizzontale e poi di nuovo in verticale. La "sfortuna" ha però visto peggiorare le condizioni del meteo nella zona di recupero dopo l'ammaraggio della capsula (per la conclusione della missione) non permettendo il lancio per diversi giorni. Come spiegato da Isaacman, non dovendo attraccare alla ISS e avendo scorte limitate a bordo, è necessario che la missione si svolga con le tempistiche previste (e non come avvenuto, per esempio, con Boeing Starliner CFT).
Watch live as Falcon 9 launches the @PolarisProgram’s Polaris Dawn crew on a multi-day mission orbiting Earth https://t.co/u1KqQx5AFr
— SpaceX (@SpaceX) September 10, 2024
L'equipaggio formato da Jared Isaacman (finanziatore della missione), Scott Poteet , Sarah Gillis e Anna Menon ha quindi atteso in quarantena il miglioramento del meteo al largo delle coste della Florida, svolgendo diverse attività e tenendosi sempre pronti al lancio della missione Polaris Dawn. Un'attesa necessaria soprattutto quando si tratta di missioni con equipaggio che hanno livelli di sicurezza ancora più elevati.
La missione spaziale Polaris Dawn è decollata
La giornata non è iniziata nel migliore dei modi con il maltempo che ha condizionato la partenza, inizialmente fissata alle 9:38 (ora italiana). Il decollo è invece avvenuto alle 11:23 di oggi (ora italiana), quando il razzo spaziale Falcon 9 (codice B1083) di SpaceX, al suo quarto lancio dopo la missione con equipaggio Crew-8 e due missioni Starlink, ha portato in orbita la capsula Crew Dragon C207 (Resilience).
Resilience era stata in precedenza utilizzata per le missioni Crew-1 e Inspiration4, quest'ultima è la prima missione finanziata da Isaacman (dove il miliardario era presente). Il lancio è avvenuto dal pad LC-39A del Kennedy Space Center in Florida e il primo stadio è rientrato sulla droneship Just Read the Instructions (o JRTI) dopo circa 9 minuti dalla partenza.
A bordo della navicella sono presenti Jared Isaacman (comandante), Scott Poteet (pilota), Sarah Gillis (specialista di missione) e Anna Menon (specialista di missione e ufficiale medico). Solo Isaacman è stato nello Spazio tra i membri del gruppo proprio grazie a un'altra missione da lui finanziata, Inspiration4. Menon e Gillis sono due dipendenti di SpaceX che hanno particolare esperienza con le missioni legate alle capsule Dragon.
Come sappiamo la missione Polaris Dawn non è diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale, ma in orbita intorno alla Terra con una quota massima che raggiungerà i 1400 km (la ISS orbita a circa 400 km). Questa altitudine non era più stata raggiunta (e superata) dopo la fine del programma Apollo verso la Luna. Nella prima fase del volo invece l'orbita sarà di 190 x 1200 km con un'inclinazione di 51,6°.
Ancora più interessante è che durante il terzo giorno di viaggio assisteremo alla prima attività extraveicolare commerciale grazie alle nuove tute spaziali realizzate da SpaceX per l'occasione. Per questa operazione l'orbita verrà portata a 190 x 700 km. A sporgersi oltre il bordo della capsula saranno solamente Isaacman e Gillis mentre gli altri membri dell'equipaggio aiuteranno nelle operazioni. Bisogna considerare che la capsula non presenta un airlock e quindi tutto l'ambiente interno di Crew Dragon sarà depressurizzato ed esposto al vuoto dello Spazio. Il tempo di permanenza fuori dal portello sarà di circa 20 minuti ciascuno e ci sarà modo di guardare direttamente la Terra che scorre sotto i loro occhi. L'intera operazione dovrebbe durare circa due ore.
Come spiegato da Isaacman, nonostante la loro somiglianza con le tute IVA (per depressurizzazioni all'interno della capsula), le nuove tute EVA sono riviste sotto molti punti di vista pur essendo più semplici rispetto alle tute impiegate attualmente a bordo della ISS. Questo perché il sistema di supporto vitale sarà ancora integrato nella navicella alla quale gli astronauti saranno sempre collegati. Non ci sarà quindi l'ingombrante "zaino" che abbiamo potuto vedere durante le EVA sulla ISS o nelle passeggiate lunari. Per l'EVA sono stati aggiunti anche un heads-up display, una videocamera sul casco e una protezione dal Sole per la visiera oltre a migliorare la parte delle giunzioni e degli snodi e il rivestimento isolante.
Durante la permanenza nello Spazio verranno eseguiti 36 esperimenti scientifici (principalmente legati alla biologia e fisiologia umana in condizioni di microgravità) affidati all'equipaggio da 31 istituzioni. Tra questi ci saranno, per esempio, una lente di contatto smart dotata di sensori dedicata allo studio della sindrome neuro-oculare associata ai viaggi spaziali (Spaceflight Associated Neuro-Ocular Syndrome o SANS), il monitoraggio della formazione di emboli venosi, raccolta di campioni di vario genere e la raccolta di dati relativi ad ambienti con alto livello di radiazioni (per esempio quello delle fasce di Van Allen). SpaceX potrà inoltre provare la connettività Starlink via laser diretta verso una navicella per la prima volta (solitamente è impiegata per comunicazioni tra satelliti). Ci sarà anche una raccolta fondi collegata alla missione Polaris Dawn dedicata all'ospedale pediatrico St. Jude.
Si tratta di un momento storico sotto diversi punti di vista. Da un lato si tratta di un nuovo passo avanti per quanto riguarda il "turismo spaziale" (e considerando i compiti e i rischi è già più complesso definirlo "turismo"). Dall'altra dimostra i progressi ulteriori fatti da SpaceX in termini di risposta alle esigenze dei clienti con lo sviluppo di missioni sempre più articolate e complesse (per esempio per l'EVA). In futuro inoltre è prevista una seconda missione a bordo di Crew Dragon con obiettivi ancora più ambiziosi (che saranno svelati in seguito) e una terza a bordo di Starship per la prima missione commerciale privata a bordo del nuovo vettore.
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