La missione Polaris Dawn ha completato la prima ''passeggiata spaziale'' privata

Si è conclusa in questi minuti la prima ''passeggiata spaziale'' privata compiuta dalla missione Polaris Dawn che sta orbitando intorno alla Terra in una capsula Crew Dragon di SpaceX. Un nuovo passo in avanti per l'esplorazione.
di Mattia Speroni pubblicata il 12 Settembre 2024, alle 13:44 nel canale Scienza e tecnologiaPolarisSpaceX
Si è appena conclusa la prima "passeggiata spaziale" privata della storia grazie alla missione commerciale Polaris Dawn voluta dal miliardario Jared Isaacman (già precedentemente a bordo della missione Inspiration4). Questo è stato forse il momento culmine di questa missione spaziale rappresentando un passo avanti nell'esplorazione del Cosmo da parte degli esseri umani.
Watch Dragon’s first spacewalk with the @PolarisProgram’s Polaris Dawn crew https://t.co/svdJRkGN7K
— SpaceX (@SpaceX) September 12, 2024
Ricordiamo che pur venendo soprannominata "passeggiata spaziale" (spacewalk) si tratta di un'operazione rischiosa soprattutto quando eseguita per la prima volta in questo modo. Le capsule SpaceX Crew Dragon non erano mai state impiegate per queste operazioni e più in generale le attività extraveicolari (o EVA) rappresentano un'operazione con molti rischi anche quando eseguite in ambienti decisamente più collaudati come a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Le operazioni sono iniziate con la vestizione delle nuove tute spaziali realizzate da SpaceX proprio per la missione Polaris Dawn. Queste si basano sulle tute IVA già viste in passato, ma ampiamente riviste per supportare le nuove attività. Essendo la prima attività extraveicolare a impiegarle non era presente uno storico passato mentre ci si è affidati a moltissimi test sulla Terra e a un addestramento durato mesi per completare le operazioni correttamente.
Una volta eseguiti i controlli sul loro funzionamento, l'equipaggio composto da Jared Isaacman, Scott Poteet , Sarah Gillis e Anna Menon ha chiuso le visiere e l'ambiente interno della navicella Crew Dragon ha iniziato a depressurizzarsi. Le operazioni si sono svolte senza imprevisti e nelle tempistiche stabilite. A differenza della Stazione Spaziale Internazionale, la capsula ha un ridotto volume e questo significa l'assenza di un airlock. Per questo tutto l'ambiente interno della capsula è stato depressurizzato esponendo tutti i membri dell'equipaggio al vuoto dello Spazio.
Polaris Dawn e la "passeggiata spaziale"
Alle 12:49 di oggi (ora italiana) Jared Isaacman (EV1) ha aperto manualmente il portello anteriore della navicella aiutato da Scott Poteet (Support1). Per semplificare le tute spaziali e a causa dello spazio ridotto, le tute spaziali non hanno tutto il sistema di supporto vitale ma presentano un collegamento con la navicella che fornisce aria, comunicazioni, telemetria, controllo della temperatura e sicurezza aggiuntiva. Non è quindi presente "lo zaino" posteriore che si vede in altre attività extraveicolari sulla ISS.
Commander @rookisaacman conducting suit mobility tests while Dragon flies between Australia and Antarctica pic.twitter.com/yj3vFOTNzQ
— SpaceX (@SpaceX) September 12, 2024
Alle 12:52 Isaacman si è sporto all'esterno della parte anteriore della capsula iniziando così effettivamente l'EVA (e tenendosi al supporto di metallo installato per l'occasione) con la sua "passeggiata" che è durata 7'56". Alle 13:05 è stato il momento di Sarah Gillis (EV2) aiutata da Anna Menon (Support2) di uscire all'esterno del portello e di osservare ciò che le si presentava davanti agli occhi completando l'operazione in 7'15". Il portello è stato chiuso alle 13:16 (ora italiana) permettendo il ripristino della pressione interna.
Chiaramente, rispetto alle operazioni svolte da astronauti professionisti, questa attività extraveicolare è stata più breve e meno impegnativa (in senso assoluto). Le operazioni svolte sono state limitate così come il tempo. Ricordiamo però che si tratta della prima volta per diverse componenti (dalla navicella alle tute spaziali, oltre che per gli astronauti). Per questo non si è voluto "rischiare" oltre riuscendo comunque a completare le operazioni stabilite e dimostrando la fattibilità di una ''passeggiata spaziale'' privata. In futuro saranno previste altre due missioni del programma Polaris, delle quali una utilizzerà ancora una capsula Crew Dragon mentre l'ultima impiegherà Starship.
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