La cinese Deep Blue Aerospace prova il razzo spaziale riutilizzabile Nebula-M

I razzi riutilizzabili sono una delle svolte nel mercato aerospaziale. Non solo SpaceX, ma anche la Cina sta guardando in questa direzione. Un test importante è stato condotto da Deep Blue Aerospace con il razzo spaziale Nebula-M.
di Mattia Speroni pubblicata il 10 Maggio 2022, alle 07:01 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
SpaceX, con il vettore medio Falcon 9, ha dimostrato la capacità di realizzare razzi spaziali riutilizzabili e affidabili. Peter Beck (CEO di Rocket Lab) ha dichiarato "chi non sta sviluppando un razzo riutilizzabile in questo momento è senza futuro". Anche in Cina si sta guardando in questa direzione e tra le altre troviamo la startup privata Deep Blue Aerospace che ha condotto un test importante.
👀 Fresh video of DEEPBLUE's launch and landing test. Please note this is a small test vehicle uses 50kN thrust Thunder-5 engine. The full-scale Nebula-1 uses 9 200kN thrust Thunder-20, which is expected to make flights next year.https://t.co/X2SfxTKPfd pic.twitter.com/fiN9kZonOF
— China Spaceflight 🙏 (@CNSpaceflight) May 7, 2022
Poter contare su queste tecnologie consentirà diversi vantaggi. In particolare è possibile ridurre i costi di accesso allo Spazio, ridurre l'inquinamento (a causa dei minori rientri anche nell'Oceano) e ridurre il problema degli oggetti in orbita non funzionanti. Con l'economia legata allo Spazio che è in crescita non si può ignorare questo fenomeno che ha rivoluzionato il settore. Il futuro prevede un riutilizzo sia del primo stadio che del secondo stadio così da aumentare ulteriormente il vantaggio rispetto alle tecnologie "spendibili".
Deep Blue Aerospace e il nuovo test del razzo riutilizzabile
Realizzare un razzo riutilizzabile non è un'operazione semplice anche se ora le società possono guardare a quanto fatto da SpaceX per prenderne ispirazione. La stessa Deep Blue Aerospace (fondata nel 2017) sembrerebbe aver utilizzato alcune idee per il suo prototipo Nebula-M.
Il 6 maggio la società cinese ha provato un nuovo test di decollo e atterraggio in verticale (VTVL, vertical take-off, vertical landing) arrivando a una quota di 1 km dal suolo (in passato si era arrivati a 10 metri e 100 metri). La prova è stata un successo considerando che tutte le fasi sono state completate e anche l'atterraggio è avvenuto con una buona precisione.
Bisogna ricordare che questo è "solo" un prototipo e ovviamente il ritardo rispetto a SpaceX è notevole. C'è però da considerare che quest'ultima non è e non può essere in competizione diretta per gli stessi clienti della società cinese.
Confronto tra lo sviluppo di Deep Blue Aerospace e SpaceX
La società cinese ha anche aggiunto che l'algoritmo di gestione della guida laterale ha funzionato correttamente. Questo è importante perché è il computer integrato che effettua i calcoli e la pianificazione dell'atterraggio. In futuro questa tecnologia sarà fondamentale per i voli orbitali.
Alla base del razzo Nebula-M di Deep Blue Aerospace c'è un motore chiamato Leiting-5 da 50 kN alimentato a RP1 e ossigeno liquido (come il Falcon 9, mentre Starship utilizza metano e ossigeno liquidi). La tecnologia prevede una pompa elettrica per muovere il propellente. Visto il successo di questo test, ora si punterà ancora più in alto. I prossimi passaggi prevedono 10 km e 100 km. Per riuscirci sarà però utilizzato un nuovo vettore (sempre della serie Nebula-M) più potente con motori Leiting-20.
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