L'inquinamento è in aumento, ma con segnali contrastanti dai grandi paesi
La piattaforma di monitoraggio ambientale Climate TRACE ha pubblicato i dati relativi a giugno 2025, evidenziando un aumento dello 0,13% delle emissioni globali di gas serra nel primo semestre dell'anno rispetto al medesimo periodo del 2024, con il settore dei combustibili fossili in crescita dell'1,5%
di Nino Grasso pubblicata il 03 Settembre 2025, alle 13:11 nel canale Scienza e tecnologiaLa pubblicazione dei dati mensili di Climate TRACE per giugno 2025 rivela un quadro complesso dell'andamento delle emissioni globali di gas serra. L'organizzazione ha rilevato emissioni totali pari a 30,99 miliardi di tonnellate di CO₂e nella prima metà del 2025, con un incremento dello 0,13% rispetto al corrispondente periodo del 2024.

Le emissioni globali di gas serra per il solo mese di giugno 2025 hanno raggiunto 5,12 miliardi di tonnellate di CO₂e, segnando un aumento dello 0,29% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Parallelamente, le emissioni globali di metano hanno toccato quota 34,82 milioni di tonnellate di CH₄, con una crescita più marcata del 0,49% su base annua. La coalizione Climate TRACE ha reso disponibili tabelle dati dettagliate che riassumono le emissioni totali per settore, paese e le prime 100 aree urbane per il periodo di riferimento.
Pubblicati gli ultimi dati sull'inquinamento di Climate TRACE
Il settore delle operazioni sui combustibili fossili emerge come il principale responsabile dell'incremento delle emissioni nella prima metà del 2025. Le operazioni hanno registrato un aumento dell'1,5%, corrispondente a 77,65 milioni di tonnellate di CO₂e aggiuntive. Gli Stati Uniti hanno contribuito per più della metà di tale incremento. Il settore manifatturiero ha anch'esso evidenziato una crescita delle emissioni, seppur più contenuta: +0,3% con un incremento di 18,75 milioni di tonnellate di CO₂e. L'aumento è stato trainato principalmente da India, Vietnam, Indonesia e Brasile.
Contrapposto a questi trend in crescita, il settore energetico ha mostrato il calo più significativo nella prima metà del 2025, con una riduzione dello 0,8% pari a 60,27 milioni di tonnellate di CO₂e in meno. La diminuzione è stata quasi interamente attribuibile ai cali registrati in Cina e India, dove le emissioni energetiche sono risultate inferiori rispettivamente dell'1,7% e dello 0,8% rispetto ai totali della prima metà del 2024. L'analisi geografica dei dati rivela performance contrastanti tra le principali economie mondiali, con alcuni paesi che hanno mostrato progressi nella decarbonizzazione.
La Cina ha registrato una diminuzione delle emissioni di 45,37 milioni di tonnellate di CO₂e (-0,51%), mentre il Messico ha ridotto le proprie emissioni di 7,78 milioni di tonnellate (-1,71%) e l'Australia di 6,56 milioni di tonnellate (-1,51%). Tuttavia, altre economie significative hanno visto aumentare le proprie emissioni: gli Stati Uniti hanno registrato un incremento di 48,57 milioni di tonnellate di CO₂e (+1,43%), seguiti da Brasile (+9,84 milioni di tonnellate, +1,24%), India (+4,44 milioni di tonnellate, +0,21%), Indonesia (+3,06 milioni di tonnellate, +0,39%) e anche l'Unione Europea con un aumento di 2,90 milioni di tonnellate, pari allo 0,15%.
Concentrandosi specificatamente sul mese di giugno 2025, i dati settoriali mostrano variazioni più marcate. Le operazioni di combustibili fossili hanno registrato l'incremento più significativo con 846,19 milioni di tonnellate di CO₂e (+1,85%), mentre il settore energetico ha continuato il trend negativo con 1.297,34 milioni di tonnellate (-0,56%). Altri settori hanno mostrato variazioni minori: trasporti +0,77%, rifiuti +0,26%, mentre agricoltura, edifici e gas fluorurati sono rimasti sostanzialmente invariati.
L'analisi delle aree urbane identifica Shanghai, Tokyo, New York, Houston e Los Angeles come le città con le emissioni totali più elevate nel giugno 2025. Le aree urbane con il maggiore aumento assoluto delle emissioni includono Pittsburgh, Xinyu, Tokyo, Baotou e Algeciras, mentre quelle con la maggiore riduzione sono state Lipsia, Anqing, Düren, Houston e Anchorage. Climate TRACE continuerà a monitorare i dati e la prossima pubblicazione relativa al mese di luglio è prevista per il 25 settembre.










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56 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE tutto il resto? I paesi in via di sviluppo continuano a immettere quantita' impressionanti di veleni di ogni tipo nell'ambiente.
D'altro canto una della città più emissioni è Shanghai, strano non sono bravissimi i cinesi ?
Il fatto è che senza "combustibili fossili" l'economia non va avanti, le emissioni calano quando le aziende chiudono o delocalizzano..
D'altro canto una della città più emissioni è Shanghai, strano non sono bravissimi i cinesi ?
Il fatto è che senza "combustibili fossili" l'economia non va avanti, le emissioni calano quando le aziende chiudono o delocalizzano..
sei incredibile, i cinesi hanno fatto molto meglio degli Stati uniti eppure tu vai a prendere una singola città cinese per spalare mexda sulla Cina!
È un Salvini 2.0, manca solo la produzione di felpe
D'altro canto una della città più emissioni è Shanghai, strano non sono bravissimi i cinesi ?
Il fatto è che senza "combustibili fossili" l'economia non va avanti, le emissioni calano quando le aziende chiudono o delocalizzano..
Ho ma ti è andato di traverso l'involtino qualche anno fa?
Quella è San Francisco però eh.
beh ci credo LA non ha strade ha solo enormi parcheggi, peggio dell'a4 alle 8 del mattino a Milano, si è perennemente in coda a qualsiasi ora del giorno e della notte, praticamente una città dove l'elettrico ha un senso estremo impieghi 2 ore per fare 5 miglia praticamente un tow truck con il classico big block brucia in folle il 90% del carburante
A parte che non ho mai fatto cenno al mio credo politico, posso solo affermare con piena certezza di non aver MAI e dico MAI votato per la Lega e in particolare Salvini mi è anche antipatico.
Potete segnarvelo pure a scanso di equivoci.
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