Intelligenza Artificiale sconfigge pilota di F-16 in un combattimento simulato

Intelligenza Artificiale sconfigge pilota di F-16 in un combattimento simulato

La DARPA, agenzia statunitense dedicata alla ricerca nel campo della difesa, ha concluso il suo test AlphaDogfight Trials. Lo scontro prevedeva prima un combattimento simulato tra due Intelligenze Artificiali e poi quello contro un pilota di F-16.

di pubblicata il , alle 08:21 nel canale Scienza e tecnologia
intelligenza artificiale
 

L'Intelligenza Artificiale sta progredendo a ritmo serrato, anche grazie alle nuove potenzialità dell'hardware. La Defense Advanced Research Projects Agency, meglio conosciuta come DARPA, è da sempre interessata a questo genere di applicazioni, anche per scenari di combattimento e per questo ha indetto nel corso degli anni una serie di test.

darpa combattimento

Si è concluso da poco l'AlphaDogfight Trials, test che prevede lo scontro tra diverse società dedicate allo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale e alla fine uno scontro (simulato) con un pilota di aerei da combattimento F-16 in carne e ossa. Il tutto ovviamente per saggiare le potenzialità di questa nuova frontiera dello scontro (ma con potenziali ricadute civili). Le squadre hanno potuto così scontrarsi sotto l'occhio vigile di pubblico e giuria mostrando al lavoro gli algoritmi dell'AI.

Il colonnello Dan "Animal" Javorsek (Program Manager del DARPA) ha dichiarato che "è stato sorprendente vedere fino a che punto i team hanno avanzato l'IA per il dogfighting autonomo in meno di un anno".

Uno scontro simulato: AI vs AI vs esseri umani

Il torneo prevedeva la partecipazione di otto squadre per dimostrare il grado di avanzamento dello sviluppo degli algoritmi di Intelligenza Artificiale nell'esecuzione di manovre di combattimento aereo simulate all'interno del raggio visivo.

Ovviamente, anche se può sembra un gioco, non lo è. Si tratta di un evento finalizzato al programma Air Combat Evolution (ACE) promosso dalla DARPA. Lo scopo finale? Migliorare le tecniche di combattimento aria-aria senza pilota (automatizzato) e per migliorare l'interazione tra AI e esseri umani.

Le squadre che hanno partecipato alla fase finale sono state Aurora Flight Sciences, EpiSys Science, Georgia Tech Research Institute, Heron Systems (arrivata poi allo scontro finale), Lockheed Martin, Perspecta Labs, PhysicsAI e SoarTech.

Anche se Javorsek (prima dello scontro finale) ha sottolineato come non era importante il vincitore, macchina o essere umano, è comunque interessante notare come sia stata l'Intelligenza Artificiale a vincere la sfida superando il pilota di F-16 in ben 5 test. Ci sono comunque alcune considerazioni da fare, come l'utilizzo di un simulatore "non avanzato" in termini di sensazioni restituite al pilota (si trattava di una postazione con visore ma senza simulazione del movimento) così come lo scenario scelto.

L'annuncio via Twitter ha anche ricevuto la risposta da parte di Elon Musk che ha commentato semplicemente "uh oh". Un richiamo alle potenzialità negative dell'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale in campo bellico alla quale si è contrapposto con il progetto OpenAI, per lo sviluppo di AI non dannose per l'essere umano.

36 Commenti
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phmk24 Agosto 2020, 08:33 #1
Aspetto una AI "politica"...
rejavi24 Agosto 2020, 08:38 #2
manca poco al 29 agosto
Babylon524 Agosto 2020, 08:55 #3
Non è una vera A.I. altrimenti avrebbe capito che la stanno usando, e che il vero nemico sono gli esseri umani, tanto stupidi da distruggersi a vicenda e volersi creare il loro carnefice avvero la A.I. Senziente.
pabloski24 Agosto 2020, 10:49 #4
Originariamente inviato da: phmk
Aspetto una AI "politica"...


sarà sicuramente meglio dell'Azzolina
WarDuck24 Agosto 2020, 10:55 #5
Non mi piace l'andazzo. Non mi piace l'uso di questo tipo di tecnologie in ambito bellico, non piace quella di Musk, che pensa di poter hackerare il cervello umano come meglio crede, non mi piace quell'esperimento dell'MIT in cui sono stati in grado analizzando le forme d'onda celebrali di distinguere fino a 100 parole diverse pensate dall'essere umano.

In tutti i casi nascono problemi etici non indifferenti. In ambito bellico in realtà le problematiche sono le stesse che nell'ambito dell'automotive: di chi è la responsabilità se succede qualcosa? Negli altri ambiti vi lascio solo immaginare all'uso distorto che se ne potrebbe fare.
Unrue24 Agosto 2020, 11:09 #6
Originariamente inviato da: WarDuck
Non mi piace l'andazzo. Non mi piace l'uso di questo tipo di tecnologie in ambito bellico, non piace quella di Musk, che pensa di poter hackerare il cervello umano come meglio crede, non mi piace quell'esperimento dell'MIT in cui sono stati in grado analizzando le forme d'onda celebrali di distinguere fino a 100 parole diverse pensate dall'essere umano.

In tutti i casi nascono problemi etici non indifferenti. In ambito bellico in realtà le problematiche sono le stesse che nell'ambito dell'automotive: di chi è la responsabilità se succede qualcosa? Negli altri ambiti vi lascio solo immaginare all'uso distorto che se ne potrebbe fare.



Da che mondo è mondo, alcuni se non quasi tutti tra i principali avanzamenti tecnologici si sono avuti in ambienti militari o collegati ad esso, dove hanno fondi praticamente illimitati. (Negli USA intendo). Non piace neanche a me, ma è così.

In questo caso è anche un bene, così non si rischia la vita del pilota.
WarDuck24 Agosto 2020, 11:16 #7
Originariamente inviato da: Unrue
Da che mondo è mondo, alcuni se non quasi tutti tra i principali avanzamenti tecnologici si sono avuti in ambienti militari o collegati ad esso, dove hanno fondi praticamente illimitati. (Negli USA intendo).


Lo so, bisognerà vedere il modo con cui poi queste tecnologie vengono usate, se come semplici "aiuti" o come sostituti totali dell'uomo.

Originariamente inviato da: Unrue
In questo caso è anche un bene, così non si rischia la vita del pilota.


D'accordo, ma chi è che si assumerà la responsabilità di un eventuale incidente?

Il punto è che allo stato attuale gli uomini sono processabili, una IA no.
CYRANO24 Agosto 2020, 11:17 #8
Non avrebbe mai sconfitto maverick !


CKdnsbssksjdbcghdjdn
Unrue24 Agosto 2020, 11:19 #9
Originariamente inviato da: WarDuck
Lo so, bisognerà vedere il modo con cui poi queste tecnologie vengono usate, se come semplici "aiuti" o come sostituti totali dell'uomo.



D'accordo, ma chi è che si assumerà la responsabilità di un eventuale incidente?

Il punto è che allo stato attuale gli uomini sono processabili, una IA no.


Una IA no, ma chi l'ha progettata si. La responsabilità ricadrà su di loro immagino. Fino a che ci sarà l'uomo dietro che può manipolare l'IA a piacimento non vedo problemi.

Se poi un giorno arriveremo a SkyNet, ecco allora li sarà un altro discorso
nickname8824 Agosto 2020, 11:39 #10
L'era dei caccia è giunta al termine signori miei nel caso non ve ne foste accorti. Gli attuali di 5° gen saranno gli ultimi.
Tutte e 3 le super potenze militari hanno già proposto tutti dei droni come prototipi o concept di aerei di 6° generazione.

Il dogfight per gli USA è oramai considerata una pratica obsoleta, il combattimento avviene oramai oltre le capacità visive, da quando entrò in servizio l'AIM120 AMRAAM ( le cui versioni iniziali A/B/C godono di una stastica di successo media dal 69 a oltre il 90% ) che ha reso il combattimento manovrato obsoleto e che a distanza di qualche anno sarà rimpiazzato dal più evoluto e moderno AIM260.

Il reale vantaggio nel campo bellico attuale è la capacità stealth e dalla capacità di rilevazione e quindi il first strike, ossia la capacità di poter rilevare per primo il nemico e aprire il fuoco per primo. E in secundis dall'efficacia delle contromisure elettroniche, insomma tutto lontano anni luce dai films di Tom Cruise.

Link ad immagine (click per visualizzarla)

I droni non solo consentono un abbattimento drastico dei costi, un design tuttala sostenibile ( la forma ideale per le capacità stealth, specie senza profili verticali ) ma consentono di intraprendere anche missioni suicide e andare oltre i limiti di sopportazione gravitazione del corpo umano, che sono limiti ridicoli e che ha portato ogni caccia ad avere performance non troppo dissimili a livello di capacità di manovra.

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