Intelligenza Artificiale, l'Italia si dota di una strategia che mette l'uomo al centro

Intelligenza Artificiale, l'Italia si dota di una strategia che mette l'uomo al centro

Il MISE, grazie a un gruppo di esperti, ha pubblicato il documento con le proposte per la "Strategia italiana per l'Intelligenza Artificiale": consigli, visione, piani per far sì che l'Italia salga sul treno della rivoluzione tecnologica da protagonista.

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Scienza e tecnologia
 

Si parla molto di intelligenza artificiale e di come sia destinata a cambiare il mondo grazie alla capacità di incrociare moltissimi dati in poco tempo e trarne soluzioni immediate e innovative, che si tratti di industria e della sua filiera, del trasporto di uomini e prodotti o della salvaguardia del pianeta: potenzialmente qualsiasi problema potrà essere affrontato e risolto dalle cosiddette "IA", o AI nella dicitura anglosassone.

È quindi importante che gli stati s'interessino del tema, non solo da un punto di vista normativo o di sostegno alla diffusione nei comparti industriali, ma anche per goderne a loro volta dei benefici, integrando la tecnologia ad esempio nella Pubblica Amministrazione. Nelle scorse ore il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha pubblicato il documento definitivo con le proposte per la "Strategia italiana per l'Intelligenza Artificiale". Si completa così il lavoro del gruppo di esperti selezionati dal MISE che hanno recepito le osservazioni pervenute a seguito della consultazione pubblica dello scorso anno.

Il documento, molto completo, consiglia di sostenere la diffusione dell'IA nelle imprese tramite aiuti economici, di attuare piani di formazione dei lavoratori, ma anche di inserire l'intelligenza artificiale tra le materie di studio. Si parla inoltre di creare un centro di coordinamento all'interno della PA e una sorta di istituto italiano per spingere l'innovazione e la ricerca. La strategia prevede un esborso economico tra 500 milioni e un miliardo di euro in 5 anni e ritiene che vi siano alcuni settori che più di altri dovrebbero essere favoriti, eccellenze italiane che possono restare tali solo con investimenti: si citano per esempio manifattura e robotica, agrifood ed energia, aerospazio e difesa.

"La pubblicazione di questo ambizioso piano strategico, tra i più completi al mondo per visione, suggerisce un uso inedito e responsabile dell'Intelligenza Artificiale indicando la via per un salto verso nuovi livelli di efficienza e sostenibilità per le imprese", dichiara il sottosegretario Mirella Liuzzi. "L'obiettivo è quello di raccogliere i benefici che l'AI può apportare al Paese, con un approccio che integri tecnologia e sviluppo sostenibile e metta sempre al centro l'individuo e il suo contesto".

Secondo il sottosegretario Gian Paolo Manzella, "grazie a questo documento il Governo ha idee e proposte per mettere l'Italia sulla strada giusta in questa trasformazione. Per questo voglio ringraziare gli esperti che hanno lavorato al documento, che sta già avendo riconoscimenti importanti per la sua qualità. Una ottima base per definire nei prossimi mesi una policy all'avanguardia".

La strategia è strutturata in tre parti: la prima è dedicata all'analisi del mercato globale, europeo e nazionale dell'Intelligenza Artificiale. La seconda parte descrive gli elementi fondamentali della strategia, mentre la terza approfondisce la governance proposta per l'AI italiana e propone alcune raccomandazioni per l'implementazione, il monitoraggio e la comunicazione della strategia nazionale in tema di intelligenza artificiale, una visione - quella proposta – con una chiara impronta antropocentrica e orientata verso lo sviluppo sostenibile. Il documento sarà alla base della definizione della strategia italiana nell'ambito del Piano Coordinato europeo.  

Piero Poccianti, Presidente dell'Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale (AIxIA), ha commentato il piano apprezzandone i contenuti: "Finalmente anche l'Italia ha un documento di strategia sull'Intelligenza Artificiale. Era rimasto uno dei pochissimi Paesi a non rispondere alla call europea su questo tema. La Strategia italiana è un ottimo documento, parte dalla strategia europea che propone lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale affidabili e al servizio dell'uomo e va oltre promuovendo l'utilizzo di queste tecnologie per realizzare un nuovo modello di società in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'agenda 2030 delle Nazione Unite. Adesso che abbiamo la strategia è giunto il momento di realizzarla senza ulteriori ritardi, serve coniugare l'Intelligenza Umana e quella Artificiale per fornire una soluzione ai tanti problemi che affliggono il nostro Paese. Ora più che mai".

14 Commenti
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JuneFlower04 Luglio 2020, 12:30 #1
Mettere al centro la Natura collegandoci Tecnologia e Uomo no, vero?
I famosi tre cerchi di cui ha parlato Vita Mission (Nespoli) e anche l'Arte o il Maxxi (museo). Non 'è l'uomo al centro, né la donna ... a parte i giochi di parole, non siamo noi al centro.
Apozeme04 Luglio 2020, 22:23 #2
Bisogna investire massicciamente nella tecnologia spinta, altro che sussidi all'agricoltura o all'edilizia. Trasporti senza conducente, fabbriche e campi senza operai e contadini, droni armati che combattono in autonomia, robot che assistono gli anziani il futuro è questo e chi non sarà all'avanguardia non conterà più nulla
cignox106 Luglio 2020, 09:12 #3
>>Bisogna investire massicciamente nella tecnologia spinta, altro che sussidi all'agricoltura o all'edilizia. Trasporti senza conducente, fabbriche e campi senza operai e contadini, droni armati che combattono in autonomia, robot che assistono gli anziani il futuro è questo e chi non sarà all'avanguardia non conterà più nulla

Mamma mia, che futuro deprimente... direi distopico...
zappy06 Luglio 2020, 12:34 #4
Originariamente inviato da: Apozeme
Bisogna investire massicciamente nella tecnologia spinta, altro che sussidi all'agricoltura o all'edilizia. Trasporti senza conducente, fabbriche e campi senza operai e contadini, droni armati che combattono in autonomia, robot che assistono gli anziani il futuro è questo e chi non sarà all'avanguardia non conterà più nulla


concordo che si debba sviluppare tecnologia avanzata, a pena di diventare un paese di serie C.
ma neanche dimenticare che i chip di silicio non si mangiano...

e comunque, sembra che ormai qualunque analisi statistica sui grandi numeri sia chiamata "intelligenza artificiale"... fa più fighetto, ma in realtà si tratta pur sempre di statistica.
386DX4006 Luglio 2020, 13:24 #5
Originariamente inviato da: cignox1
Mamma mia, che futuro deprimente... direi distopico...


E poi tra l'altro mi chiedevo e tutte le persone "finalmente libere da quei mestieri" che faranno? Sopravviveranno contemplando le stelle e l'universo?
O forse saranno tutti "imprenditori di se stessi", blogger, artisti, youtuber etc... c'e' spazio per tutti...
zappy08 Luglio 2020, 11:44 #6
Originariamente inviato da: 386DX40
E poi tra l'altro mi chiedevo e tutte le persone "finalmente libere da quei mestieri" che faranno? Sopravviveranno contemplando le stelle e l'universo?
O forse saranno tutti "imprenditori di se stessi", blogger, artisti, youtuber etc... c'e' spazio per tutti...

non a caso bill gates (mi pare) ha proposto di tassare il lavoro dei robot.
cdimauro11 Luglio 2020, 23:34 #7
Originariamente inviato da: 386DX40
E poi tra l'altro mi chiedevo e tutte le persone "finalmente libere da quei mestieri" che faranno? Sopravviveranno contemplando le stelle e l'universo?
O forse saranno tutti "imprenditori di se stessi", blogger, artisti, youtuber etc... c'e' spazio per tutti...

No: semplicemente si godranno la vita, visto che dopo la morte non ci sarà più nulla.

"Godi più che puoi" (cit.)
Originariamente inviato da: zappy
non a caso bill gates (mi pare) ha proposto di tassare il lavoro dei robot.

Meglio spalmare il lavoro su tutti, riducendo l'orario di lavoro.
zappy12 Luglio 2020, 12:52 #8
Originariamente inviato da: cdimauro
...Meglio spalmare il lavoro su tutti, riducendo l'orario di lavoro.

se a parità di stipendio, è un'altra possibilità interessante, ovviamente avversata dal "capitale" in nome della "produttività". Forse però più complessa e difficile da gestire...
cdimauro12 Luglio 2020, 13:01 #9
A un certo punto si dovrà (gli stati dovranno) forzare la mano.

D'altra parte da tempo non si lavora più tutti i giorni della settimana, per 12-14 ore al giorno. Si tratterà di scendere ancora di più il monte ore settimanale.
386DX4012 Luglio 2020, 13:17 #10
Originariamente inviato da: cdimauro
No: semplicemente si godranno la vita, visto che dopo la morte non ci sarà più nulla.

"Godi più che puoi" (cit.)

Si ma anche:
"La fiamma che brucia con il doppio dello splendore dura la meta' del tempo e tu hai sempre bruciato la candela da entrambe la parti Roy (cit.)"
(Gran film nella versione Director's Cut. L'originale no grazie.)

Sul godersi la vita "piu' che puoi" alla fine la natura mostra che qualsiasi forma animale sul pianeta la vita non se la gode affatto a meno di non faticare per poter beneficiare di pochi momenti di quiete ma proprio per contrappeso all' aver faticato, fatica senza la quale la quiete non sarebbe tale. Basti pensare ad esempio quante persone famose avevano possibilita' economiche, logistiche, di potere, inimmaginabili per l'individuo qualunque e magari finite a "terminarsi" da soli forse forse (?) perche' hanno compreso quanto inutile possa essere forse stata un' esistenza orientata alla competizione all' accumulo oltre il necessario, senza uno [U]scopo[/U] che fosse anche paragonabile a quello del contadino che deve andare nel suo orto a lavorare anche solo per hobby. Musicisti, artisti, visionari, poeti, etc...gente magari appunto colta e benestante oltre ogni modo.

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