Il taglio delle emissioni del trasporto marittimo potrebbe passare dai sottomarini a idrogeno

Il taglio delle emissioni del trasporto marittimo potrebbe passare dai sottomarini a idrogeno

Il governo britannico ha deciso di investire 23 milioni di sterline per sostenere progetti che mirano le emissioni del trasporto marino, arrivando ad azzerarle entro il 2050: tra essi anche sottomarini alimentati a idrogeno

di pubblicata il , alle 10:31 nel canale Scienza e tecnologia
 

L'obiettivo di riduzione delle emissioni interessa tutti i tipi di trasporto, marittimo compreso. Il governo britannico ha deciso di investire 23 milioni di sterline per sostenere progetti che mirano le emissioni del trasporto marino, arrivando ad azzerarle entro il 2050. Non solo navigazione di superficie, alcuni progetti stanno analizzando la fattibilità di spostare sott'acqua i viaggi, anche per poter viaggiare senza dover considerare le condizioni del mare.

Tra i progetti finanziati c'è anche Oceanways, che sta investigando la possibilità di costruire e testare un nuovo concetto di imbarcazione da trasporto. Si tratta di un sottomarino cargo, completamente automatizzato con propulsione basata su idrogeno verde (ossia prodotto da fonti rinnovabili).

Non si tratta di un progetto che vuole entrare in concorrenza con le enormi portacontainer, anzi, vuole immaginare un modo diverso di gestire le spedizioni. La capacità di carico del sommergibile sarà infatti limitata all'equivalente di un container standard da 20 piedi (TEU twenty-foot equivalent unit). L'idea è testare il prototipo su una rotta breve, quella che unisce la scozzese Glasgow all'irlandese Belfast, catturando lungo il tragitto anche le microplastiche che si trovano nell'acqua.

Tra i 55 progetti che hanno ricevuto fondi, anche ACUA Ocean si basa sull'utilizzo dell'idrogeno. Il progetto prevede che la propria imbarcazione di superficie (long-endurance liquid hydrogen-powered uncrewed surface vessel H-USV) possa viaggiare a una velocità di circa 5 nodi, poco meno di 10 km/h, con un'autonomia di circa 70 giorni, con un taglio delle emissioni pari circa al 99,3%.

Un particolare progetto vede poi la costruzione di un sistema di ricarica mobile per vascelli elettrici: in pratica un enorme powerbank galleggiante si ricaricherebbe presso stazioni di ricarica alimentate da fonti rinnovabili (delle wind farm off-shore ad esempio) per poi andarsi a posizionare sulle rotte delle navi a propulsione elettrica per fornire ricariche in mezzo al mare.

2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
F1r3st0rm19 Settembre 2021, 19:12 #1
vedremo a me non convince il rapporto prezzo beneficio.
LMCH20 Settembre 2021, 02:42 #2
Originariamente inviato da: F1r3st0rm
vedremo a me non convince il rapporto prezzo beneficio.

Sono d'accordo con te, sembrano più finanziamenti per roba militare "dipinta verde-ecologista".
I sottomarini-cargo hanno costi molto più alti navi con capacita di carico equivalente, mentre invece un UUCV con 1 TEU di carico utile sarebbe molto interessante.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^