Il mini ghepardo robot del MIT corre veloce senza programmazione: merito dell'intelligenza artificiale

Il mini ghepardo robot del MIT corre veloce senza programmazione: merito dell'intelligenza artificiale

Niente programmazione, spazio all'intelligenza artificiale: secondo un gruppo di ricercatori del MIT il modo per insegnare ai robot quadrupedi a camminare e correre è lasciarli fare da soli grazie all'apprendimento automatico. I primi risultati sono più che incoraggianti.

di pubblicata il , alle 08:51 nel canale Scienza e tecnologia
 

I robot evolvono molto rapidamente e diventano sempre più intelligenti e capaci di muoversi in modo complesso in un'ampia varietà di ambienti. Tutti abbiamo negli occhi le evoluzioni dei robot di Boston Dynamics, capaci di fare parkour oppure di ballare sulle note di "Do You Love Me?", ma l'azienda di proprietà di Hyundai non è l'unica impegnata nel settore. In attesa di vedere il robot umanoide Optimus di Tesla, al MIT stanno lavorando da tempo su Mini Cheetah, un robot quadrupede che ha imparato a correre sempre più velocemente.

Se la vostra mente vi sta proponendo scene cinematografiche distopiche di umani inseguiti da robot velocissimi niente paura, siete in buona compagnia. Il Mini Cheetah del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) del MIT ha stabilito un nuovo record personale per la velocità di corsa grazie all'aiuto di algoritmi di apprendimento automatico che gli permettono di imparare qualcosa di nuovo da ogni caduta in modo da non ripeterla.

È proprio questa la differenza tra il robot del MIT e, ad esempio, quelli di Boston Dynamics. Quest'ultimi sono stati programmati per camminare, saltare o fare un salto mortale all'indietro, rispondendo nel modo pensato dagli ingegneri sulla base delle rilevazioni di vari sensori. Di conseguenza non possono reagire a tutte le possibili situazioni, anche a fronte di un pur esperto team di programmatori: una rete neurale, sviluppata grazie all'apprendimento automatico per rinforzo, è la soluzione per renderli in grado di adattarsi ed evolvere, un po' come fanno uomini e animali.

È su questa strada che si stanno muovendo al MIT, implementando qualcosa di simile nel loro Mini Cheetah. Grazie all'intelligenza artificiale e alle simulazioni virtuali, il robot è in grado di acquisire 100 giorni di esperienza in sole tre ore di tempo effettivo. Attraverso tentativi ed errori, il robot è riuscito a migliorare la sua capacità di muoversi nell'ambiente, senza che nessuno gli abbia detto come fare (ovvero lo programmasse).

A oggi il "mini ghepardo" del MIT è arrivato a toccare una velocità di 3,9 metri al secondo, circa 8,7 miglia orarie, in soldoni circa 14 chilometri orari. Una bella velocità, non alla portata di tutti gli uomini, e di certo "colpisce" nelle riprese che vedete di seguito. L'aspetto ancora più interessante è che il robot può regolare la sua andatura quando incontra diverse superfici e ostacoli.

I movimenti del robot sono meno eleganti di quelli visti con alter ego programmati "a mano", ma comunque funzionali a raggiungere la massima velocità. Il video mostra il Mini Cheetah alle prese con differenti condizioni che vengono superate mentre una versione programmata dall'uomo cade rovinosamente a terra.

"Il paradigma tradizionale della robotica è che gli esseri umani dicono al robot sia quale compito svolgere sia come farlo. Il problema è che un tale framework non è scalabile, perché ci vorrebbe un immenso sforzo ingegneristico umano per programmare manualmente un robot con le capacità per operare in molti ambienti diversi. Un modo più pratico per costruire un robot con molte abilità diverse è dire al robot cosa fare e fargli capire il come. Il nostro sistema ne è un esempio. Nel nostro laboratorio, abbiamo iniziato ad applicare questo paradigma ad altri sistemi robotici, comprese le mani che possono raccogliere e manipolare molti oggetti diversi", dichiarano i ricercatori del MIT.

Il Mini Cheetah non è il robot più veloce in assoluto. Il Cheetah di Boston Dynamics detiene il record per un robot quadrupede con una velocità di oltre 45 km/h, superiore a quella toccata da Usain Bolt. Il Cheetah è un robot molto più grande e potente del Mini Cheetah del MIT, e il risultato è stato raggiunto su un tapis roulant, con il robot ancorato a una struttura per garantirne la stabilità - per la serie "così siamo bravi tutti".

6 Commenti
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jepessen23 Marzo 2022, 10:37 #1
Beh, sembrano palesemente movimenti "imparati" e non programmati. Probabilmente occorrera' ancora piu' training per avere dei movimenti fluidi, magari aggiungendo nelle funzioni target qualcosa come l'efficienza energetica (movimenti piu' ampi -> piu' energia sprecata).

Sicuramente avranno utilizzato qualcosa di simile al training proposto da NVidia (che e' veramente tanta roba, mi vien voglia di riprovarci a casa)

https://www.youtube.com/watch?v=8sO7VS3q8d0
Gyammy8523 Marzo 2022, 11:21 #2
E noi qua abbiamo il robottino calciatore
Tutto molto carino e simpatico, ma continuo a non capire dove si voglia andare a parare, affidarsi ad ia per lo svolgimento di attività (si, voglio essere assistito nella mia pratica dall'ia perché ho la massima fiducia)? chissà chi si offrirà volontario per primo, o va a finire come la guida autonoma, con dieci incidenti su undici prove
Unrue23 Marzo 2022, 11:48 #3
Originariamente inviato da: Gyammy85
E noi qua abbiamo il robottino calciatore
Tutto molto carino e simpatico, ma continuo a non capire dove si voglia andare a parare, affidarsi ad ia per lo svolgimento di attività (si, voglio essere assistito nella mia pratica dall'ia perché ho la massima fiducia)? chissà chi si offrirà volontario per primo, o va a finire come la guida autonoma, con dieci incidenti su undici prove



Le potenzialità sono infinite, lo scopo attuale è migliorarli sempre di più. PS: dove l'hai letto che la guida autonoma fa così tanti incidenti? Via su.
LMCH23 Marzo 2022, 11:53 #4
Originariamente inviato da: Gyammy85
E noi qua abbiamo il robottino calciatore
Tutto molto carino e simpatico, ma continuo a non capire dove si voglia andare a parare, affidarsi ad ia per lo svolgimento di attività (si, voglio essere assistito nella mia pratica dall'ia perché ho la massima fiducia)? chissà chi si offrirà volontario per primo, o va a finire come la guida autonoma, con dieci incidenti su undici prove

Le applicazioni che si hanno in mente non sono quelle delle auto a guida autonoma, sono molto più "lente" e spesso con l'AI che si ferma e richiede istruzioni per decisioni critiche o per i casi in cui vi é molta incertezza.
Una delle prime applicazioni mi sa che sarà nella realizzazione di UGV all-terrain per applicazioni di protezione civile e per ricognizione/sorveglianza (per Forze Armate e polizia), seguite a ruota da UGAV (Unmanned Ground Attack Vehicle).
Hiei360023 Marzo 2022, 13:21 #5
Questi affari me li sogno la notte inquietanti
fukka7523 Marzo 2022, 16:37 #6
Mi ricorda tanto i robot de War of the worlds, la serie con Gabriel Byrne andata in onda su SKY (s1) e Disney+ (s2)

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